Marco Antonio Suman

Marco Antonio Suman (1787-1817)

da:
Biografia degli artisti padovani

di Napoleone Pietrucci

Padova, 1858

SUMAN (Marc'Antonio) vide la luce in Conselve verso la metà del trascorso secolo da nobile ed agiata famiglia, e creato si può dire per l'armonìe frequentò con passione la scuola del chiarissimo maestro Antonio Calegari, dal quale apprese per diletto il tocco del cembalo e il contrappunto.

Di soli 12 anni scrisse una messa a piena orchestra ch' egli stesso diresse nella nostra chiesa de' Servi, e da quel solenne esordio salìto meritamente in fama di egregio musicista, cominciarono i suoi lavori ad esser desiderati e sommamente graditi dalle più culte società.

Compose molte cose ecelesiastiche, e varie cantate per diverse occasioni, fra cui una per la venuta in Padova di Napoleone il grande nel 1808 sulle parole del nostro poela Sografi.

Trapassava nel maggio del 1817.

 

 

 

SUMAN (Ferdinando) fratello di Marc'Antonio ebbe i natali nel 1801, e innamoratosi anch' esso dell' arti estetiche prima alla scuola del professore Francesco Alberi di Bologna, poi all' accademia di Venezia, dove passava nel 1812, studiò con tale passione il disegno, che, appresa la scienza del colorìto, ben presto all'abilità della mano unì la robustezza della mente. Per otto anni frequentò quell'illustre ateneo, e frutto non indegno delle ricevute lezioni furono dieci quadri con immagrini di santi dall'autore generosamente donati alla sagorestia dell' antoniana basilica. Ascritto alla clericale milizia, non abbandonava la sua tavolozza, e quindi in seguito con diligente franchezza condusse una tavola d' altare con s. Giuseppe per la stessa chiesa, ed un'altra ai cappuccini con la Vergine ed alcuni santi dell' ordine. Una pala diede pure alle monache salesiane sprimente il santo fondatore che consegna la regola alla beata Francesea di Chantal, e due piccole tavole nella chiesa dell' Arcella, cioe la Vergine Immacolata e s. Antonio. Dipinse a fresco nella torre di casa Pacchierotti 50 ritratti de' dogi veneti; ed oltre a ciò eseguì tale quantità di lavori ad olio e matita, che ben gli danno diritto di appartenere fra gli egregii artisti contemporanei, come giustamente s' annovera fra gli esemplari leviti del proprio paese.

SUMAN (Pietro) figlio di Marc' Antonio e degno di lui erede così nella scienza dell' armonìa come nella gentilezza dell'animo, sempre benevolente verso i cultori dell' arte musicale, apparò, oltre il suono del violoncello, anche quello del cembalo per cui anzi scrisse varie fantasìe che vennero stampate da Lucca.

Ligio alla severa scuola de'classici, compose con uno stile maestoso e fugato molti pezzi ecelesiastici, fra i quali giova ricordare un Miserere a tre voci, e con accompagnamento di soli strumenti da corda, che datosi nella basilica di S. Antonio la sera del giovedì santo di quest'anno, meritò gli applausi degli intelligenti per la dignità ed espressione delle sue melodìe.

Marco Antonio Suman

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Biografia degli artisti padovani
di Napoleone Pietrucci
Padova, 1858