Si affaccia sul mercato italiano il
nastro preinciso che, seppur lentamente, ma in maniera decisa, si
affianca al disco, portando con sè un imponente bagaglio di
gioie e dolori per l'industria, le une per lo sfruttamento di un
nuovo supporto sonoro che permette di raggiungere fasce di
consumatori ancor non toccate dal disco, con conseguente
allargamento del mercato; gli altri per la felicità
nell'utilizzo del nuovo mezzo da parte dei cosidetti "pirati" che
avrebbero sottratto, in seguito, una larga fetta di vendite,
problema ancor oggi non del tutto risolto. Queste possibili con
seguenze non vengono sottovalutate dall'allora direttore generale
della SEDRIM, Taddeo Collovà, che stipula un accordo
con la SIL di Torino (la prima casa italiana scesa sul
terreno della fabbricazione di nastri in varicatore con i relativi
apparecchi di riproduzione) per la correspenzione alla SEDRIM di
un'aliquota su ogni apparecchio fabbricato, onde equiparare, in un
certo qual modo, un rimborso danni anticipato per le mancate
vendite dei dischi che il nuovo mezzo avrebbe potuto provocare.
Purtroppo l'idea, alquante efficace e premonitrice, non viene mai
realizza ta, in quanto sia la SEDRIM (assorbita dalla SIAE
nel '69) quanto la SIL (cessata anch'essa dopo poco tempo) sono
destinste a scomparire prima che questa nota dolente prolifichi
ancor più negli anni a venire provocando un grosso danno a
tutto il settore.
Anche il 33 giri, per contro, sta
prendendo sempre più quota e, alla pubblicazione di LP's
contenenti raccolte di successi a 45 giri, si affianca quella di
albums concepiti come opere organiche a sè
stanti.
Pur tuttavia la dispersione delle
forze e delle iniziative impedisce uno sviluppo ancor più
cospicuo nel settore fonografico, uguale invece a quello che sta
fiorendo nello stesso periodo in altre nazioni europee.
Il moltiplicarsi delle varie case
(120) degenera in un movimento incontrollabile che reca una certa
confusione nel mercato con notevole disorientamento da parte del
pubblico; molte di esse, nel giro di poco tempo scompaiono dalla
scena, altre sopravvivono con alterna fortuna e, non a caso, viene
costituita l'\DPI presieduta dall'ex presidente dell'AFI,
Edgardo Trinelli, in contrapposizione all'AFI stessa.
Le maggiori case cercano di opporsi
a questo attivismo esasperato ampliando le proprie strutture;
così la DURIUM trasferisce i suoi vecchi uffici
milanesi a Via Manzoni, oppure altre si lasciano tentare da
imprese ardue, come fa la RI-FI con i 'dischi tascabili' per non
farsi travolgere da una frantumazione ancor più marcata del
mercato. Il fatturato globale dell'anno ammonta a 4 miliardi di
lire, per un totale dl 28.500.000 di 45 giri e 4.500.000 di LP's.
Intanto si sviluppano nuove iniziative e strutture sempre
più vicine ai giovani, e così nel mese di giugno
nasce un nuovo settimanale rivolto principalmente a loro, BIG;
mentre il 18 febbraio a Roma in Via Tagliamento, apre i battenti
il tempio incontrastato della musica beat) il PIPER
CLUB dell'impresario
Alberigo Crocetta. Il 16 ottobre alle ore 17,40 sul Secondo
Programma della RAI, prende il via una nuova trasmissione di
enorme successo: BANDIERA GIALLA, ideata e presentata da
Gianni Boncompagni. Dominatore assoluto delle vendite
discografiche dell'anno con la cifra record di 37 presenze di
permanenza in classifica, è il solista di tromba Nini
Rosso, che rielabora il famoso motivo dell'adunata militare IL
SILENZIO FUORI ORDINANZA ribattezzato semplicemente IL SILENZIO,
che trova consensi anche nella versione cantata di Dalida.
