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Farida:
la voce più straordinaria della nostra musica

Farida, una donna, un’artista, un personaggio decisamente atipico nel panorama della musica leggera italiana, è quindi con molto piacere ed anche con un pò di emozione che l’ho incontrata per capire qualcosa di più di lei, del suo mondo musicale ed umano, della sua spiccata personalità, che dai primi anni ‘70, quando apparve sulla scena discografica ancora ragazzina, ad oggi, donna affascinante e raffinata, è andata trasformandosi professionalmente, non cadendo mai nel banale e nel commerciale a discapito di qualità. Progetti che in questi anni l’hanno vista al fianco di grandi nomi della musica italiana ed internazionale, vedi produzioni firmate da Dossena, Renato Zero, Battiato, Gianni Bella ecc.

Farida ha lavorato all’estero per molti anni, raggiungendo in molti paesi una popolarità giustificata, ma mai eguagliata in Italia.

Ancora lo stesso anno, prendendo parte ad un grande festival internazionale in Polonia, ha visto assegnarsi il premio della Critica, con artisti quali Paul Young, Rod Stewart ecc.

Che Farida sia una Grande si era capito fino dai primi dischi, quando, prima di Mina e della Vanoni, scopri quel "gioiello" di Tenco che era "Vedrai Vedrai" e lo incise, con una carica emotiva mai eguagliata.

D - Ritornata finalmente in Italia, cosa sta facendo ora Farida?

F - Sto scrivendo cose nuove, per anni mi sono affidata a pezzi di altri, da un pò di tempo mi è venuta la giusta ispirazione, ho sentito il bisogno di raccontarmi, di esprimere emozioni e sensazioni, ed ho iniziato, anche con l’aiuto di mio marito, un bravo compositore che si chiama Amerigo Colaprisca. Per anni del resto, qui sono rimasta un pò nel dimenticatoio perchè io sono una persona assai riservata, non amo chiedere stressare le persone che contano e questo certo può essere un punto non positivo per raggiungere obiettivi importanti.

D - Fra le tante canzoni da te incise, qual’è quella cui sei più legata?

F - Sicuramente "Vedrai Vedrai", ogni volta che la canto mi emoziona; però amo anche, "La tempesta" e "Lui è un angelo" e "Io per lui".

D - Tu hai una voce particolare, unica ed inconfondibile, da dove nasce questa timbrica.

F - Credo dalla rabbia, dal calore della mia terra. Il paragone che spesso hanno fatto con Janis Joplin mi lusinga, certo, la grinta, la disperazione verso la vita, l’amore e la passione ci sono, poi sai per tante cose o stile di vita siamo differenti.

D - Qual’è il tuo artista internazionale favorito?

F - Io ho sempre creduto che la voce di Freddy Mercury fosse il massimo, anzi, ho pensato spesso a inserire nel mio repertorio qualche pezzo dei Queen, ma credo un giorno lo farò. In Italia invece la mia cantante preferita è... Farida.

D - Una anticipazione, fra le tue prossime nuove canzoni qual’è a tuo avviso la più bella, quella che senti più tua?

F - Amo moltissimo "Abbruttita non sarò". Parla della mia vita anche di un periodo "nero" e rispecchia molto di come sono io con i miei pregi, difetti e paure.

D - Molti chiedono se Farida è italianissima oppure no, perchè hai tratti somatici assai particolari...

F - Il mio sangue è in parte anche egiziano, infatti mia madre era araba, nata ad Alessandria d’Egitto, poi ancora una mia nonna era di origine americana, insomma ho in me tante culture. Il nome Farida, me lo ha dato mia nonna, in arabo significa "dolce confetto", e lo trovo molto bello e misterioso.

D - Alle soglie del 2000, a Farida come donna e come madre, (infatti tu hai due figli), cosa fa più paura?

F - Tutte le cose brutte della vita, dalla droga agli ambienti in cui debbono combattere i bambini per andare avanti, in questo momento sono piuttosto contraria a mettere al mondo dei figli, in un mondo dove appena fuori casa non sai cosa troverai.

D - Farida, quando non canta, non compone cosa fa?

F - Dipingo su vetro, faccio composizioni floreali, ma sono forte anche in cucina anche se fra tutto preferisco fare tortellini in brodo, strano se si pena che sono siciliana, ma è così, poi però amo moltissimo il pollo. Cucino bene anche la pasta alla palermitana con la mollica, le sarde ecc.

D - Qual’è l’episodio accaduto durante la tua carriera che non puoi dimenticare?

F - Quando a Milano, dopo un concerto, mentre stavo in un ristorante, il cameriere mi portò, chiuso in un tovagliolo un prezioso anello, inviatomi da un principe, con scritto... "alla creatura più bella che abbia mai visto". Io però non l’ho mai visto e lo tengo sempre per ricordo. Ricordo invece una volta che nel corso del suo programma radiofonico, Mina metteva spesso mie canzoni ed una volta mi fece dei complimenti sinceri che apprezzai molto. Mi fa piacere comunque oggi sapere che molti mi seguono e che sono anche una delle artiste italiane più collezionate, molti ricercano i miei 45 giri spesso introvabili.

 Discografia essenziale di Farida (Italiana)
 1966 da LP "Festa degli sconosciuti" RCA 23216/SG1
 
45 giri RCA
1) 1968 Io per lui - Il pianoforte RCA Victor 1547
2) 1969 La tempesta - Lui è un angelo RCA Victor 2301
3) 1969 Vedrai Vedrai - Una vita di più ARC an 4187
4) 1970 Pensami stasera (Cantagiro 1970) - Come sempre ARC an 4274
5) 1975 Soli - Fumo di legna su etichetta Mizar
6) 1978 Io - Rabbia su 45 giri CIV (Come il vento) ZBC 7067
7) 1980 Al limite di noi - Io donna PB 6476 Zerolandia
8) 1981 Q Disc PG 33414 Zerolandia - Basta - Mentirò - Mr. Uomo - Si o no
 

 

 

 intervista di Giuliano Zunino - 1997

 

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