da nuovo Sound n.10 - 1977

La Bottega dell'Arte

Una "Bottega" ben avviata

La Bottega dell'Arte:
Romano Musumarra, Piero Calabrese, Fernando Ciucci, Alberto Bartoli, Massimo Calabrese

Abbiamo incontrato i componenti della formazione romana per fare il punto sulla loro situazione dopo l'uscita di due albums e tre 45 giri. Un'estate piena di impegni. Interessanti progetti per il futuro.


Il mondo della musica leggera non è tutto uguale come potrebbe sembrare ad una prima analisi. I generi sono ben definiti, e le capacità e la tecnica sono necessarie per assolvere il compito di produrre un prodotto gradevole, apprezzato, insomma giusto!

Ci sono i cantautori (più-più impegnati, più impegnati, impegnati e non), i cantanti, che ricercano continuamente l'autore che gli scriva il pezzo da hit-parade, e poi i gruppi, e qui il discorso si fa complicato, le distinzioni possono essere infinite ed i discorsi musicali anche, ma se dovessimo andare a stringere, i nomi che si salvano sono pochini... non credete?

Il banco di prova per i complessi è l'esibizione dal vivo, tali performances alcune volte verificano positivamente le capacità del gruppo, altre volte deludono completamente, e poi può accadere una terza ipotesi: di trovare una cosa del tutto differente da quello che ci si aspettava.

Siamo nella terza ipotesi, i presupposti sono che voi abbiate ascoltato l'ultimo album della Bottega dell'Arte dal titolo 'Dentro', o ne abbiate ascoltato qualche brano da radio e juke-box, durante l'estate; ebbene se deciderete poi di andare a vedere un concerto della suddetta 'Bottega', avrete una piacevolissima sorpresa: i brani indubbiamente gradevoli, estremamente orecchiabili, i testi dolci, come vogliono i canoni della musica easy, inseriti nel LP 'Dentro', dal vivo assumono più calore ed espressività. Ma, volendo, questa non è una novità, tutti conosciamo la limitazione del pezzo di vinilite: la sorpresa, piuttosto, sta nella costruzione dello spettacolo, i brani che si susseguono con un ordine ben studiato danno allo show un ritmo che ti porta fino alla fine, senza lasciarti mai e senza annoiarti.

La musica del quintetto romano è indubbiamente facile (all'ascolto) ma costruita ed arrangiata con estrema professionalità, un lungo passato di musicisti, nonostante la giovane età dei componenti, e gli studi di conservatorio, li hanno portati ad essere tra i più quotati gruppi italiani, rompendo il predominio dei Pooh, che, per tale genere, erano i soli a portare un discorso continuo e qualitativamente elevato. Oggi i Pooh rimangono sempre sulle vette di merito, ma esiste qualche altro nome, tra questi, appunto, la Bottega dell'Arte.

L'intervista

N.S.:Come giustificate la differenza tra il disco e l'esibizione dal vivo?

Piero: "Quando noi registriamo i brani per poi inserirli nell'album abbiamo tantissime idee, che per quanto è possibile tentiamo di reatizzare, ma non sempre c'è spazio sufficiente per tutte, allora tali idee non vengono accantonate, ma ripescate nell'esibizione dal vivo. Le nostre passioni nascoste vengono fuori, ed il passato pop fa capolino".

N.S.: Le serate si sono susseguite in maniera incredibile per tutta l'estate, ma mi dicevate che qualcosa bolle in pentola.

Romano: "Beh, in realtà stiamo inseguendo un progetto che sembra quasl realizzato, iniziare dai primi di ottobre un giro nei teatri italiani con il nostro spettacolo, però accompagnati da un'orchestra d'archi formata completamente da donne; tale supporto non può che rendere piu piacevole la nostra musica ed interessante lo spettacolo, in Italia tali esperienze non sono molto ricorrenti".

N.S.: Ormai la formula l'avete trovata, e sembra quolla giusta; avete idee per il futuro?

Massimo: "Non esistono formule vincenti, se non nell'automobilismo; nella musica è tutta un'altra cosa, bisogna ricercare, provare e adeguarsi ai tempi. Qualcosa abbiamo in mente, ma e tutto da verificare, il funky ci affascina molto, ma da non confondere con la disco-music bada bene, il funky di Harvey Mason, Patrice Rushen ed altri, chissa che cosa in futuro potrà uscire dalla nostra... bottega".

N .S.: Conosciamo tutti i problemi dei gruppi, costo della strumentazione, trasporti, viaggi in macchina interminabili, disarmonia tra i componenti per motivi di stanchezza portano a innumerevoli rotture, come è la vostra situazione?

Fernando: "Vedi, noi siamo insieme da tantissimo tempo, si può dire che siamo cresciuti insieme, questo penso basti a spiegare il nostro accordo basato fondamentalmente sull'amicizia e sulla fiducia. Non si può rovinare quel poco che abbiamo costruito, a costo di tanti sacrifici, per colpa di qualche mania personale. Crediamo troppo in quello che facciamo e questo ci soddisfa pienamente. La voglia di fare cose nuove ci ha indotto ad acquistare nuovi strumenti (soprattutto tastiere) ed altro, tutto questo per una soddisfazione personale ma anche per chi ci segue".

Quando una bottega va bene il padrone è felice, ed è appunto questa sensazione di felicità che ho notato nei cinque giovani componenti della Bottega dell'Arte.

 Alfredo Saitto

 

La Bottega dell'Arte 1979

Link: Bottega dell'arte site

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