- COME LA TUA
VOCE
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- Come la tua voce può toccarmi tanto
- A volte mi carezza come il mare
- E tutto ciò che in me è
disintegrato
- Volatile, sfuggente,
- con cui io lotto quotidianamente
- per rifondare la mia unità perduta
- tu lo rendi solido all'istante
- E allora sento
- Che tutte quelle parti di me così
disperse
- Asteroidi vaganti nello spazio virtuale
- Stanno di fronte a te
- Come l'orchestra sta di fronte all'oboe
- In attesa dell'intonazione
- E allora sento i miei pensieri ricomporsi
- Al suono della tua voce mare
- E ritrovare la giusta direzione
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- IO SENTO
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- Io sento
- Che oltre un mondo così buio
- Esiste un solo e vero Dio d'amore
- Puro sorriso
- Primavera in fiore
- Come potrebbe un Dio così
- Darci la morte ed il dolore
- E infatti non fu lui
- Credetemi è così
- So quel che dico
- Lui è eterno purissimo Splendore
- Non cediamo alla morte i nostri cuori
- Lei non può nulla su tutto ciò che
brilla
- Alla sua falce quel Dio ci fece superiori
- Che dell'eternità ci diede la
scintilla
- Che arde al di sopra dei suoi impotenti
artigli
- La morte nulla può sul Padre della
luce
- Ed i suoi figli
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- VIA VIA
INCONTRANDO
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- Via via incontrando immense solitudini sui
volti
- Inutilmente mascherati a festa
- Dove non resta
- Nemmeno più il ricordo della primavera
- Solo il rimpianto
- Parla di una sera
- Che gli amanti teneramente avvinti
- S'abbandonarono alla luce delle stelle
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- Si !
- Di questo parlavano quei volti
- Di un sogno che oramai s'è fatto greto
- Sulla sponda del fiume
- E inutilmente velavano il segreto
- Del loro cuore
- Che traspariva invece ad ogni sguardo il
grido
- "Salvami amore"
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- Dice un proverbio arabo che i cani
- Latrando in una notte come questa
- Pure non possono fermare la carovana
- E come potrebbero fermare
- Chi per natura sua traccia un cammino
- Per altre vibrazioni della mente
- Esiste un punto infinitesimale
- Su cui non possono gli insulti del destino
- L'assoluto che è in noi
- La goccia d'acqua
- Consustanziale all'oceano
- Il Divino
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- CHE
VOGLIA
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- Che voglia di andare lontano
- Che voglia di sparire che ho
- Dicono che partire sia come un po' morire
- Ma restare certo non è meglio
- Figurati un po'
- E allora prendo il mi sacco a pelo
- E la mia faccia da ragazzo che
- Non vuole crescere mai
- E punto la mia bicicletta verso il cielo
- Tanto qui tu non ci sei mai
- E poi non più sentire il desiderio
d'averti
- Per poi vederti sempre andare via
- Le tue spalle le tue spalle
- Le conosco bene sai
- Ma dimmi oltre le tue spalle tu che cosa mi
dai
- E allora meglio andare lontano
- Così lontano che di più non si
può
- Tornarsene a piedi magari tra le stelle
- Ma non desiderare più la tua pelle
- I'am sorry baby , baby, I'am sorry
- But I must go, it's to late for me
- E poi dimmi qui cosa ci resto a fare
- Il tuo prezzo è veramente troppo alto
- Troppo alto da pagare per me
- Che da poco tempo mi reggo sui miei piedi
- E a mala pena ho i soldi per campare
- E poi non ho più molto tempo da buttare
baby
- Ne ho buttato tanto e adesso non lo voglio
più fare
- E poi se mi ami come dici aiutami a volare
- E non cercare di cambiarmi.
