ippocrateios@sopi.it
-
- **G.
PONTI -
***L. ELIA - ***L. PUCCIO - ***D. RIITANO - */**P.
SERAFINI
-
- Il metodo di
trattamento combinato dell' Ectropion del IV livello di ambedue le
palpebre inferiori, dovuto a una vasta ustione chimica delle
palpebre, del viso e del collo.
-
- Il presente articolo riguarda
una donna di 52 anni che aveva subito una vasta ustione chimica
alle palpebre, al viso e al collo. La paziente è stata
curata per 3 mesi in un ospedale locale. Le furono praticati vari
trapianti cutanei nella zona delle palpebre inferiori e superiori,
al viso e al collo, a seguito dei quali si verificò un
ectropion del IV livello alle palpebre inferiori.
- Viene qui descritto un metodo
combinato consistente nella resezione orizzontale delle palpebre
inferiori, in un trapianto di un lembo cutaneo libero a tutto
spessore, e nella dermopigmentazione delle palpebre e dell'arcata
sopracciliare, con risultati estetici e funzionali
ottimali.
-
- Introduzione
-
- Per fortuna oggi i casi di
ustioni causate da prodotti chimici sono molto rari, ma purtroppo
ancora ne esistono e sono dovuti ad azioni criminose. In simili
casi, chirurghi plastici dispongono di sufficienti conoscenze e
metodi di trattamento per ottenere buoni risultati
estetici.
-
- Presentazione del
caso
-
- La paziente, di 52 anni, aveva
subito circa 12 anni prima un'ampia ustione da acido solforico
alle palpebre; al viso e al collo. Era stata ricoverata d'urgenza
nella sezione ustionati di uno degli ospedali centrali, dove
nell'arco di 3 mesi era stata sottoposta a vari trapianti cutanei
delle palpebre inferiori e superiori, del viso e del
collo.
-
- Valutazione
preoperatoria
-
- Nella valutazione preoperatoria
venne riscontrato che mancava la linea dell'arcata sopracciliare.
A causa dei numerosi trapianti cutanei cui era stata sottoposta la
paziente, la pelle era spessa e rigida, soprattutto nella zona
bilaterale delle palpebre superiori e inferiori.
- L'assenza di elasticità
nella zona della cute trapiantata era dovuta al fatto che
l'innesto era stato prelevato dalla parte interna delle cosce e di
ambedue le braccia. Le palpebre inferiori erano tirate verso il
basso, provocando un'accentuata deformazione delle stesse,
soprattutto nella parte mediale.
- Il test del pinzamento è
un metodo veloce e valido per determinare il tono della palpebra
inferiore. L'aspetto più importante di questo test risiede
nel come la palpebra riaderisce al globo quando si rilascia la
presa. Durante il test la palpebra sembrava indugiare nella
posizione di trazione forzata, il che confermava la probabile
diminuzione delle forze elastiche.
- Si rendeva pertanto necessario
un accorciamento orizzontale della palpebra per restringerla,
unitamente all'innesto di un lembo cutaneo libero a tutto
spessore.
-
- Programma
dell'intervento
-
- Data la situazione, era
evidente che il solo innesto cutaneo non sarebbe bastato per il
trattamento dell' Ectropion del IV livello. Bisognava pertanto
procedere a un accorciamento orizzontale della palpebra per
accorciarla, e contemporaneamente all'innesto di un lembo cutaneo
libero a tutto spessore, da prelevare dalla regione
retroauricolare. Ma solo dopo l'intervento di accorciamento della
palpebra fu possibile stabilire le esatte dimensioni del lembo
cutaneo necessario .
- La fase finale dell'intero
trattamento sarebbe consistita nella dermopigmentazione delle
ciglia e della linea dell'arcata sopracciliare.
-
- Sedazione
-
- Un' ora prima dell'intervento
alla paziente sono stati somministrati 50 mg di meperidina e 25 mg
di fenergan. Gli autori preferiscono l'anestesia locale con un
monitoraggio costante. L'anestesia locale viene praticata con
un'iniezione sottocutanea di lidocaina al 2% con 1:200.000 di
epinefrina. Iniziando lateralmente, l'iniezione viene estesa
inferiormente verso il bordo orbitale e infine superiormente verso
il margine della palpebra.
