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PIPER STORY - parte 3

"Il Cantapaiper"

Da Nuovo Sound - n.10 del 15 marzo 1975

 

a cura di Eddie Ponti

Alla ripresa autunnale del '68 si sentivano in aria delle grosse novità: "Il Piper deve uscire dalle catacombe con la sua musica!" Così tuonava Crocetta e ci rendemmo conto che la pentola delle idee stava bollendo. Nel locale succedevano ancora grosse cose: Antonio Gades, Joe Tex, Sam & Dave, e persino Thomas Milian; fra i cercatori di fama indimenticabili, per la pertinacia nella rottura, Igli Villani e Nancy Cuomo. Tutta l'equipe del Piper si divideva ormai, tour de force incredibili, con il nuovo locale rilevato dalla "Crocetta & Bornigia Inc." vale a dire il Kilt; localonaccio in quel di San Giovanni dove si facevano i pienoni indifferentemente con i Four Kents, Miss Televolto, Giorgio Gaber e (persino) Pippo Baudo. Ma scoppiò il CANTAPAIPER! Con qualche contributo discografico e qualcosa da una casa di gelati, Crocetta mise su la prima vera tournée del Piper.

Nel primo giro c'erano:The Folk, Iskra e i Tombstones, il balletto di Franco Estill che portava in giro il vero shake piperino, The Primitives, The Four Kents, Michele e il vostro umilissimo che per l'occasione rinunciò (era la seconda volta) ad una serie televisiva che stava già mettendo in onda pur di seguire la flotta dei matti.

Prima tappa ad Imperia, e poi via in giro per l'Italia con ottomila lire al giorno a testa, con le quali dovevamo pagarci vitto, alloggio e trasporti.

Mal & The Primitives

Fu un successo ovunque, sia per la novità che per la qualità di quanto proponevamo. Nel bel mezzo della tournée, Mal venne chiamato a Roma per provare una canzone per il festival di San Remo destinata a Michele ma da quest'ultimo rifiutata. "Lo sventurato rispose" e… andò a San Remo, appena chiusa la tournée, con "Tu sei bella come sei".

Il ferro andava battuto caldo, e fu subito messo in cantiere un altro giro da fare in Sicilia, con Mal che adesso "chiamava" e la Carmen Villani che, arruolata per l'occasione, assicurava una presenza gentile. Nel suo complesso suonava un certo Vince Tempera… Crocetta cercò di sostituirmi con un presentatore "di grido" e voleva Nuccio Costa, ma tutti i ragazzi gli furono solidali, tanto da impormi, e Crocetta venne in Sicilia con noi soprattutto per la curiosità di vedere che "mostro" ero. Con noi quella volta , oltre i citati e i Kents, c'erano i Boom 69, bel complesso con Vittorio al canto, "Bracco" alla batteria e la Denise Muriel, una francesina tutto pepe, che nello spettacolo ci stava come il cavolo nel tantum ergo, ma che faceva scena. All'ultimo istante vennero ingaggiati "Pataxo & The Other", un gruppo che sembrava avere molte cose da dire (Capannelle alla chitarra, Stefano D'Orazio (ora Pooh) alla batteria, Marco al canto).

La Sicilia ce la facemmo proprio tutta, quindici tappe, ventotto spettacoli; a Siracusa ci incitò a colazione addirittura il sindaco e ci rifacemmo tutto di un colpo di tante privazioni… La paga era restata sempre la stessa, ma ci spostavamo con un pullman a volte torrido a volte gelido ("Aprite le windows!!! Chiudete le windows!!!") e sempre scomodo meno che per quei magici momenti quando, finito lo spettacolo e già in marcia per la futura tappa, alla luce azzurra della vellieuse girava il fiasco mentre tante chitarre accompagnavano i Four Kents che cantavano gli spirituals.

Per rendervi conto della differenza di clima da adesso ad allora, pensate che all'ultimo spettacolo , dato al "Biondo" di Palermo, il pubblico venne tutto in abito da sera!!! Mal e i Four Kents ed io lasciammo gli altri sul canguro e tornammo in aereo per uno spettacolo che ci aspettava in Svizzera; uno spettacolo per gli emigranti. Lo aveva organizzato la Philip Morris con una dovizia di mezzi e di partecipazioni che non si sono viste mai più, e fu un successo.

Al nostro ritorno a Roma, Crocetta ci dette una notizia bomba: "Ragazzi, io e Bornigia, di comune accordo, ci separiamo e il Piper di Roma resta a lui". Stupore, panico, disorientamento!!!

