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- GILBERTO
PONTI*
- * AIUTO DIVISIONE DI CHIRURGIA
MAXILLO - FACCIALE OSPEDALE "S. CAMILLO" U.S.L. RM/10
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- REVISIONE
DI RINOPLASTICA
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- Il chirurgo che si accinge a
correggere una rinoplastica, eseguita da altri, si assume una
grande responsabilità e, accettandola, deve essere sicuro
di arrecare al paziente un apprezzabile miglioramento.
- La valutazione del danno da
riparare è spesso molto difficile. Mentre si possono
sufficientemente intuire le alterazioni funzionali ed estetiche
causate dalle malformazioni e dai traumi, quelle costruite dalla
mano del chirurgo sono molte volte imprevedibili.
- La diagnosi è di
capitale importanza.
- La piramide nasale va
accuratamente studiata, sia esternamente che dal punto di vista
endoscopico .
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- 1-
RINOSCOPIA.
-
- Questo esame serve ad
evidenziare eventuali cicatrici retraenti della cute vestibolare
quale esito di eccessiva asportazione di cartilagini alari e di
pelle .
- Possiamo inoltre osservare
cicatrici marginali con irregolare accostamento dei margini
dell'incisione con conseguente deformità delle cartilagini
alari.
- Possono essere presenti
sinechie tra mucosa del setto e turbinati, quale esito di una
scorretta osteotomia .
- Un naso, originariamente dritto
all'esterno, può divenire deviato dopo una rinoplastica e
questo perché il setto osteo-cartilagineo era deviato in un
piano più interno.
- Tolta la gobba, si cade su
questo piano, cosicchè, eseguita la osteotomia, le ossa
proprie vengono accostate sulla linea mediana e il naso risulta
distorto.
- E' molto opportuno controllare
se è stata eseguita una correzione del setto.
- In tal caso, bisogna accertarsi
se la cartilagine residua è consistente o in parte
riassorbita o comunque deviata.
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- 2 -
ESAME
DELLA CUTE.
-
- Con questo esame possiamo
osservare se esistono, zone di arrossamento della pelle,
teleangectasie o aderenze ai piani sottostanti. Tali complicanze
sono dovute ad un imperfetto piano di clivaggio eseguito per lo
scollamento della cute o a una eccessiva asportazione del
periostio.
- Si deve controllare se la
columella è retratta o prominente o se nel suo interno
esistono corpi estranei (innesti cartilaginei o
eterologhi).
- La cute del terzo inferiore
della piramide nasale può apparire molto ispessita,
anelastica e globosa, ricca di ghiandole sebacee e questo, spesso
è dovuto alla fibrosi del sottocutaneo che, per eccesso,
sostituisce le cartilagini alari asportate.
- L'esame obiettivo viene
integrato poi, dalla palpazione che ci fa apprezzare il grado
delle aderenze, I'elasticità dei tessuti, le
irregolarità delle cartilagini e delle ossa.
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- 3 -
OSTEOTOMIA.
-
- L'osteotomia laterale
può essere incompleta, solo unilaterale o eseguita ad un
livello troppo alto.
- Una o tutte e due le ossa
proprie possono presentarsi poliframmentate, a superficie
irregolare, o in parte mancanti, ovvero dimostrare una frattura a
legno verde, per cui la radice del naso appare larga e, subito al
disotto, eccessivamente stretta. Le ossa proprie possono essere
altresì diastasate, lasciando tra di loro uno spazio vuoto,
in cui può essere rilevato il setto (sindrome dell' "open
roof").
- L'osteotomia mediale può
seguire strade errate per cui una parte dell'osso proprio
può rimanere compresa nel setto o viceversa. Tale
situazione viene apprezzata palpatoriamente come un gradino cui
corrisponde una depressione.
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- 4 -
DORSO
DEL NASO.
-
- Il dorso del naso può
essere irregolare per un inadeguato modellamento del setto e delle
cartilagini triangolari o perché all'altezza del terzo
inferiore della piramide si è formato un ispessimento
fibroso del sottocutaneo, la cosiddetta "supertip".
- Tale difetto è dovuto o
ad uno scarso modellamento della cartilagine del setto o al fatto
che essendo, in questa regione, la pelle particolarmente spessa e
ricca di ghiandole e poco elastica, essa non segue una adeguata
retrazione cicatriziale.