- Sono sufficienti 2 mg in tutto
di anestetico per ciascuna palpebra.
-
- Tecnica
chirurgica
-
- Si pratica l'incisione nella
palpebra inferiore direttamente al di sotto del tarso, nell'angolo
laterale dell'occhio, per poi estenderla all'angolo mediale della
palpebra. Per l'incisione iniziale si usa una lama n°
15.
- Si utilizzano poi le forbici di
Kaye e si spinge l' incisione fino all'angolo mediale della
palpebra. Si disseca delicatamente tutta la cute aderente alla
congiuntiva e al setto orbitale. L'emostasi è accurata. Si
pratica un'escissione a cuneo in un segmento laterale della
palpebra inferiore, triangolare e a tutto spessore, di 4 mm. Per
l'incisione iniziale deI tarso si usa una lama n° 15. Si
ricorre quindi alle forbici di Kaye e si prosegue l'incisione
sulla congiuntiva, formando un triangolo. La larghezza del
triangolo escisso non dovrebbe essere eccessiva, in modo da
evitare la tensione della linea di sutura del tarso. Il difetto
della congiuntiva viene chiuso con 3 suture in catgut 6-0. La
sutura viene eseguita all'interno, in modo da evitare che la
cornea venga irritata. Il difetto del tarso viene chiuso con 2
suture in dermalon 6-0. Quindi si restringe la palpebra inferiore
e la si fa aderire al globo. Con questo metodo è possibile-
stabilire la dimensione esatta dell'innesto cutaneo
necessario.
- Si colloca quindi un innesto
cutaneo libero a tutto spessore prelevato dalla regione
retroauricolare, senza tensione nella zona preparata, e lo si
chiude con alcune suture in dermalon 6-0 al tarso e alla
cute.
- Si segue la stessa procedura
per la palpebra inferiore destra, dieci giorni dopo.
-
- Cure
postoperatorie
-
- Dopo l'intervento non sono
state applicate medicazioni ma solo compresse fredde alla palpebra
inferiore, per 2 ore dopo l'intervento e per 12 ore a casa. Alla
paziente sono stati somministrati per 5 giorni 2 mg di
antibiotici.
- Il giorno successivo è
stato controllato l'innesto cutaneo, la cui cute è apparsa
di colore normale; è stato riscontrato un moderato
gonfiore. Le suture dell'innesto cutaneo sono state rimosse dopo 4
giorni, quelle del tarso dopo 6 giorni.
- Blefaropigmentazione e
dermopigmentazione
- "L' evidenziamento estetico
delle palpebre superiori inferiori tramite l'impianto di vari
pigmenti colorati è diventato in poco tempo uno dei metodi
più validi della chirurgia plastica e ricostruttiva". E'
quanto ha affermato il dott. Giora G. Angres nel suo articolo sul
"The American Journal of Cosmetic Surgery". Questo sistema si
è affermato come uno dei più importanti per la
blefaropigmentazione e la dermopigmentazione, con ottimi risultati
estetici.
- Evidenziando le palpebre
superiori e inferiori e la linea dell'arcata sopracciliare,
abbiamo ottenuto un ottimo effetto mimetizzante che distrae
l'attenzione dal difetto del viso e del collo.
- Poiché, grazie agli
strumenti più avanzati disponibili, le tecniche di
blefaropigmentazione sono diventate più sofisticate,
l'aspetto che si ottiene diventa più naturale.
- A trenta giorni di distanza
dall'intervento precedentemente esposto è stata praticata
una blefaropigmentazione e una dermopigmentazione delle palpebre e
della linea dell'arcata sopracciliare, in anestesia locale con
lidocaina al 2% e 1:200.000 di epinefrina.
