Editrice SOPI -
Roma
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da "nuovo Sound" n. 3/80 -
Marzo 1980
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BANCO
CAPOLINEA...
SI RIPARTE!
Roma, Febbraio
1980.
Pochi nomi, in Italia,
possono vantare precedenti prestigiosi come il Banco, sulla breccia
da otto anni. Ma è anche vero che la 'gloria' segna ed il
pubblico continua ad assimilare il nome di 'Banco' ad alcune prove
storiche legate alla mitica stagione pop del passato decennio. Ora il
popolare gruppo romano è deciso a dare una nuova immagine di
sè: l'album "Capolinea", registrato dal vivo durante l'ultimo
tour, ripropone i brani più celebrati della sua storia
rivestiti di una nuova musicalità.

La scena si svolge a Roma tra
le mura di un Palazzo dei Congressi che a malapena riesce a contenere
le centinaia di watt e decibel 'sparati' dagli innumerevoli impianti
messi in funzione in occasione della quinta 'Mostra del Suono'. Da un
paio di casse miracolosamente isolate dal resto della 'jungla' prende
forma nello spazio circostante un rock a cui è difficile non
prestare attenzione: ricco, generoso, possente ed allo stesso tempo
preciso, privo dell'effetto gratuito, suonato, si sente da una
macchina oliata perfettamente. Un ragazzo e una ragazza, molto
giovani, si fermano ad ascoltare. Lei accenna a seguire con il corpo
la musica, lui, più incuriosito, aggrotta prima le
sopracciglia e poi esclama: 'ma questo è il
Banco!'.
Avervi riportato questo
episodio, apparentemente insignificante, ha per noi una duplice
motivazione: la prima è quella di affidare ad un giudizio
incontaminato l'ultimo lavoro del Banco, 'Capolinea', prima che la
togata critica italiana se ne impossessi impastoiandolo in
improbabili sovrastrutture; la seconda è che dietro
all'esclamazione e allo stupore del ragazzo si nascondono otto anni
di storia di questo gruppo, o meglio otto anni di una immagine che
già da qualche tempo perdeva colpi rispetto ad una evoluzione
(involuzione?) musicale marciante a ritmi molto sostenuti. Stupore
quindi nell'ascoltare un Banco fresco, immediato, decisamente
intenzionato a venire incontro a quel pubblico meno preparato che
associando il nome del gruppo a ripetute prove di bravura nell'ambito
di una musica elaborata definita di volta in volta rock
'mediterraneo', 'romantico', pop 'barocco', ecc., lo aveva subito
catalogato tra le proposte di ascolto meno 'appetibili'.
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- FRANCESCO
Dl GIACOMO: voce solista e autore dei testi. Nato a
Siniscola (Nuoro). Romano d'adozione, autodidatta di
vasta preparazione entra nel Banco nel 1971 e ne diventa
la voce solista.
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- GIANNI
NOCENZI: pianoforte, sintetizzatore, clarinetto. Nato
a Marino (Roma) il 27/12/52, inizia a studiare musica
giovanissimo. Prosegue al Conservatorio di S.Cecilia in
Roma lo studio del pianoforte. Entra a far parte del
primo nucleo del Banco nel 1969.
Compositore.
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- VITTORIO
NOCENZI: organo, sintetizzatore, elettric-strings,
voce. Nato a Marino il 23/1 /51, anche lui inizia
giovanissimo a studiare musica e prosegue al
Conservatorio di S.Cecilia in Roma. Con lui nasce il
primo Banco del Mutuo Soccorso, nel 1969.
Compositore.
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- RODOLFO
MALTESE:
- tromba,
corno francese, chitarra e voce. Nato a Orvieto il
26/2/47, studia tromba al Conservatorio di Lucca.
Diplomato all'Accademia di Belle Arti di Firenze, sceglie
definitivamente la musica e dopo aver suonato in diverse
formazioni entra nel Banco nel 1974.
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- PIERLUIGI
CALDERONI:
- batteria,
timpani e percussioni. Nato a Roma il 12/12/49.
Autodidatta, suona la batteria per molti anni in vari
gruppi blues-rock di Roma. Entra nel Banco nel Settembre
1971 quando incontra gli altri al II Festival POP di
Caracalla.
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- 'Capolinea',
l'ultimo album inciso dal vivo nell'omonimo jazz club milanese,
è senz'altro un primo passo. Sei i brani, tutti già
editi ad eccezione di 'Capolinea', uno strumentale creato 'ad hoc'
per la situazione live, rivisitati secondo una continuità
ritmico-percussiva che in spicciola analisi si traduce in
istintiva ballabilità. Questo comunque non vuole
assolutamente significare che 'Il Ragno', 'R.l.P.', 'Canto di
Primavera', 'Garofano rosso', '750.000 anni fa... l'amore',
abbiano ceduto al ricatto di assimilare qua e là gli
ingredienti-parola d'ordine per entrare in discoteca: I'essere
approdati a questo accessibile rock (il quale, giova ricordarlo,
è professionalmente ineccepibile) è il frutto di un
lungo guardarsi dentro, di una interiorizzazione dalla quale esce
questa musica che 'a pelle' si avverte non poter essere
frutto di una calcolata operazione o addirittura figlia del caso.
