Editrice SOPI - Roma
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n. 15 anno 3° (9 aprile 1976)
In copertina: La Bottega dell'Arte. All'interno: De Gregori, Napoli Centrale, Chicago, Al Jarreau, Jeery Garcia, The Miracles, Brian Eno, Rino Gaetano, Corrado Cagli, Hard Rock, Raul Casadei.

La Bottega dell'Arte
La sincerità al posto dell'avanguardia
 
Giunto al successo con il 45 giri 'Come due bambini', il gruppo romano sta realizzando in questi giorni il suo nuovo 'singolo' che dovrà confermare o meno i risultati raggiunti dal disco d'esordio. La buona accoglienza riservata dal pubblico alle proposte più 'sperimentali' della 'Bottega'.
Tra le molte conseguenze della crisi che da parecchio tempo investe il pop e l' avanguardia in generale, la più vistosa è indubbiamente rappresentata dal prepotente ritorno della musica 'melodico-moderna' ai vertici di popolarità tipici di quattro-cinque anni fa: molto probabilmente, se il pubblico italiano fosse passato dalla canzonetta alla 'progressive music' (King Crimson Yes, ecc,) attraverso una lenta evoluzione (imparando cioè a conoscere prima il rock, il rock-blues, l'hard rock, l'heavy metal, ecc.) oggi la situazione musicale sarebbe leggermente diversa. Ma tant'è...
Sfruttando il momento propizio, molti cantanti e gruppi dediti ad una musica non certo 'd'avanguardia', hanno scalato ie vette delle nostre classifiche discografiche con brani 'commerciali' o addirittura con edizioni moderne di vecchi temi quali 'Tu ca nun chiagne' (Giardino dei Semplici) o 'Come pioveva' (Beans); alcune formazioni, però, pur concedendo molto al genere melodico, non rinunciano al tentativo di proporre anche qualcosa di nuovo, di 'progressivo'. Tra questi complessi, un proprio spazio occupa la Bottega dell'Arte, quintetto romano da pochi mesi sul mercato discografico con un ellepi e un 45 giri('Come due bambini') di gran successo.
 
"Ci teniamo a sottolineare"- esordiscono i componenti del gruppo, - " che, benchè molto giovani siamo in attività da parecchi anni, diciamo sette. A parte qualche ritocco la nostra formazione è rimasta sempre la stessa. E questa è la ragione del nostro buon affiatamento: senza una lunga esperienza comune alle spalle, non avremmo mai potuto sviluppare il nostro attuale discorso che, come sai non è certo basato sugli spunti solistici di questo o quell'elemento, bensì sulla partecipazione di ogni musicista alla creazione e alla realizzazione dei vari temi''.
 
Prima di legarvi ad una Casa discografica, però, suonavate una musica diversa dall'attuale.
 
"E' vero, prima facevamo del 'progressive rock', poi ci siamo resi conto che in fondo quel genere non fa parte della cultura italiana, non è la 'nostra' musica; piuttosto che ripetere (con scarsi risultati tra l'altro) schemi non compatibili con la nostra sensibilità, abbiamo deciso di dedicarci ad uno stile forse non proprio 'd'avanguardia', ma indubbiamente più sincero, più vicino a noi. "
 
Anche il pubblico, visto il buon successo del vostro primo 'singolo' sembra pensarla come voi…
 
"A quanto pare sì, ma d'altra parte, se ci pensi bene, tutto ciò rientra nella logica: il gusto del pubblico italiano ha indubbiamente subito una sensibile evoluzione, negli ultimi anni, ma non si può ancora pretendere che tutti riescano ad apprezzare a fondo una musica (il progressive di cui parlavamo prima, il rock blues, il country rock, ecc.) tanto lontana dalla propria sensibilità.
In brani come i nostri, poi, tanta gente si riconosce, grazie anche alla lingua, certe canzoni straniere infatti sono basate più che altro sui testi e non tutti sanno l'inglese o il francese".
 
Che parte ha avuto la vostra Casa discografica nella scelta dell'attuale direzione musicale?
 
"La EMI si è limitata ad indirizzarci con maggior precisione verso una certa linea musicale, ma il 'tema' principale del nostro discorso lo abbiamo scelto personalmente, senza alcun intervento 'esterno'.
 
Il damoroso successo di 'Come due bambini' ha facilitato la realizzazione dei vostri programmi di partenza o, piuttosto, vi ha creato dei problemi?
 
"Indubbiamente ha facilitato il nostro attuale compito, però stiamo correndo il rischio di diventare "quelli di 'Come due bambini"', in effetti possiamo portare avanti un discorso ben più vasto, come dimostra il nostro long playing. Pur suonando musica italiana infatti, cerchiamo di non fossilizzarci su due o tre schemi-base."
 
Il pubblico però, viene ad ascoltarvi soprattutto per il vostro brano di maggior successo...
 
"Certo, nel corso dello spettacolo ce lo richiede più volte, però gran parte dei nostri fans accetta di buon grado anche qualche proposta meno 'orecchiabile'. "
Come sono articolati i vostri spettacoli?
"Per ora ci limitiamo all'esecuzione dei vari brani, ma in futuro cercheremo di realizzare degli 'spettacoli' nel vero senso della parola: anche la parte scenografica sarà curata in ogni minimo particolare''.
 
Ci potete dire qualcosa sul nuovo 45 giri che state incidendo in questi giomi?
 
"Si tratterà di un brano melodico sullo stesso stile di quello precedente, però cercheremo di presentare qualche spunto nuovo, diverso, vogliamo che il nostro pubblico riesca sempre a seguirci con facilità, ma nel frattempo desideriamo anche evolverci; questo, in pratica, è il nostro traguardo più importante."
 
E il prossimo ellepì ?
 
"Non sappiamo quando cominceremo a registrarlo, però abbiamo già qualche idea su l materiale che dovrà contenere, logicamente proseguiremo sulla nostra consue ta strada: non vogliamo perdere la nostra identità aggiungendo, in sede di incisione, violini, fiati, ecc. Ci teniamo al nostro sound e vogliamo che sia sempre ben distinguibile, diverso da quello di altri gruppi che percorrono strade simili alla alla nostra."

Paolo Carli

LA SCHEDA

PIERO CALABRESE:

25 anni

tastiere, voce, autore.

MASSIMO CALABRESE

20 anni

basso, voce, autore

ROMANO MUSUMARRA

18 anni

tastiere, flauto, chitarra, voce, autore.

FERNANDO CIUCCI

23 anni

voce solista, chitarra, autore.

ALBERTO BARTOLI

20 anni

batteria, autore

DISCOGRAFIA
(Emi Italiana)
 
33 giri: La Bottega dell'Arte'
45 giri: 'Come due bambini'

da Nuovo Sound n. 15, 9 aprile 1976


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