Operazione "La voce del carcere"

LP Compilation "LUCIFERO"

Nel novembre 1987 le "Edizioni Musicali Macedonia" e la "Editrice SOPI" proposero al Ministero di Grazia e Giustizia un concorso da diffondere a tutti gli Istituti di Pena per reperire un testo letterario (o poesia) destinato a diventare canzone, scritto da un detenuto.

Ci impegnavamo a selezionare tra tutti quelli che fossero pervenuti il più significativo, che sarebbe stato musicato ed inciso dal cantautore Valerio Liboni (batterista del complesso I Nuovi Angeli).

Valerio Liboni
Lucifero
Nuovo Sound /BMG ZL74129 (1989)

Per essere più a contatto con questa realtà carceraria, di cui si conosceva veramente molto poco, offrimmo in tournèe uno spettacolo con diversi numeri di attrazione, tra cui uno spazio di improvvisazione in cui i detenuti potessero esibirsi.

Il Ministero ci autorizzò immediatamente, e la tournèe partì nell'aprile 1988, toccando quattordici Istituti di pena. In uno di questi, a Rebibbia Penale di Roma, lo spazio a disposizione dei detenuti rivelò un grande talento, quello di Natale Losengo, in arte ANGELO, un cantante autodidatta dalla straordinaria comunicativa, con una voce emotivamente indimenticabile.

Decidemmo di produrre un disco interpretato da lui, dopo aver avuto le necessarie autorizzazioni, e poiché il materiale poetico che era arrivato nelle nostre mani era vastissimo ed interessante al punto di non poter decidere quale fosse "la" canzone più bella in assoluto, il programma fu così modificato: innanzitutto non più un solo brano è stato scelto, bensì quattordici canzoni sono nate dalla penna di musicisti che hanno scelto i testi dei detenuti, e altrettanti saranno gli interpreti dai nomi prestigiosi che daranno loro la voce (Valerio Liboni, i Nuovi Angeli, Rettore, Mal, i Camaleonti, Gary Low, la Strana Società, Dino (Zambelli), Anthony Ranieri, L.&S. Manera, Valeria Nicoletta, Caterina De Francesco).

Per Angelo, il detenuto - rivelazione di Rebibbia, è stato invece confezionato un brano su misura dal musicista Nicola Donatelli, un testo emblematico intitolato "Lucifero", una inedita interpretazione di fanta-teologia, della figura dell'angelo ribelle che si confessa con il Padre dal profondo, della sua 'prigione' in cui un mostro orrendo, il Male, lo ha fatto cadere. Una canzone veramente speciale per un interprete speciale. E' questa infatti l'unica canzone dell'album che non è stata scritta DA un detenuto ma PER un detenuto.

"Lucifero è il primo prigioniero della storia…" commenta l'autore, Nicola Donatelli.

"Lucifero è il mio messaggio più sincero e il mio modo di prepararmi al reinserimento nella società attraverso la musica…" commenta l'interprete, Angelo.

l'autore, Nicola Donatelli
l'interprete, Angelo

Non appena terminata la realizzazione dell'album, gli artisti che hanno prestato la loro voce per questa operazione sono ripartiti in tournée per portare 'a domicilio' degli autori lo spettacolo delle loro canzoni che, indipendentemente da questo, continueranno a volare in libertà nell'etere, portando fuori da quelle mura il messaggio di quelli che stanno pagando gli errori commessi.

Roma, 1989
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