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- 5 -
LE
CARTILAGINI ALARI.
-
- Gli errori più frequenti
e più gravi sono quelli a carico della punta del
naso.
- I crus laterali possono essere
resecati irregolarmente o, alle volte, asportati "in toto" da cui
l'aspetto del naso pinzato con relativo collasso delle narici e
asimmetrie di vario tipo. I crus mediali sono, per lo più,
rispettati, ma all'altezza del duomo, sono avvolti da uno strato
di tessuto fibroso compatto.
- La cute vestibolare,
corrispondente ai crus laterali, asportata in gran parte, è
irregolare, ispessita e presenta cicatrici retraenti, specie a
livello del duomo, tali da ridurre la capacità
respiratoria.
- Le cicatrici viziate e la
fibrosi del sottocutaneo provocano asimmetrie ed arrotondamenti
della punta del naso.
- Precisata la diagnosi, si passa
alla valutazione dell'insieme anche dal punto di vista artistico
vogliamo vedere, cioè, se possiamo essere in grado di
migliorare l'aspetto del naso, oltreché di correggere gli
errori.
- Tutte le difficoltà
tecniche ed artistiche debbono essere illustrate al paziente,
poiché questi, già sensibilizzato da un primo
intervento e quindi pronto alla critica, non debba aspettarsi
più di quanto non gli si possa offrire.
- Nel correggere gli errori
altrui, il chirurgo deve evitare di procurarne dei suoi personali
e, pertanto, dopo aver stabilito un preciso programma operatorio,
deve agire con estrema prudenza e delicatezza .
- Secondo la nostra esperienza,
noi consigliamo di intervenire come segue:
-
- I -
PER
IMPERFETTO SCOLLAMENTO DELLA CUTE.
-
- Dopo aver eseguito l'incisione
intercartilaginea, eseguire il nuovo scollamento, cercando di
tenersi il più possibile, aderenti al pericondrio e al
periostio. Molta attenzione deve essere posta nei punti dove
esistono aderenze tra cute e piano osseo, poiché a questo
livello la pelle è particolarmente sottile.
- Affinché l'aderenza non
si ripeta alla fine dello intervento, l'interposizione di un
sottile strato di cartilagine, può essere
utile.
- In questi casi, per lo
scollamento, è preferibile al bisturi, l' uso di forbici
tipo Ragnel.
-
- II -
IRREGOLARE
OSTEOTOMIA.
-
- In questo caso vanno eseguite
di nuovo sia l'osteotomia mediale che quella laterale. Molte
volte, specie nei nasi deviati, è bene separare anche le
cartilagini laterali superiori dal setto. Dopo averle modellate
adeguatamente, le ossa proprie si rifratturano a livello
dell'articolazione fronto-nasale, curando bene che avvenga un
soddisfacente coalito tra le ossa stesse. A volte, la spina nasale
del frontale è troppo sviluppata e non permette il
restringimento del naso. In questo caso si riduce, prudentemente,
il volume della spina con una pinza ossivora aguzza. Se il coalito
delle ossa non avviene perché il piano etmoidale e
vomeriano sono deviati, è necessario fratturare il detto
piano con una pinza smussa. Eseguita l'osteosintesi si può
osservare perdita di sostanza ossea per eccessiva asportazione
precedente: questa viene allora rimpiazzata da innesti ossei o
cartilaginei.
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- III -
DORSO
DEL NASO.
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- La cartilagine del setto e le
cartilagini triangolari costituenti il dorso del naso, appaiono,
per lo più, avviluppate da uno spesso strato fibroso, che
va rimosso e le cartilagini vanno adeguatamente modellate. Se il
setto cartilagineo è deviato, esso deve essere corretto,
mentre per il setto osseo è sufficiente usare il
dislocatore per riportarlo sulla linea mediana. Se, anche le
cartilagini superiori laterali sono sensibilmente deformate dalla
deviazione, si consiglia di suturarle al setto mediante un punto
da materassaio in dexon.
-
- IV -
PUNTA
DEL NASO.
