QUESTO E'
... E questa la nostra storia

 

Anche Angelo Branduardi è stato, in un certo senso, una nostra scoperta: già nel n. 2/anno I del 18 novembre 1974. chiudendo l'intervista con il cantautore lombardo, il nostro Nicola Sisto scriveva: "...la nostra musica non lascia più, fortunatamente, spazio agli improvvisati, ma a persone veramente capaci di esprimersi, ed è questo il caso di Branduardi, in maniera valida ed originale". Lo stesso Branduardi, tempo dopo (n.9/anno III del 27 febbraio 1976), scriverà un articolo per i nostri lettori nel quale chiarisce le sue posizioni artistiche la copertina di quel numero sarà una delle prime dedicate da un giornale specializzato al 'menestrello' degli Anni Settanta.

Restando in campo nazionale, non possiamo non ricordare l'articolo dedicato a Donatella Rettore quando la cantante veneta non poteva ancora contare sull' attuale popolarità. Nel n. 4/anno IV dell'aprile 1977 (nel frattempo NUOVO SOUND era passato da settimanale a mensile), infatti, appariva un servizio di presentazione del suo primo LP comprendenti brani come 'Carmela' e 'La Berta', lontani anni luce dai suoi attuali successi. Queste le parole che chiudevano quell'articolo: "...Aggressiva, dolce ironica e profonda, Donatella si propone ad un pubblico esigente ed acuto, rifiutando a priori la sterile canzonetta di facile consumo come l'impegno forzato, altrettanto commercialmente artificioso" Purtroppo, però, all'epoca simili posizioni non erano neppure prese in considerazione da gran parte della stampa sedicente 'giovane' e specializzata, afflitta dal manicheismo più bieco: per essa, da una parte si trovavano i 'cattivi', cioè i 'canzonettari' che, logicamente, non avevano neanche diritto ad una citazione, alla faccia del dovere di cronaca dall'altra i 'buoni', vale a dire gli 'impegnati' (che poi, in molti casi, si dovevano rivelare dei mistificatori o dei voltagabbana).

NUOVO SOUND (le prove di quanto scriviamo sono sotto gli occhi di tutti) sin dal primo numero ha cercato - con successo - di osservare il panorama musicale internazionale senza i paraocchi che per anni hanno impedito ad altre testate del settore di avere una visione obiettiva della situazione: poi le cose sono cambiate, i mensili riservati ad una piccola élite di appassionati sono affondati miseramente, mentre altre riviste specializzate hanno dovuto prendere atto di una realtà che noi - se permettete - già conoscevamo da anni: ogni genere musicale, se eseguito bene da artisti 'giusti', ha una sua validità, ignorarne qualcuno per partito preso significa non aver rispetto dei propri lettori.
Chiudiamo questa parentesi e andiamo avanti: finora abbiamo parlato di musicisti e gruppi italiani da noi 'scoperti': NUOVO SOUND ha però sempre dedicato ampio spazio anche alla musica straniera (che oggi moltissime riviste non specializzate, comprese quelle scandalistiche, scoprono per la prima volta...).

1978: la Beatlemania sta per riesplodere fragorosamente anche in Italia, NUOVO SOUND coglie tutti di sorpresa e dedica una spiritosa copertina al gruppo di Liverpool, dando inizio, nel contempo, ad una serie di inserti sulla vita degli 'Scarafaggi'. Di lì a poco, in seguito alle insistenze dei molti Beatlefans italiani, nascerà il Beatles Fans Club di Nuovo Sound. (N. 6/1978).

Nel 1975, ad esempio, i Beatles non erano ancora 'tornati di moda', almeno nel nostro Paese; quando qualche giornale ne parlava, era soltanto per la consueta commemorazione fredda e distaccata. NUOVO SOUND, invece, parlando dei Baronetti di Liverpool nel n. 26/anno II del 5 luglio 1975, prendeva in considerazione soprattutto l'aspetto tecnico della… faccenda, sottolineando, ben prima di molti altri 'esperti', l'importanza delle indicazioni tecnico/musicali di John & Co. Nella musica degli anni Settanta. Di lì a poco, guarda caso, sarebbe esplosa la 'new wave' che come tutti sanno deve moltissimo al beat e al rock degli anni Sessanta, cioè al periodo dominato dai Beatles. Ancora, nel giugno del 1978 (n. 6/annoV) NUOVO SOUND inizia la pubblicazione di una serie di inserti dedicati alla storia degli 'Scarafaggi' e, dulcis in fundo, nel novembre di quell'anno (vedi n. 1/anno V) inaugura il suo Beatles Fans Club denominato 'BEATLEMANIA' che riunirà, in pochi mesi, migliaia di Beatlefans. Poi, nel 1979 e nel 1980, assisteremo alla grande speculazione sui quattro di Liverpool: tutti i giornali, da quelli specializzati che per anniavevano considerato i Beatles 'cadaveri eccellenti' a quelli di moda, ai fotoromanzi, ai giornalini per ragazzi, si getteranno come lupi famelici sull'argomento, sfruttando così una situazione che, per quanto riguarda l'Italia, non avevano certo contribuito loro a creare...

