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Accadde nel 1966
servizio di Maurizio Carpinelli
The Beatles
The Rolling Stones
Il Beat, dopo i primi approcci dell'anno precedente, si instaura saldamente fra i ragazzi del nostro paese, i quali oltre ad ascoltare la relativa musica 'adottano' nelle varie sfaccettature, uno stile ed un modo di vita prettamente anglosassone, come quello di vestire con pantaloni attillati e stivaletti, i capelli lunghi ed un rifiuto proprio di un'ideologia concreta. La parola Beat (battere), importata da Liverpool, patria dei primi complessini semi-professionisti, nel gergo musicale, indica il tempo forte di una misura uniforme, nata in contrapposizione al tempo debole detto "levare" ed il prototipo classico di un gruppo beat è composto da: chitarra classica, ritmica, basso e batteria. Alla radio, oltre alla collaudata Bandiera Gialla di Boncompagni, si affianca un'altra indovinata trasmissione, anch'essa studiata esclusivamente per i giovani, donde il titolo esplicito "Per Voi Giovani", curata e presentata da Renzo Arbore, e dalla quale, vengono trasmessi in anteprima assoluta dischi d'importazione d'oltre oceano e d'oltremanica. Il fenomeno Beatles, dopo la recente tournèe effettuata sul volgere dell'anno precedente, a Milano, Genova e Roma, esplode in maniera clamorosa anche nel nostro paese, e numerose sono le canzoni portate al successo, fra cui emerge su tutte la meravigliosa MICHELLE, prima in classifica per 8 settimane. Ad un rock abbastanza dolce e tranquillo dei quattro "baronetti di Liverpool" si contrappone un rock più violento e travolgente, quello dei Rolling Stones, accolti anch'essi in Italia con grossi consensi in virtù del loro hit SATISFACTION, ma che si cimentano, partecipando al Festivalbar, anche con il brano "As the tears go by" cantato in italiano con il titolo di "CON LE MIE LACRIME". E di una fattura musicale tutt'altro che aggressiva, ma triste e melanconica . Con il proliferare della musica beat, nascono in Italia una miriade di complessini tipo, con tanto di capelli lunghi, jeans e stivaletti; fra i tanti che spuntano all'orizzonte, si fanno particolarmente notare l'Equipe 84, i Rokes, i Giganti,i Nomadi, i Dik Dik, i Camaleonti e i New Dada.
L'organizzatore Ezio Radaelli, visto il forte interesse suscitato da questi gruppi, nel suo asso nella manica, il Cantagiro, inaugura il Girone C, creato per l'occasione per l'esclusiva partecipazione dei complessi; inutile dire che questa iniziativa riscuote un enorme successo e da questa manifestazione emergono due grossi hits dell'anno: la vincente IO HO IN MENTE TE dell'Equipe 84; e CHE COLPA ABBIAMO NOI dei Rokes.
Equipe 84
The Rokes
A dimostrazione di come ormai i gruppi siano diventati una concreta realtà anche commerciale, basta consultare le classifiche discografiche dell'anno che, al primo posto della graduatoria dei cantanti che hanno venduto il maggior numero di dischi , si è insidiato di prepotenza il gruppo dell'Equipe 84 che, con 3 indovinate canzoni, surclassano anche altri recordman di vendite, quali i Beatles, Adamo, Gianni Morandi e Caterina Caselli. Ottime sono anche le posizioni dei Rokes al 7° posto, dei Giganti all'11° e dei Dik Dik al 19°.
 
La maggior parte delle canzoni portate al successo da questi gruppi' non sono altri che le versioni italiane di grossi hits inglesi e americani, come nel caso di IO HO IN MENTE TE versione italiana di YOU WERE ON MY MIND di Barry Mc Guire, o di SOGNANDO LA CALIFORNIA, versione italiana di "CALIFORNIA DREAMING" dei Mama's & Papa's.
Ma anche i songoli interpreti si propngono nella nuova veste beat, ed è così che si impone la nuova star dei teen-ager, la scatenata Caterina Caselli, che a Sanremo fa letteralmente man bassa con la spregiudicata NESSUNO MI PUO' GIUDICARE; inoltre la reginetta del Piper Club Patty Pravo, che alla fine dell'anno si mette in luce con una canzone di Sonny & Cher RAGAZZO TRISTE, (But You're Mine) lanciata da Bandiera Gialla, la mitica trasmissione di Gianni Boncompagni che porta alla ribalta anche un giovane cantante beat, interprete della canzone sigla dell'omonima trasmissione, versione italiana di THE PIED PIPER, Gianni Pettenati.
Caterina Caselli e Gianni Pettenati
Patty Pravo e Sonny & Cher
Al filone della rnusica beat si affianca quello della canzone di protesta, che all'estero ha i suoi grandi portavoce nei vari Dylan, Baez, Cohen, ed il primo a lanciare una canzone messaggio rivolta alla distruzione del verde e dei valori tradizionali è un antesignano della nostra musica, quel Celentano, sempre attento vigile dei vari mutamenti che sconvolgono il mondo, il quale approda ad un Sanremo, nettamente in chiave beat, proponendo una ballata dal testo contestatore contro una società che sta sempre più autodistruggendosi, IL RAGAZZO DELLA VIA GLUCK. La canzone, al momento non viene percepita dalle giurie, che drasticamehte la bocciano, senza amrnetterla nemmeno alla finale, ma il pubblico non ne resta indifferente, anzi la decreterà come la vera vincitrice morale del Festival in virtù delle 800.000 copie vendute. Ma, è sempre Celentano, sul volgere dell'anno, che aiutato dall'abile penna del Mogol nazionale, fondatore della cosidetta "Linea Verde" rivolta ai giovani autori di un certo impegno, a lanciare un messaggio per un mondo ormai prossimo alla distruzione, nella chilometrica (oltre 6 minuti) MONDO IN MI 7ma, in cui sono tangibili i segni di una pace persa in un mondo do minato da guerre e da spargimento di sangue di vite umane per delle ingiustizie sociali' ma con il nobile proposito di riunirsi tutti quanti in un gigantesco Clan, onde abolire queste inutili stragi e riportare il mondo ad una meritata pace.
