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- ippocrateios@sopi.it
- Prof
. Dott. Gilberto Ponti
- Prof.
Lionello Ponti - Università Tor Vergata -
Roma
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- La
rinoplastica dopo i 40 anni
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- Riassunto
- Gli AA.
descrivono le trasformazioni più importanti che la piramide
nasale subisce con l'avanzare
dell'età.
- Oltre
all'invecchiamento delle strutture esterne, vengono prese in esame
le modificazioni funzionali respiratorie
intranasali.
Gli AA.
suggeriscono alcuni accorgimenti per affrontare le
difficoltà operatorie aggravate
dall'età.
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- Con l'avanzare dell'età
non solo il naso si modifica nel suo aspetto, ma anche con la sua
trasformazione può influire sulla normale funzione
respiratoria. L'involuzione della piramide nasale compromette
sensibilmente l'estetica della faccia, arrivando a manifestare
l'invecchiamento più di quanto non facciano le rughe e la
cute del viso. Pertanto, la correzione del naso, sia estetica che
funzionale, accompagnato o meno da blefaroplastica o ritidectomia,
può giovare notevolmente al ringiovanimento della
persona.
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- Nell'accingerci ad eseguire
l'intervento di rinoplastica su soggetti di età superiore
ai 40 anni dobbiamo tener presente alcuni fattori:
- A) la cute del naso, per
processo di atrofia, diventa più sottile, presenta delle
rughe e ha una diminuita elasticità ( elemento da tenere
ben presente);
- B) il tessuto connettivo che
unisce le cartilagini triangolari a quelle alari, con il
passare del tempo diviene più lasso (Patterson e Kaye),
concorrendo insieme alla pelle alla discesa della punta del
naso ed all'allungamento del dorso nasale, sia per fenomeni di
gravità, sia per la sollecitazione dei movimenti dei
muscoli mimici;
- C) il setto
osteo-cartilagineo ed i turbinati possono presentare delle
anomalie che in gioventù non recavano problemi, ma che a
questa età dovranno essere corretti.
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- Tutto questo deve essere tenuto
presente nel formulare il programma operatorio.
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- 1) la
flaccidità e la ridotta elasticità della pelle ci
consigliano di ridurre al minimo l'asportazione di tessuto
osseo e cartilagineo, onde evitare degli spazi vuoti, che
verrebbero riempiti inesteticamente da tessuto di cicatrice.
Inoltre, lo scollamento della pelle del dorso del naso deve
essere particolarmente vasto, onde permettere (per quanto
possibile) il drappeggiamento della cute stessa sulle strutture
osee e cartilaginee. Se necessario è possibile asportare
una losanga di pelle a livello della glabella.
- 2)Per quanto riguarda
il modellamento delle cartilagini è necessario anche qui
procedere con precauzione, conservando il più possibile
le strutture e trattandole in modo da contenere al massimo la
rotazione verso il basso. In questi casi, sono consigliate
tecniche come la Goldman,
la
Butterfly
ecc..
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- Mensile
di medicina e chirurgia
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SOPI - Roma
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