- La prima fase è
consistita nella pigmentazione della linea dell'arcata
sopracciliare. A cause delle gravi ustioni al viso e al collo,
mancava la linea dell'arcata sopracciliare ed era essenziale
stabilirne la posizione ottimale. Servendosi quindi di un ago
singolo con punta ad alta velocità, che consente di
mantenere la punta dell'ago nella cute della linea dell'arcata
sopracciliare onde riprodurre l'effetto dei singoli peli del
sopracciglio, abbiamo riprodotto l'aspetto di un'arcata
sopracciliare naturale mediante colpi di pennello che sono
possibili grazie all'alta velocità. E' importante ricordare
che a questa velocità, e ad una profondità di circa
1,5 mm, lo strumento scivolerà agevolmente attraverso il
tessuto cicatriziale, come è successo nel nostro
caso.
- La blefaropigmentazione
è un metodo microchirurgico che impianta il pigmento alla
base delle ciglia, lungo la loro linea, secondo una configurazione
puntiforme. Poiché la nostra paziente risentiva della
mancanza di ciglia, soprattutto sulle palpebre inferiori, si
è reso necessario l'impianto del pigmento lungo la linea
delle ciglia da noi determinata. Si è proceduto a una prima
traccia con un solo ago, il che ha poi facilitato la realizzazione
di una linea pigmentata continua delle ciglia.
- Nel nostro caso non abbiamo
effettuato un evidenziamento delle ciglia, bensi abbiamo ricercato
un effetto "eye-liner". La palpebra superiore presentava una fila
di ciglia, per cui la pigmentazione era ottenuta naturalmente, ma
si rendeva comunque necessario un maggior evidenziamento delle
ciglia, per cui sono stati utilizzati pigmenti delle sfumature
più naturali quali il marrone per la linea dell'arcata
sopracciliare e il grigio per evidenziare le ciglia.
-
- Riassunto
-
- A
nostro avviso, nei casi di ustioni delle ciglia superiori e
inferiori, è opportuno prelevare gli innesti cutanei dalla
regione retroauricolare, se questa non è danneggiata
dall'ustione.
- Nei
casi di ectropion conseguenti all'ustione delle palpebre inferiori
con riduzione delle forze elastiche del tarso, si raccomanda un
accorciamento orizzontale della palpebra abbinato all'innesto di
un.lembo cutaneo libero a tutto spessore, da prelevarsi nella
regione retroauricolare.
- Il
trattamento chirurgico si concluderà con la
blefaropigmentazione e la dermopigmentazione.
- I tre
trattamenti chirurgici descritti in questo articolo consentono di
ottenere buoni risultati estetici e funzionali nei pazienti che
presentino un ectropion del IV livello.
-
- RIFERIMENTI
-
- 1. Beard C: Cosmetic
Blepharoplasty: Anatomic considerations: Trans Am Acad Ophthalmol
Otol 73:1141, 1969.
- 2. Berry EP: Planning and
evaluating blepharoplasty. Plast Reconstr Surg 54:257,
1974.
- 3. Zide BM: Anatomy of the
eyelids. Clin Plast Surg fl:623, 1981.
- 4. Dortzbach RK: Lower eyelid
blepharoplasty by the anterior approach: Prevention of
complications: Ophthalmology 90:223, 1983.
- 5. Spira M: Lower
blepharoplasty -A clinical study. Plast Reconstr Surg 59:35,
1977.
- 6. Klatsky SA, Manson PN:
Separate skin and muscle flaps in lower-lid blepharoplasty. Plast
Reconstr Surg 67:151, 1981.
- 7. Sheen JH: Tarsal fixation in
lower blepharoplasty. Plast Reconstr Surg 62:24, 1978.
- 8. McKinney P: Use of tarsal
plate resection in blepharoplasty on atonic lower lids. Plast
Reconstr Surg 59:649, 1977.
- 9. Rees TD: Prevention of
ectropion by horizontal shortening of the lower lid during
blepharoplasty. Ann Plast Surg 11:17, 1983.
- 10. Rees TD, Tabbal N: Lower
blepharoplasty. Clin Plast Surg 8:4, 1981.
- 11. Castanares 5: Complications
in blepharoplasty. Clin Plast Surg 5:1, 1978.
-
- IPPOCRATEIOS
- Mensile
di medicina e chirurgia
- Editrice
SOPI - Roma
- ippocrateios@sopi.it
-