Disco music: anche in questo caso NUOVO SOUND si è dimostrato più lungimirante delle altre pubblicazioni musicali, a differenza di molte di queste però, abbiamo preferito dare spazio soltanto ai veri 'big' del settore, tipo Barry White (n. 28/1975) e Gloria Gaynor (n. 37/1975); di Donna Summer, invece abbiamo parlato estesamente soltanto quando la cantante di colore ha (finalmente) deciso di awicinarsi al rock (n. 7/1979). Non abbiamo invece ritenuto opportuno parlare di tutti quei cantanti e gruppi 'quasi-fantasma' giunti ai vertici delle nostre classifiche grazie ad un brano fortunato; I'abilità di un giomalista specializzato sta anche nel saper intuire cosa si nasconde dietro un successo improvviso: reale talento o risultato di un indovinato 'movimento' da parte della Casa discografica?

Punk rock e new wave: in questo caso dobbiamo riconoscere che non arrivammo per primi... perchè avevamo addirittura anticipato la nascita di questo fenomeno! Nel n. 20 del 14 maggio 1976 infatti, Aldo Bagli (all'epoca nostro collaboratore, poi passato alla concorrenza) presentava, forse per la prima volta in Italia, i principali esponenti del cosiddetto 'Urban rock': Lou Reed, Patti Smith, Elliott Murphy... per non parlare dei vari articoli da noi dedicati, nei numeri precedenti a questo, ai Velvet Underground, veri ispiratori del movimento punk.

Altra esclusiva di NUOVO SOUND: nel n. 40/anno II del 25 ottobre 1975 appare un articolo su un 'certo' Bob Marley, definito il profeta del reggae. Lasciamo al lettore il piacere di calcolare quanti mesi (o anni?) ci sono voluti prima che altri nostri colleghi 'innamoratisi' del musicista giamaicano, cominciassero a propinarci saggi su di lui e sul reggae (ed ora anche sullo ska) fino alla noia. Alla fine, ci sono arrivati tutti, compresi i redattori delle riviste di moda o di... gastronomia, ma anche nel caso del reggae NUOVO SOUND ha bruciato tutti sul tempo.

Andiamo avanti con un'altra... premonizione di N.S.: quando Miguel Bosè italiano d'adozione e di nazionalità panamense (ma in effetti è spagnolo!) giunse sulla scena nostrana, più di un collega disse che si trattava di un fuoco di paglia: "...E' carino, ha dei genitori famosi, sa danzare, sì, ma... non dura". NUOVO SOUND andò controcorrente pubblicando un servizio a colori sul giovane cantante (n. 9/anno V del settembre 1978); queste le conclusioni di quelI'articolo: "...Miguel non è solo bello, non è solo il figlio della sua splendida mamma, non è uno dei tanti che 'ci provano' perchè portano un nome famoso: Miguel è anche obiettivamente bravo, un debuttante d'eccezione, serio sul lavoro come l'uomo d'affari che suo padre avrebbe desiderato, magnetico e simpatico, un artista senza equivoci...". Un anno dopo (n. 9/1979), NUOVO SOUND gli dedicava addirittura la copertina, fra i commenti ironici dell'ambiente. Un paio di anni dopo, su qualsiasi giornale, specializzato e non, troviamo articoli su Miguel, sue foto, manifesti, spilline... Anche quelle riviste che, per la loro linea editoriale, in passato non avrebbero nemmeno accennato all'esistenza di Bosè, hanno pubblicato sue foto e gli hanno dedicato ampio spazio con la scusa del solito commento alle tournées estive dei vari musicisti.

Crediamo di non sbagliare se affermiamo che questa è stata una delle primissime copertine dedicate a Miguel Bosé . Pochi mesi dopo, il bel Miguelito troverà posto praticamente in tutte le riviste italiane. L'ennesima 'premonizione' di NUOVO SOUND!
A questo punto ci rendiamo conto che la lista, già notevole, potrebbe andare avanti per l'eternità: meglio limitarci ad indicare, senza soffermarci troppo su ognuna di esse, le altre occasioni in cui NUOVO SOUND ha anticipato pubblico e concorrenza o, comunque, ha segnalato tempestivamente un cambiamento di rotta da parte di un artista, la nascita di un personaggio promettente, l'esplosione di una nuova moda.

Cominciamo con i Chrisma (oggi Krisma): N.S. li ha seguiti sin dagli esordi, quando ancora erano dediti ad una disco music elegante ma poco efficace, scegliendoli (n. 1/ 1977) come simbolo del cosiddetto 'sexy sound' (di cui poi hanno più volte parlato anche i potenti periodici extramusicali). Quando poi i coniugi Arceri hanno deciso di cambiar rotta, N.S. lo ha segnalato tempestivamente (n. 2/1978), questa volta però puntando esclusivamente su di loro, perchè avevamo intuito la validità delle loro proposte 'new wave . l fatti ci hanno dato ragione, il loro 45 giri 'Many kisses' è un eccellente esempio di nuovo rock.
4 giugno 1976: Il titolo di copertina annuncia un nuovo volto ed un nuovo modo di cantare con: "Attenti a Rino Gaetano!" in occasione della presentazione del suo Lp "Mio fratello è figlio unico".
Febbraio 1978: ancora una volta in copertina i coniugi Arceri, che presentando il lavoro "Cinese restaurant" dichiarano che "... il punk è la scintilla..." e iniziano un nuovo corso.

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