"Adesso però - continuò il Crocetta - voi partite per un altro Cantapaiper e al ritorno ci vediamo tutti al Piper di Viareggio che resta a me e che chiameremo "Piper 2000". Il Piper di Viareggio era una baracca più vetri e latta che mattoni e, per quanto Alberico ci assicurasse che un favoloso architetto gliela avrebbe rimessa a posto in due mesi, noi eravamo sempre più perplessi. Partimmo per quel terzo Cantapaiper un po' turbati, ma con un organico del tutto nuovo: Kents, Primitives, Io (gli inamovibili) e in più la Muriel, Le Najadi (un complesso fiorentino di ragazze brave e simpatiche ma con la mamma al seguito), i Clifters, due vallette nuove di zecca per me, e un complesso che avrebbe dovuto aprire gli spettacoli ma che fin dalla prima serata fu spostato d'autorità al posto d'onore: "The Trip". I miei Trip favolosi, cari, indimenticabili e bravissimi, che a quel debutto erano tanto impauriti… Un altro complesso con supercollaudo chiudeva la sfilata: "The New Trolls". Fu forse il più perfetto di tutti i nostri giri, e con lui toccammo Toscana, Veneto, Emilia Romagna, stando sempre assieme d'amore e d'accordo; una sola volta, a Mestre, dovemmo sostituire i New Trolls impegnati con la televisione, e vennero "I Nomadi".

Finito il giro, tutti contenti e felici, ma quanto stanchi… andammo a Viareggio per vedere se il nuovo locale era pronto… Non vi dico le facce quando, al posto del favoloso locale che avremmo dovuto inaugurare di lì a quaranta giorni, trovammo un bel mucchio di sabbia, pochi mattoni e come tutta maestranza "Er Tanica" che raccoglieva rottami…

Rimboccammo le maniche e ci mettemmo al lavoro; di tanto in tanto un gruppo partiva per fare una serata ma, appena svolto il lavoro artistico, tornava di corsa a Viareggio. Chi alla carriola o alla betoniera, chi alla spruzzatrice (Mal) , chi a portar tegole, a tagliar lamiere, a inchiodare moquette… Una allegra bolgia che durò esattamente quaranta giorni; quando entrò la prima orda di clienti, stavo ancora finendo di montare l'ultima luce stroboscopica.

Alla discoteca si davano il cambio Giuseppe 'mago' Farnetti e Robert Hill-House, importato apposta; sulla strettissima pedana d'orchestra si dettero il cambio in tanti… Mal, Patty, Camaleonti, New Trolls, Brian Auger, Wess e gli Airedales, Four Kents, Dik Dik, Capitolo 6, The Trip, e quanti altri…

Fu in quell'estate tanto bella che delle carogne, montarono la trappola scandalo al povero Mal, reo solo di essere troppo ingenuo e troppo bravo; proprio allora stava bissando il suo primo successo con un altro suggeritogli dai Four Kents durante l'ultimo Cantapaiper. Si trattava di "…Message to you" dei Bee Gees, tradotta in "Pensiero d'amore". Così, partendo per l'ultimo Cantapaiper trovammo, per la prima volta, la contestazione che poi tante altre volte avremmo dovuto sopportare, fino a vederla istituzionalizzata.

Nell'ultimo giro c'erano: Mal e i Primitives, i Four Kents e i Congretations (capitanati da Tony Mims), i Trip, Giusi Balatresi (folk), Rosemarie Andrew con i Friendship, e i Ricchi e Poveri.

 

Fu un giro massacrante che ci portò da Mantova a Catanzaro, poi a Bari, poi a La Spezia e così via. Il successo e il pubblico erano pieni ovunque ma era diventato tutto più difficile. Ci accusavano di portare in giro dell'evasione e noi, in tutta sincerità, non credevamo di essere dei "commerciali"; lo stesso Mal, gli stessi Ricchi e Poveri facevano della musica e delle canzoni di grosso impegno e di nessuna concessione alla platea; ma forse era il clima di quell'autunno che si faceva sentire un po' ovunque. A Lecce rimanemmo fermi un giorno , quello dello sciopero generale, e il giorno seguente, rinunciando alla tappa di Campobasso, decidemmo di scioglierci con 24 ore d'anticipo sul programma.

Tornammo a casa tutti con l'esaurimento nervoso che dovevamo superare perché ci aspettava il lavoro al Piper di Roma e a quello di Viareggio.

A Milano scoppiava la bomba di Piazza Fontana ed era il segnale per noi che un certo modo di fare musica, un certo modo di proporla era superato e si richiedeva a tutti, quindi anche a noi, ben altro impegno.

Eddie Ponti

3 (continua)

 

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