Il Beat, dopo i primi approcci
dell'anno precedente, si instaura saldamente fra i ragazzi del
nostro paese, i quali oltre ad ascoltare la relativa musica
'adottano' nelle varie sfaccettature, uno stile ed un modo di vita
prettamente anglosassone, come quello di vestire con pantaloni
attillati e stivaletti, i capelli lunghi ed un rifiuto proprio di
un'ideologia concreta. La parola Beat (battere), importata da
Liverpool, patria dei primi complessini semi-professionisti, nel
gergo musicale, indica il tempo forte di una misura uniforme, nata
in contrapposizione al tempo debole detto "levare" ed il prototipo
classico di un gruppo beat è composto da: chitarra
classica, ritmica, basso e batteria. Alla radio, oltre alla
collaudata Bandiera Gialla di Boncompagni, si
affianca un'altra indovinata trasmissione, anch'essa studiata
esclusivamente per i giovani, donde il titolo esplicito "Per
Voi Giovani", curata e presentata da Renzo Arbore, e dalla
quale, vengono trasmessi in anteprima assoluta dischi
d'importazione d'oltre oceano e d'oltremanica. Il fenomeno
Beatles, dopo la recente tournèe effettuata sul volgere
dell'anno precedente, a Milano, Genova e Roma, esplode in maniera
clamorosa anche nel nostro paese, e numerose sono le canzoni
portate al successo, fra cui emerge su tutte la meravigliosa
MICHELLE, prima in classifica per 8 settimane. Ad un rock
abbastanza dolce e tranquillo dei quattro "baronetti di Liverpool"
si contrappone un rock più violento e travolgente, quello
dei Rolling Stones, accolti anch'essi in Italia con grossi
consensi in virtù del loro hit SATISFACTION, ma che si
cimentano, partecipando al Festivalbar, anche con il brano "As the
tears go by" cantato in italiano con il titolo di "CON LE MIE
LACRIME". E di una fattura musicale tutt'altro che aggressiva, ma
triste e melanconica . Con il proliferare della musica beat,
nascono in Italia una miriade di complessini tipo, con tanto di
capelli lunghi, jeans e stivaletti; fra i tanti che spuntano
all'orizzonte, si fanno particolarmente notare l'Equipe 84, i
Rokes, i Giganti,i Nomadi, i Dik Dik, i Camaleonti e i New
Dada.
L'organizzatore Ezio
Radaelli, visto il forte interesse suscitato da questi gruppi,
nel suo asso nella manica, il Cantagiro, inaugura il Girone
C, creato per l'occasione per l'esclusiva partecipazione dei
complessi; inutile dire che questa iniziativa riscuote un enorme
successo e da questa manifestazione emergono due grossi hits
dell'anno: la vincente IO HO IN MENTE TE dell'Equipe 84; e CHE
COLPA ABBIAMO NOI dei Rokes.
Equipe
84
The
Rokes
A dimostrazione di come ormai i
gruppi siano diventati una concreta realtà anche
commerciale, basta consultare le classifiche discografiche
dell'anno che, al primo posto della graduatoria dei cantanti che
hanno venduto il maggior numero di dischi , si è insidiato
di prepotenza il gruppo dell'Equipe 84 che, con 3 indovinate
canzoni, surclassano anche altri recordman di vendite, quali i
Beatles, Adamo, Gianni Morandi e Caterina Caselli. Ottime sono
anche le posizioni dei Rokes al 7° posto, dei Giganti
all'11° e dei Dik Dik al 19°.
La maggior parte delle canzoni
portate al successo da questi gruppi' non sono altri che le
versioni italiane di grossi hits inglesi e americani, come nel
caso di IO HO IN MENTE TE versione italiana di YOU WERE ON MY MIND
di Barry Mc Guire, o di SOGNANDO LA CALIFORNIA, versione
italiana di "CALIFORNIA DREAMING" dei Mama's &
Papa's.
Ma anche i songoli interpreti si
propngono nella nuova veste beat, ed è così che si
impone la nuova star dei teen-ager, la scatenata Caterina
Caselli, che a Sanremo fa letteralmente man bassa con la
spregiudicata NESSUNO MI PUO' GIUDICARE; inoltre la reginetta del
Piper Club Patty Pravo, che alla fine dell'anno si mette in
luce con una canzone di Sonny & Cher RAGAZZO TRISTE, (But
You're Mine) lanciata da Bandiera Gialla, la mitica
trasmissione di Gianni Boncompagni che porta alla ribalta anche un
giovane cantante beat, interprete della canzone sigla dell'omonima
trasmissione, versione italiana di THE PIED PIPER, Gianni
Pettenati.
Caterina Caselli e Gianni
Pettenati
Patty Pravo e Sonny &
Cher
Al filone della rnusica beat si affianca quello della canzone di
protesta, che all'estero ha i suoi grandi portavoce nei vari
Dylan, Baez, Cohen, ed il primo a lanciare una canzone messaggio
rivolta alla distruzione del verde e dei valori tradizionali
è un antesignano della nostra musica, quel Celentano,
sempre attento vigile dei vari mutamenti che sconvolgono il mondo,
il quale approda ad un Sanremo, nettamente in chiave beat,
proponendo una ballata dal testo contestatore contro una
società che sta sempre più autodistruggendosi, IL
RAGAZZO DELLA VIA GLUCK. La canzone, al momento non viene
percepita dalle giurie, che drasticamehte la bocciano, senza
amrnetterla nemmeno alla finale, ma il pubblico non ne resta
indifferente, anzi la decreterà come la vera vincitrice
morale del Festival in virtù delle 800.000 copie vendute.