-
- La revisione della punta del
naso è il tempo operatorio più delicato. Noi
eseguiamo l'incisione marginale e con un accurato scollamento,
separiamo dalia cute ciò che rimane dei crus laterali. Se
le cartilagini mancano, noi eseguiamo ugualmente questo tempo
operatorio, incorporando nella pelle vestibolare il tessuto
fibroso che ha sostituito le cartilagini. Lo scollamento viene poi
continuato sopra e al davanti i crus mediali in modo da liberare
tutto lo scheletro cartilagineo della punta del naso, o quanto
rimane di esso. Con un uncino estraiamo il duomo dalla narice e,
attenendoci alla tecnica di I.B.
Goldman, lo sezioniamo
da tutti e due i lati comprendendo nel taglio la cartilagine e la
pelle vestibolare. Otteniamo così la separazione dei crus
mediali dai laterali. Completiamo lo scollamento posteriore dei
crus laterali fino ad ottenere due lembi peduncolati
simmetrici.
- Se le cartilagini sono presenti
le liberiamo dalla fibrosi e le modelliamo adeguatamente. Se,
invece una o entrambi le cartilagini sono assenti o insufficienti,
le sostituiamo con trapianti cartilaginei liberi.
- Usiamo la cartilagine del
paziente stesso o, in mancanza di esso, cartilagini di crus
laterali fresche prelevate da un altro paziente. Questi innesti
vengono assicurati alla pelle vestibolare corrispondente ai crus
laterali con uno o più punti da materassaio con catgut 5
quindi modellati.
- I crus mediali sono liberati
dal tessuto fibroso e quindi esaminati. Se risultano flaccidi,
ipertrofici o assenti possono essere irrigiditi mediante una
striscia di cartilagine del setto inserita tra i due crus o quanto
meno tra i due lembi di pelle, e sporgenti quanto basta a dare una
soddisfacente proiezione della punta.
- Questo rinforzo viene
assicurato con una o più suture di catgut 5 passato tra i
crus mediali e l'innesto stesso.
- Dopo aver controllato che tutto
il tessuto fibroso eccedente è stato asportato dalla pelle
che ricopre la punta del naso e dopo che le cartilagini sono state
adeguatamente regolate, si sutura l'incisione marginale e si
stabilizza la columella al setto.
- Se la columella appare ancora
retratta può essere integrata con un ulteriore innesto
cartilagineo da porsi, per tutta la sua lunghezza, in fronte ai
crus mediali.
- Quando, nonostante questi
accorgimenti, la punta del naso risulta sempre troppo attratta
verso l'alto per eccessiva asportazione di crus laterali e di
cartilagini superiori laterali, è necessario intervenire
con innesti liberi di mucosa o di pelle o di cartilagine e di
pelle.
- La mucosa può essere
prelevata da un turbinato inferiore e la pelle dalla regione
retroauricolare. Si è dimostrato utilissimo il "composite
graft" suggerito dal Dr. Claus Walter, per la riparazione di gravi
asportazioni di mucosa e cartilagini. Il prelievo viene effettuato
nella regione retroauricolare. Insieme ad una losanga di pelle si
comprende nel taglio anche il quantitativo di cartilagine
necessario a colmare la perdita di sostanza nasale. Tale
cartilagine, sempre attaccata alla cute, può essere
modellata e sezionata secondo la necessità.
- Nelle fosse nasali, la pelle
viene divisa nel mezzo sopra il setto e la cartilagine viene
sistemata dove necessario. L'innesto viene suturato e poi
contenuto da adeguato tamponamento .
- In casi di revisione nei quali
esiste perforazione anteriore del setto e presenza completa di
crus laterali è possibile chiudere brillantemente la
perforazione usando come innesti composti peduncolati la
metà delle crus laterali suturate tra di loro a livello
della perforazione .
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- Quanto sopra descritto è
solo una parte degli artifici che il chirurgo può adoperare
per migliorare una rinoplastica non correttamente eseguita.
Bisogna però chiarire che, nonostante tutto, non è
possibile, in questi casi, ottenere un risultato
perfetto.
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- BIBLIOGRAFIA
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- GOLDMAN I.B.: Revision of Nasal
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- -BECKER O.J.: Problems of the
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- -GOLDMAN I.B.: Straightening
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- Mensile
di medicina e chirurgia
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