Jimmy Fontana, sconfitto immeritatamente al Disco per
l'Estate, si riscatta con le vendite del suo hit IL MONDO che
rimane ancor oggi il suo più grosso best seller. Si
confermano recordmen di vendita Adriano Celentano
addirittura 1° nella graduatoria dei cantanti, Gianni
Morandi con all'attivo ben 16 primi posti, rispettivamente con
SI FA SERA (9), NON SON DEGNO DI TE (4) SE NON AVESSI PIU' TE (3)
o Bobby Solo, vincitore di Sanremo; mentre fra le
interpreti è l'inamovibile Mina, saldamente al primo
pesto con 8 dischi in classifica, fra cui primeggia su tutti UN
ANNO D'AMORE, tallonata dalla Rita Nazionale e
dall'emergente Orietta Berti, vincitrice del
Disco per
l'Estate e del
Festival
delle Rose. Fra gli
stranieri si impongono l'italo-belga Adamo con le sue dolci
canzoni ricche di poesia mentre si conferma stella di prima
grandezza l'inglese Petula Clark, trionfatrice dell'estate
canora e del Festivalbar
con la simpatica CIAO CIAO. Sotto le aspettative sono i
Beatles che proponendo canzoni di fama mondiale. quali
HELP!, TICKET TO RIDE e YESTERDAY, non riescono ad andare oltre
uno scarso 28° posto nella graduatoria.
E' interamente nelle mani del
patron Gianni Ravera la struttura del Festival
di Sanremo, che conferma le
regole imposte l'anno precedente, ovvero l'accoppiata big italiano
e straniero e l' abolizione della classifica, con la sola
proclamazione della canzone vincente, che vede trionfare Bobby
Solo ed il nutrito gruppo dei Minstrels, interpreti di
SE PIANGI SE RIDI, anche se la vincitrice morale, sarà come
al solito un'altra canzone, in questo caso IO CHE NON VIVO (SENZA
TE) di Pino Donaggio che mieterà numerosi successi
nelle varie versioni in tutto il mondo, e per decenni. Dopo il
favoloso boom del Sanremo precedente, con oltre 6 milioni di
dischi venduti, si assiste ad una violenta flessione, dimezzandone
addirittura il fatturato, e forse la causa di ciò è
dovuto al forfait dichiarato all'ultimo minuto dalla RCA,
che ritira dalla manifestazione il suo ricco e appetibile cast,
per protesta verso l'organizzazione. Così i propri
candidati che rispondono ai nomi, fra gli altri, di Gino
Paoli (dato per favorito), Paul Anka, Dalida,
Michele e Louiselle, sono costretti a restarsene a casa. Al
Disco per
l'Estate, giunto alla sua
seconda edizione, a differenza dell'anno precedente( che premiava
a ottobre la canzone che aveva venduto il maggior numero di dischi
nel corso dell'estate) questa volta il motivo vincente viene
subito proclamato nella finale che si svolge a giugno, da apposite
giurie, che votano in massa TU SEI QUELLO dell'ex cantante delle
canzoni di Suor Sorriso, Orietta Berti, a discapito di un
Jimmy Fontana in gran forma, vincitore morale per le
strepitose vendite del suo MONDO.
Guerra all'ultimo sangue al fra
Gianni Morandi e Rita Pavone, che nelle varie tappe
si passano continuamente la maglia rosa, per poi spuntarla sul
filo del rasoio per soli due punti Pel di Carota con la
ritmatissima LUI.
A Venezia,
già sede in passato di gare canore di alterna fortuna,
viene varata la Rassegna
Internazionale di Musica Leggera,
in cui gli interpreti presentano 2 o 3 brani del loro repertorio
più recente, con premiazione l'anno successivo tramite la
assegnazione della Gondola
d'Oro, a colui che
avrà venduto il maggior numero di dischi fra le canzoni
proposte, un po' sulla falsariga dell'ormai depennato
Burlamacco di
Viareggio.
Nuova la formula per il
Festival di
Napoli che, dopo aver
proposto nelle prime due serate le 24 canzoni in gara sottoposte
al giudizio di apposite giurie e, dopo che questi ne selezionano
solo 7, bisognerà attendere l'anno successivo per avere, in
base alle vendite dei dischi, la canzone vincente.
Senza troppo successo procede la
trasmissione canora abbinata alla Lotteria di Capodanno, ex
Canzonissima, LA
PROVA DEL 9, che vede
scendere in gara per ciascuna puntata 4 canzoni di ieri e 4
più recenti dedicate ai vari settori dello spettacolo, e
che alla fine elegge trionfatore Gianni Morandi con
l'affermatissima NON SON DEGNO DI TE.