Adriano Celentano
Il terzo Festival delle Rose (vinto da Carmelo Pagano con "L'amore se ne va") è invaso da canzoni di protesta ed anche il ragazzo Morandi si allinea, abbandonando per un attimo, il collaudato filone setimentale, per affrontare il problema della pace nel mondo con una canzone del debuttante Mauro Lusini, C'ERA UN RAGAZZO CHE COME ME AMAVA I BEATLES E I ROLLING STONES, che divenne in breve tempo, una canzone simbolo, grazie anche alla sensibilità interpretativa di Joan Baez, che la porta in giro nei suoi concerti in America, sempre riscuotendo enormi consensl. Ma da questo festival. forse non troppo considerato, come invece avrebbe dovuto, altre due canzoni affrontano il problema della "Terra e della pace nel mondo" una è MILLE CHITARRE CONTRO LA GUERRA di Umberto Napolitano, che canta in doppia esecuzione con una splendida ed aggressiva Carmen Villani, l'altra è BRENNERO 66, titolo censurato e sostituito con LE CAMPANE DEL SILENZIO, dove si fa notare un gruppo, che la dirà lunga negli anni a venire, cambiando genere di canzoni, i Pooh. Intanto all'interno delle varie aziende si assiste a dei cambiamenti di un certo rilievo: la CGD di Ladislao Sugar acquisisce la distribuzione del catalogo A&M. e Scepter e, fatto ancor più eclatante, nel mese di settembre strappa la CBS alla Ricordi, la quale per riscattarsi della perdita subìta, stipula un accordo di rappresentaza della neonata MGM Italiana, affiliata alla multinazionale Metro Golden Mayer.
Carmelo Pagano portato in trionfo da Teddy Reno
Pooh
(Fogli, Battaglia, Negrini, Facchinetti)
Mauro Lusini con Gianni Morandi
Carmen Villani
La RCA, sempre alla ricerca di livelli di registrazione ancora più sofisticati, lancia la registrazione a sei piste, mentre i 33 giri, oltre a erescere di numero, vengono concepiti albums con il metodo stereofonico.
Il ballo di moda è lo scatenato SHAKE (Scossa) che non ha una sua dinamica ben precisa, ma si danza dimenandosi e dondolando, ognuno per conto proprio, senza il necessario apporto di un partner.
Conferma la fama del conservatore e tradizionalista il Festival di Sanremo, che vede trionfare DIO COME TI AMO della coppia Modugno - Cinquetti, ma dal quale emerge, come già detto, Caterina Caselli, ribattezzata per la sua pettinatura bionda a caschetto "Casco d'Oro", la quale trionfa al Festivalbar con la più tranquilla PERDONO.
Anche a Casco d'Oro si aprono te porte del cinema, ed in virtù dei suoi due successi escono nelle sale cinematografiche gli omonimi films, ma anche la Cinquetti non le è da meno e approda al mondo della celluloide con il titolo della canzone vincitrice del Festival di Sanremo, mentre Gianni Morandi continua il suo filone con MI VEDRAI TORNARE.
Domenico Modugno e Gigliola Cinquetti
Gianni Morandi
Vittoria subito dimenticata da tutti al Disco per l'Estate' giunto alla sua terza edizione, per Fred Bongusto con un'anonima C'ERI TU, mentre al Cantagiro nel Girone A, Gianni Morandi ritorna in possesso della vittoria con NOTTE DI FERRAGOSTO, il suo più grosso hit dell'anno.
La canzone dell'anno è RIDERÁ, versione di un pezzo francese di Daniel Gerard "C'est la Rien", cantato da Little Tony, che seppur abbia come costante fissa la seconda posizione sia nella classifica dettimanale dei dischipiù venduti, sia nelle gare canoro, come il Cantagiro e il Festivalbar, riesce ugualmente a surclassare tutti per il record di presenze di 28 settimane, mentre strepitoso è il ritorno di " The Voice" Frank Sinatra, piazzandosi al primo posto dei più venduti dell'anno, con un successo di fama mondiale, STRANGERS IN THE NIGHT, che rimarrà nella storia come il suo più grosso hit discografico.
Di un certo interesse è l'ex Canzonissima, ribattezzata quest'anno con il titolo Scala Reale, dove scendono in gara 16 squadre capitanate da altrettanti capisquadra, che si scontrano ad eliminatorie, fino a giungere al duello finale di due miti della vecchia e della nuova generazione: Claudio Villa e Gianni Morandi. Ma dopo tante innovazioni, chi avrebbe dovuto vincere la trasmissione più nazional-popolare dell'anno? Da conservatore qual è il pubblico italiano, decreta l'ennesima vittoria al proprio Reuccio Nazionale, che con gli acuti della riesumata GRANADA, chiude un anno canoro denso di avvenimenti e sconvolgimenti.
Claudio Villa
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5° Cantagiro 1966

Festa di BIG 1966