- Che l'amore non vuole mai cambiare
- Le tue spalle le tue spalle le conosco bene
sai
- Ma dimmi oltre le tue spalle tu che cosa mi
dai
- E allora prendo il mio sacco a pelo
- E la mia faccia da ragazzo che non vuole crescere
mai
- E ti saluto amore cerca di essere felice
- Ma io non ho più bisogno di guai
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- 12 DICEMBRE
1999
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- Era quasi l'una di notte
- Ed una pioggia leggera ma costante
- Cadeva
- Punteggiando il silenzio dei vicoli arancioni
- Resi tali
- Dalla luce dei lampioni antichi
- Che pendevano dai muri un poco incerti
- Di quello che restava di un paese
- L'acqua brillando a quella tenue luce
- Formava rivoli
- Che delicatamente uno dopo l'altro
- Saltavano i gradini del selciato
- quasi danzando
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- A MIA
MADRE
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- Cosa c'è dietro i tuoi occhi mamma
- Dietro quel colore oltremarino
- Che attraversa il tempo e che lo fende
- Così dolorosamente
- In un altrove che dischiude il mare
- Dove tutto è mare
- Infinito
- Onde
- I ricordi
- Che vanno e vengono a frangersi là
- Dove più non si distingue il tempo dallo
spazio
- E dove l'attimo eterno regna sovrano
- Con il suo sguardo attonito sull'essere
- Così provato
- Da scoprirsi sorpreso di durare ancora
- E quindi ancora esistere
- Dove tutto è mare e risacca dell'onda
- E infinito così dolorosamente dolce
- Da toccare il cuore ai naviganti
- Chi potrebbe dire mamma
- Che i tuoi occhi taglienti come lame
- E come lame sanguinanti
- Adesso stanno guardando il sole
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- TRENO PER
ISERNIA
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- E sono passati quasi più di trent'anni
- Da quando prendevo questo treno per venire da
te
- E stasera che piove come dio la manda
- Sto sognando che tra poco ancora una volta
- T'abbraccierò
- Su questo treno per Isernia
- Che è la città del mio destino
- Quante volte mi sono perso
- Ma tutte le volte ho ritrovato il mi cammino
- E sogno che tu mi stai aspettando
- Con quel cappotto verde alla stazione
- E conto i metri che ancora ci stanno
separando
- Tra un minuito t'abbracciero
- La littorina imbocca l'ultioma curva
- L'ultima curva prima della stazione
- M'affacio al finestrino come un cane pastore
- Con la lingua a penzoloni
- Scusatemi tutti quanti brava gente
- Se vado di fretta e non vi sto ascoltando
- Ma c'è il mio amore che m'aspetta
- Ed io voglio incontrarla cantando
- Su questo treno per Isernia
- Che è la città del mio destino
- Stasera ho tirovato i miei vent'anni
- E t'ho sentita un'altra volta vicino
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- DORMI DORMI FIGLIO
MIO
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- Dormi dormi figlio mio anche se tu non ci sei
- Non ti ci ho messo in questo mondo e non mi
pento
- Ma sapessi quante volte ti vorrei
- Questo mondo mi fa solo spavento e poi
- Che te ne fai di un padre come me
- Che ancora oggi si regge in piedi a stento
- E non avrebbe risposte per i tuoi
perché
- Certo che i giorni avrebbero colore
- E non questo grigiore che mi porto dentro
- Certo che i giorni avrebbero calore
- Con te piccolo sole, se fossi qui con me
- Dormi dormi figlio mio,
- tra le braccia degli angeli e le stelle
- E poi fai il bravo perché ogni notte
Dio
- Viene da me e mi racconta tutto ciò che
fai
- E resta lì tra gli angeli che sono tutti
buoni
- E poi vedrai che prima o poi noi due ci
incontreremo
- Me l'ha promesso Dio che è di parola
- Aspettami a cavallo dell'arcobaleno
- E tratta bene le tue ali, non le rovinare
- Che un altro paio d'ali papà, non te le
potrà fare
- Così quando ci incontreremo voleremo
via
- Finalmente liberi, verso la fantasia
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- L'INTENTO E LA
FEDE
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- Se n'era andato via con un urlo
- E lo sapeva bene che nessuno avrebbe udito
- E nudo e solo camminava la notte
- Cercando nel cielo il senso delle stelle
- Convinto com'era che il senso c'era
- E che valesse la pena
- Soffrire impazzire morire
- Piuttosto che marcire qui
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- Aveva rubato il profumo al giacinto
- E l'eco di un dio al frusciare del vento
- E forse è per questo
- Che la sua strada era irta di chiodi
- Che ad ogni passo entravano dentro
- Ma lui sentiva che era quello il prezzo che doveva
pagare
- Per andare via via via
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- Camminare sui chiodi e non chiedere mai
- Se chiedi un pane ti daranno un serpe
- Se chiedi vita ti daranno morte
- E se stai male tu sarai un lebbroso
- Che tutti fuggiranno
- Perché le piaghe che ti porti in corpo
- Sono un urlo di vita che non vuole morire
- Che malgrado il dolore è più forte e
più vera della morte
- E sono loro poi che fanno le leggi
- Che fanno le gabbie per tenerti buono
- O ti mandano in croce oppure fanno muro
- E tu rimani solo
- Se n'era andato via sulla strada del forse
- Del qui , dell'ora o mai più
- Dove fredda è la notte
- Dove fondo è il silenzio
- Ma uno l'intento e la fede
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