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1991
G. PONTI*, P. SERAFINI, G. MELA**, S. FAMILIARI
 
* AIUTO DIVISIONE DI CHIRURGIA MAXILLO - FACCIALE OSPEDALE "S. CAMILLO" U.S.L. RM/10
** OSPEDALE CIVILE DI SASSARI DIVISIONE DI ORTOPEDIA PRIMARIO : PROF. F. SOTGIU
 
Chirurgia riparatrice della pinna nasale:
il lembo trans-settale
 
 
Nella chirurgia riparatrice della pinna nasale, il livello profondo ha grande importanza. Come scriveva Léon Dufourmentel, "Ciò che complica la ricostruzione della pinna nasale è la necessità di applicare un lembo volante, avente cioè due facce, una interna e una esterna, coperte da tegumenti".
A parte il "trapianto libero composto", che costituisce oggi un metodo elegante ma i cui risultati non sono sempre costanti (quanto meno nelle grandi perdite di materia), varie sono le soluzioni proposte per questo problema:
l)-un solo lembo peduncolato rivoltato su se stesso in modo da crearsi una fodera (Dufourmentel, Brown);
2)-un lembo peduncolato per il livello superficiale e un trapianto libero di pelle per il livello profondo (Virenque);
3)-un lembo peduncolato per il livello profondo e un trapianto libero per quello superficiale (Kazandjian).
 
Fino ad ora solo raramente si è pensato al setto per foderare il lembo superficiale, mentre sembra proprio che la mucosa del setto sia ideale in proposito. Ma la mucosa settale e il pericondrio posti di fronte alla perdita di materia presentano la superficie mucosa all'esterno, e qualunque sia il disegno del lembo non è possibile rivoltarlo per utilizzarlo come fodera. In realtà, il lembo settale è stato proposto, nel 1937, da Kazandjian, ma comprende tutto la spessore del setto. Si tratta in un certo senso di un lembo "peduncolato composto". Tale tecnica presenta due inconvenienti: da un lato si ha una copertura mucosa sulla faccia esterna del naso, e occorrono tre fasi operatorie per collocare il lembo, sezionare il peduncolo e sostituire la mucosa esterna con un trapianto libero di pelle; dall'altro, rimane un'ampia perforazione anteriore del setto, con i disturbi funzionali che ciò può comportare.
Il lembo "trans-settale"comprende la mucosa e il pericondrio dal lato opposto a quello della lesione, e viene introdotto nel vestibolo della narice interessata per mezzo di un'asola ritagliata tra il setto e il sub-setto; in tal modo, senza trazione né plicatura, può presentare la superficie cruentata all'esterno e accogliervi una copertura superficiale costituita da un lembo peduncolato o da un trapianto libero.
 
TECNICA
 
Possiamo distinguere tre fasi operatorie:
1° preparazione del lembo;
2° passaggio "trans-settale";
3° suture, dal lato opposto, sui bordi della perdita di materia.
 
I - PREPARAZIONE DEL LEMBO
 
Di forma generalmente rettangolare (o ovalare), detto lembo comporta un peduncolo e tre bordi. Il peduncolo corrisponde al bordo antero-inferiore del setto, per tutta la sua larghezza.
Il bordo antero-superiore costeggia la linea del naso ad alcuni millimetri da essa, per una lunghezza di due o tre centimetri.
Il bordo postero-superiore è perpendicolare a quello precedente sito in profondità nella fossa nasale e largo quanto il peduncolo o poco più.
Il bordo postero-inferiore è parallelo al primo e si ricongiunge, all'estremità anteriore e inferiore, con la spina nasale anteriore.
La superficie di tale lembo, la cui forma può variare, sarà prelevata in abbondanza. In particolare, gli si potrà dare una buona lunghezza a condizione di tirare bene indietro la pinna nasale, praticando all'occorrenza una piccola incisione sull'attacco malare della narice onde facilitare la sezione del bordo postero-superiore, sito abbastanza in profondità (per tale sezione è consigliabile un bisturi lenticolare).
Detto lembo comprende la mucosa e il pericondrio e, all'occorrenza, può includere un po' di cartilagine, quanto meno nella parte distale, in quanto il peduncolo deve rimanere morbido e il bordo anteriore del setto deve essere preservato.
 
II - PASSAGGIO TRANS-SETTALE
 
Il lembo viene inizialmente ribattuto all'esterno dell'orifizio della narice e, sotto il peduncolo, si incide lungo il bordo antero-inferiore del setto il tessuto che unisce il setto al sub-setto dal lato opposto, per tutta la larghezza del sub-setto.
Sarà facile, a questo punto, infilare il lembo nell'asola così creatasi. Il lembo presenta la superficie cruentata all'esterno, a livello della perdita di materia.
 
III - SUTURE
 
I bordi del lembo vengono quindi suturati ai bordi profondi della perdita di materia.
Infine, un lembo cutaneo (o un trapianto libero) sarà ribattuto su questo livello profondo, al quale sarà fissato con alcuni punti intercellulari e cutanei. Il lembo può essere di vario tipo. Sovente, in soggetti adulti, diamo la preferenza al lembo nasogeniano.
La superficie di prelievo a livello del setto non richiede nessuna copertura. La cicatrizzazione spontanea avviene nel giro di qualche settimana senza difficoltà di sorta.
In un secondo tempo, circa un mese dopo, il peduncolo trans-settale verrà sezionato a filo del setto, e la pinna nasale, che durante tale periodo aderiva al setto, verrà semplicemente riportata in posizione normale.
 
RISULTATI
 
Ci sembra che tale lembo trans-settale presenti i seguenti vantaggi:
 
1) la presenza di pericondrio (e anche, al bisogno, di cartilagine) fornisce un elemento di sostegno non retrattile molto utile per il bordo della narice;
2) la posizione bassa e anteriore del peduncolo contribuisce anche al fissaggio in buona posizione, in quanto durante l'intero periodo di cicatrizzazione contrasta la retrazione che solitamente si produce verso l'alto;
3) la presenza di mucosa sulla faccia endonasale è preferibile a un trapianto cutaneo dal punto di vista fisiologico se la perdita di materia è rilevante;
4) la vascolarizzazione del peduncolo è eccezionale, in quanto questo viene a essere collocato all'incrocio vascolare della "macchia di Killian", il che consente un disegno assai ampio del lembo.
 
 
BIBLIOGRAFIA
AUBRY M., FREIDEL C. - Chirurgie de la face et de la région maxillo-faciale. 1942, Masson ed., Paris.
BROWN J.B., DOWELL F.M. - Plastic Surgery of the nose. 1951, Mosby éd.
DUFOURMENTEL L. - Chirurgie réparatrice et correctrice des téguments et des formes. 1939, Masson éd., Paris.
KAZANDJIAN V.H. - Plastic repair of deformities about the lower part of the nose resulting from loss of tissue. Trans. amer. Acad. Opht. Otol., 1937, 338-366.
KAZANDJIAN V.H., CONVERSE J.M. - The surgical treatment of facial injuries. 1949, Williams et Wilkins éd., Baltimore.
KERNAHAN D.A., LITTLEWOOD H.A. - Experiences in the use of arterial flaps about the face. Plast. Reconstr. Surg., 1961, 28, 207-213.
 
 
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Mensile di medicina e chirurgia
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