Canzoni di Nicola
Donatelli
- L'ALBERO E IL
VENTO
-
- E l'albero ascolta cullandosi
lento
- L'antica canzone cantata dal
vento
- Io che da sempre vivo come un
lamento
- Inseguo un ricordo nei cerchi del
tempo
- Io sono la voce io sono il
pianto
- Di tutti gli uomini che il mondo
ha spento
- Io sono la voce io sono il
canto
- Di tutti i sogni che il mondo ha
infranto
- E l'albero disse per sempre
è perduto
- Quel nome a cui l'uomo chiedeva
l'aiuto
- Non c'è più ragione
se si vive o si muore
- Si resta da soli col proprio
dolore
- Non voglio non voglio, rispose il
vento
- Pensare così aspettando il
momento
- Che venga la fine, che cali il
sipario
- Su queste macerie su questo
calvario
- E' meglio fuggire prima che sia
tardi
- Tanto questo mondo non avrà
riguardi
- Ogni uomo che resta sarà un
fiore spezzato
- Un profumo perduto, un canto
umiliato
- Ma dimmi perché a volte tu
mi carezzi
- E a volte afferri i miei rami e li
spezzi
- Non so non so dirti ma a volte il
dolore
- Si fa troppo forte anche per il
mio cuore
- E allora m'infurio e soffio
più forte
- Sperando così di cacciare
la morte
-
- E l'albero allora dopo queste
parole
- Distese i suoi rami e pregò
verso il sole
- O padre del mondo, o padre dei
cieli
- Sta accanto a quell'uomo oramai
senza veli
- Perché sarà solo e
se ne andrà col vento
- Cercando il tuo nome nei cerchi
del tempo
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Musicali Macedonia - Roma