E' un ponte con il passato, in nessun caso da rinnegare, ed una
prima 'gittata' verso il futuro. In fondo al 'capolinea' si arriva
e dal 'capolinea' si riparte...
-
- Il Banco è
stato la punta di diamante del pop italiano negi anni della musica
gratis, e si dice che tanto successo non abbia corrisposto ad
altrettanto guadagno: come ha fatto il Banco a soprawivere fino ad
oggi?
- "Difficoltà, non
lo nego, ce ne sono tante. Ci ha aiutato molto il fatto che fin
dall'inizio non avevamo dato scopo di lucro alla nostra
attività ed il pubblico stesso non pretendeva dal Banco
nulla di là della sua musica; questo comporta una
impostazione mentale che non ci ha fatto illudere né fare
passi falsi nemmeno quando abbiamo rappresentato il pop italiano
all'estero. Oggi è più difficile, perchè
bisogna dare uno spettacolo più completo che è
economicamente impegnativo: ma spero che il nostro equilibrio non
ci abbandoni proprio adesso".
-
- Che differenza
c'è tra il vostro vecchio pubblico e quello che viene oggi
ai concerti del Banco?
- "Innanzitutto il sesso:
da pochi mesi abbiamo notato una quantità di presenze
femminili, quasi la metà del pubblico in sala; poi
l'età, direi sulla media dei diciotto anni, chc è la
stessa di quando abbiamo iniziato: questo significa che, anche se
noi ne abbiamo otto in più, continuiamo a mantenerci sulla
loro lunghezza d'onda".
-
- Nella vostra storia
non c'è mai stato spazio per il concetto di 'personaggio
pubblico'; siete disposti ora a sacrificare la vostra vita privata
a favore della curiosità della gente?
- "È inevitabile,
che tu voglia o non voglia, dal momento in cui raggiungi una certa
popolartià. Per un complesso il pericolo è minore,
ma esiste. E' una domanda a cui dovremmo rispondere uno per urlo,
perchè ciascuno di noi, come tutti gli esseri umani, ha i
suoi segreti e i suoi piccoli tabù. Personalmente, temo la
malafede di chi riporta le notizie, il resto non mi
spaventa".
-
- L'album 'Capolinea'
contiene un campionario di vecchi successi, la maggior parte dei
quali sono diventati 'ballabili': cosa c'è dietro questo
cambiamento?
- "E' successo
spontaneamente, provando il repertorio da inserire nel nostro
concerto. Tutto è cominciato quasi per scherzo, poi ci
siamo accorti che ciascuno di noi desiderava veramente sentire
quel ritmo fin nello stomaco e... non ne abbiamo neanche parlato,
tra noi: ci è bastato lasciarci andare. Il resto è
venuto da sé".
-
- Quali sono i rapporti
del Banco nei confronti della disco-music?
- "La disco-music è
finita e al Banco non è mai piaciuta; però e vero
che questo fenomeno di costume ha lasciato dei segni sul pubblico
più giovane, come per esempio il ritorno al gusto del ritmo
e una rivalutazione massiccia del rock, che era stato un po'
accantonato in favore dei cantautori. E' anche vero che ha
lasciato la voglia di ballare, e un ottimo rock fa ballare meglio
della disco-music. Sono convinto che gli anni '80 vedranno il
trionfo del rock anche nelle discoteche".
-
- Il Banco è un
gruppo di cinque musicisti, come mai sul palcoscenico ed anche
neila realizzazione di 'Capolinea' appaiono altri
personaggi?
- "Perchè non siamo
un gruppo 'chiuso' e per 'Capolinea' abbiamo sentito la
necessità di un supporto ritmico particolarmente marcato:
la collaborazione di un bassista, Gianni Colaiacomo, e di un
percussionista, Karl Potter, è il giusto rinforzo per
inaugurare la nuova linea del Banco".
- A.N.
DISCOGRAFIA DEL BANCO
'Banco
del Mutuo Soccorso'
|
(Ricordi)
|
Maggio
|
1972
|
'Darwin'
|
(Ricordi)
|
Gennaio
|
1973
|
'lo
sono nato libero'
|
(
Ricordi)
|
Dicembre
|
1973
|
'Banco'
|
(Manticore)
|
Marzo
|
1975
|
'Garofano
rosso'
|
(Manticore)
|
Febbraio
|
1976
|
'Come
in un'ultima cena'
|
(
Ricordi )
|
Ottobre
|
1976
|
'...
Di terra
|
(
Ricordi)
|
Maggio
|
1978
|
'Canto
di Primavera'
|
(
Ricordi)
|
Maggio
|
1979
|
'Capolinea'
dal vivo
|
(
Ricordi)
|
Febbraio
|
1980
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