Ma, è sempre Celentano, sul volgere dell'anno, che aiutato
dall'abile penna del Mogol nazionale, fondatore della cosidetta
"Linea Verde" rivolta ai giovani autori di un certo impegno, a
lanciare un messaggio per un mondo ormai prossimo alla
distruzione, nella chilometrica (oltre 6 minuti) MONDO IN MI 7ma,
in cui sono tangibili i segni di una pace persa in un mondo do
minato da guerre e da spargimento di sangue di vite umane per
delle ingiustizie sociali' ma con il nobile proposito di riunirsi
tutti quanti in un gigantesco Clan, onde abolire queste inutili
stragi e riportare il mondo ad una meritata pace.
Adriano
Celentano
Il terzo Festival delle Rose
(vinto da Carmelo
Pagano con "L'amore se
ne va") è invaso da canzoni di protesta ed anche il ragazzo
Morandi si allinea, abbandonando per un attimo, il
collaudato filone setimentale, per affrontare il problema della
pace nel mondo con una canzone del debuttante Mauro Lusini,
C'ERA UN RAGAZZO CHE COME ME AMAVA I BEATLES E I ROLLING STONES,
che divenne in breve tempo, una canzone simbolo, grazie anche alla
sensibilità interpretativa di Joan Baez, che la porta in
giro nei suoi concerti in America, sempre riscuotendo enormi
consensl. Ma da questo festival. forse non troppo considerato,
come invece avrebbe dovuto, altre due canzoni affrontano il
problema della "Terra e della pace nel mondo" una è MILLE
CHITARRE CONTRO LA GUERRA di Umberto Napolitano, che canta
in doppia esecuzione con una splendida ed aggressiva Carmen
Villani, l'altra è BRENNERO 66, titolo censurato e
sostituito con LE CAMPANE DEL SILENZIO, dove si fa notare un
gruppo, che la dirà lunga negli anni a venire, cambiando
genere di canzoni, i Pooh. Intanto all'interno delle varie
aziende si assiste a dei cambiamenti di un certo rilievo: la CGD
di Ladislao Sugar acquisisce la distribuzione del catalogo
A&M. e Scepter e, fatto ancor più eclatante, nel mese
di settembre strappa la CBS alla Ricordi, la quale per riscattarsi
della perdita subìta, stipula un accordo di rappresentaza
della neonata MGM Italiana, affiliata alla multinazionale Metro
Golden Mayer.
Carmelo Pagano
portato in trionfo da Teddy
Reno
Pooh
(Fogli,
Battaglia, Negrini,
Facchinetti)
Mauro Lusini con Gianni
Morandi
Carmen
Villani
La RCA, sempre alla ricerca di
livelli di registrazione ancora più sofisticati, lancia la
registrazione a sei piste, mentre i 33 giri, oltre a erescere di
numero, vengono concepiti albums con il metodo
stereofonico.
Il ballo di moda è lo
scatenato SHAKE (Scossa) che non ha una sua dinamica ben precisa,
ma si danza dimenandosi e dondolando, ognuno per conto proprio,
senza il necessario apporto di un partner.
Conferma la fama del conservatore e
tradizionalista il Festival di Sanremo, che vede trionfare
DIO COME TI AMO della coppia Modugno - Cinquetti, ma dal quale
emerge, come già detto, Caterina Caselli, ribattezzata per
la sua pettinatura bionda a caschetto "Casco d'Oro", la quale
trionfa al Festivalbar con la più tranquilla PERDONO.
Anche a Casco d'Oro si aprono te
porte del cinema, ed in virtù dei suoi due successi escono
nelle sale cinematografiche gli omonimi films, ma anche la
Cinquetti non le è da meno e approda al mondo della
celluloide con il titolo della canzone vincitrice del Festival di
Sanremo, mentre Gianni Morandi continua il suo filone con MI
VEDRAI TORNARE.
Domenico Modugno e
Gigliola Cinquetti
Gianni
Morandi
Vittoria subito dimenticata da
tutti al Disco per l'Estate' giunto alla sua terza edizione, per
Fred Bongusto con un'anonima C'ERI TU, mentre al Cantagiro
nel Girone A, Gianni Morandi ritorna in possesso della vittoria
con NOTTE DI FERRAGOSTO, il suo più grosso hit
dell'anno.
La canzone dell'anno è
RIDERÁ, versione di un pezzo francese di Daniel Gerard
"C'est la Rien", cantato da Little Tony, che seppur abbia come
costante fissa la seconda posizione sia nella classifica
dettimanale dei dischipiù venduti, sia nelle gare canoro,
come il Cantagiro e il Festivalbar, riesce
ugualmente a surclassare tutti per il record di presenze di 28
settimane, mentre strepitoso è il ritorno di " The Voice"
Frank Sinatra, piazzandosi al primo posto dei più venduti
dell'anno, con un successo di fama mondiale, STRANGERS IN THE
NIGHT, che rimarrà nella storia come il suo più
grosso hit discografico.
Di un certo interesse è l'ex
Canzonissima, ribattezzata quest'anno con il titolo
Scala Reale, dove scendono in gara 16 squadre capitanate da
altrettanti capisquadra, che si scontrano ad eliminatorie, fino a
giungere al duello finale di due miti della vecchia e della nuova
generazione: Claudio Villa e Gianni Morandi. Ma dopo tante
innovazioni, chi avrebbe dovuto vincere la trasmissione più
nazional-popolare dell'anno? Da conservatore qual è il
pubblico italiano, decreta l'ennesima vittoria al proprio Reuccio
Nazionale, che con gli acuti della riesumata GRANADA, chiude un
anno canoro denso di avvenimenti e sconvolgimenti.