- COME
ON
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Sapete
chi sono i Rolling
Stones?
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- Terza
puntata
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- Come
ti divoro "South Rhythm and blues" - Con la
roba di Chuck Berry: Rifatta "Bye-Bye
Johnny", Incontro in Richmond con Oldham ed
Easton - Negli Olympic Studios - Lutto per
Papa Giovanni XXIII - In TV con "Thank you
Lucky Stars"
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- PUNTATE
PRECEDENTI
- Il natale del
1962 è pure il natale dei R.S.A. e
posto di Alexis Corner nel Marquee Club.
Dalla polvere agli altari dopo "Come on". Una
salutare gaffe del Daily Mirror. L'utile
conoscenza in treno. Mr. Jagger voleva un
crickster. Sogni sulla fantasiosa topografia
U.S.A., "kingdom tee". Ossigeno da Muddy
Waters e Little Richard. "Parachute
Woman".
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A
cura della redazione di Super Sound
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- A sentire certi agiografi
dei nuovi martiri pop, sembrerebbe che i Rolling Stones
si siano messi a divorare "South Rhythm and Blues" a
quattro ganasce. E' certo però che, anche se il
gruppo si compose con l'intenzione di fare qualcosa,
nessun Mick di questo mondo avrebbe potuto immaginare mai
fin dove sarebbero rotolate le loro pietre.
- Scagliate, più o
meno con convinzione, gli sporchi(sporco in senso
sudicio) Rolling di allora vollero fare musica anche per
contrapporsi ai lindi Beatles: e le pietre scagliate
nell'oceano di fans, rimbalzarono tanto poderosamente che
presto il mondo dovette accorgersi che una realtà
nuova aveva preso di mira le passioni dei
giovani.
- Che la roba di Chuck Berry
a quel tempo fosse tutta da sentire, è fuori di
dubbio; non è fuori didubbio se i nostri super
eroi la accettassero nei loro programmi perché
commerciale oppure per il fatto che la sentissero
prepotentemente. Ma questo statu quo della programmazione
Rolling Stones prima maniera è, forse, a seconda
dei gusti, uno dei momenti magici della musica più
bella del momento. "Bye-bye Johnny", una di Berry,
rifatta da Mick e Compagni, acquistò un altro
sapore; il sapore per i palati fini. Ricordate le parole?
- "Membered
Makin'money' out from gathrin' crop - And buyn' Johnny's
guitar at a brokers s shop - As long as he could play it
by the railroad siide, - Wouldn't get in trouble she'd be
satisfied."
(Copyright by Arc Music Corp. -New
York).
- Il 28 aprile 1963 è
una data da considerare. In Richmond avvenne pressappoco
quello che avvenne nella Cavern per i Beatles: Andrew
Oldham ed Eric Easton scoprirono i Rolling. Qui le
versioni sono contrastantissime. Si dice che i ragazzi
avessero chiamato i due impresari, ma si dice pure che
gli Stones non pensassero assolutamente a fare passi da
gigante con impresari della forza di Oldham e di
Easton.
- Dalle cronache vissute da
chi ce ne parla. sembrerebbe che i ragazzi, fino a quel
28 aprile del 1963. suonassero soltanto per divulgare con
i mezzi più idonei, e con la vocazione più
sentita, la roba di Berry, di Thomas ecc.
- Il giorno dopo, fra gli
Stones a i due managers, intercorse un accordo
contrattuale. La stampa inglese non riportò
l'avvenimento, quella mondiale era troppo occupata per
Castro, che era stato ricevuto da Krushev a Mosca, e per
gli USA, impegnati nella simulazione della guerra atomica
globale.
- Peccato che fra i segugi
delle notizie non ce ne sia stato uno, ma nemmeno uno,
che si fosse sforzato di capire che un giorno si sarebbe
parlato, e come!, più dei Rolling che di Castro,
più di musica pop che di scoppi
atomici.
- Se il 28 aprile fu un
giorno importante, non meno definitivo è il 10
maggio, sempre dello stesso anno. Il produttore Oldham
aprì davanti agli Stones le porte degli Olympic
Studios.
- Fu la prima registrazione
ufficiale del gruppo. Uscirono così con il
nuovissimo LP, quel "Come on" e quell'altro "I
Wanna Be Loved" di cui non se ne parlò
soltanto nel '63, ma se ne seguita a parlare, anzi ad
ascoltarli con eguale piacere, ancora oggi.

- Il 3 giugno fece piombare
i ragazzi, ancora sotto lo choc dell'imprevisto, in un
vicolo cieco per quanto riguardava gli esiti della loro
musica fra il pubblico giovane e contrastante al quale
volevano rivolgersi.
- Un gruppo di preti
cattolici, fanatici della pop nascente, scritturarono i
Rolling Stones per un concerto nel loro oratorio. I preti
non si fidarono della serietà dei Rolling e
compilarono un contratto che prevedeva il pagamento a
concerto avvenuto.
- Ci fu in questo fatto una
svista del loro manager, ma ci fu pure la prevista
inesperienza dei giovani. Infatti il contratto non
parlava se il pagamento per la presentazione musicale
veniva a mancare per colpa dell'una o dell'altra
parte.
- La stesura, come si sa,
era generica: poche sterline e dopo il concerto; e
nient'altro.
- Così i Rolling
Stones quella volta se la presero in saccoccia. La chiesa
cattolica era scesa in lutto proprio quel giorno per la
morte di Papa Giovanni XXIII. L'oratorio rimase chiuso,
ma le cose non si complicarono di più in quanto i
preti avevano nelle mani un contratto di ferro, mentre il
pubblico non aveva dovuto sborsare un penny che è
un penny in quanto l'entrata era gratuita. Mick e
compagni non se la presero nè con l'oratorio
nè con i loro managers. Si dissero commossi per la
possibilità di commemorare in silenzio il papa di
cui se ne diceva un gran bene.
- Dopo appena quattro giorni
dal mancato concerto in oratorio avvenne l'imprevisto:
forse è qui che si ravvisò la prima
avvisaglia della forza futura del gruppo! Uscì in
commercio "Come on" e la televisione mandò
sul video i Rolling nel programma "Thank You Lucky
Stars".
- Pensiamo pure noi, caso
mai ce ne fossero bisogno, che quel 7 giugno segnò
il decollo definitivo degli anti Beatles; o meglio, dei
ragazzi che sapevano fare musica diversa dai
Beatles.
- Oh Dio, le cose per il
programma TV andarono in senso giusto per un verso e per
l'altro nel senso inverso. Se per la massa dei giovani
stavano nascendo nuove stars, per la fitta schiera dei
conservatori si stava arrivando alla degradazione
più ignobile della musica in concert. L'arroganza,
il menefreghismo esteriore, e l'invadenza musicale
piacque e dispiacque. Ma per fortuna dei Rolling e di chi
ascolta la musica che conta furono di più quelli
secondo i quali i Rolling rotolavano senza
intoppi.
-
(continua)
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