Toni Occhiello
A FARI SPENTI
NELLA NOTTE
 
 

con foto di T. Occhiello


" Ogni cosa ha il suo prezzo
Ma nessuno sapra'
Quanto costa
La mia liberta' "
(Edoardo Bennato, "Vendero'")
 
 
" Hanno asfaltato il Paradiso
e ne hanno fatto un'area di parcheggio "
(Joni Mitchell, "Big Yellow Taxi")

 
Roma, primi anni '70
 
 
1.
 
 
E un minuto, anzi scarsi 45 secondi sono tutto quello che Spartaco porta a casa, riporta al nostro tavolo, dal fuggevole scambio di (poche) battute con il Divino Francesco.
"Ohi Spa', - gli fa Pino, caustico a modo suo - ma canuscii veramente a De Gregori?"

"Ma chi, Francesco? Ma che, sta' a scherza?" ribatte Centocelle Sud.

"No, perchè - affonda Pino senza pieta' - mi pare che non t'ha cagato proprio! Ma u' canusci perché gli scaricavi gli amplificatori?"

"A' coso, - minaccia il coatto - tu ancora te facevi le seghe a Longobucco quando io e Francesco battevamo Trastevere: via del Mattonato, Santa Maria, Augustarello… ah, si le mura e i sanpietrini potessero parla', lo sai le gesta che te racconterebbero de' Spartaco e Francesco?!"

"Si, la chanson de Roland!", ironizzo io, ma il riferimento troubadouresco is lost on Spartaco. "Occhie', tu pensa a canta' e a fotografa' le zoccole… -- fa lui -- A proposito, m'ha detto l'amica mia che t'ho mandato sotto, Nadia, che so' belle le diapositive che le hai fatto…"

"Si, si. - dico - A Castelfusano. Lei e' formidabile, comunque: un corpo cosi' esile, etereo…"

"Ma glieli hai dati, i soldi?", inquisisce Spartaco.

"Si. Dieci sacchi", dico, sinceramente.

"Ma guarda 'sto minchione! - si volge Spartaco a Pino - Da' dieci sacchi a Nadia, senza farci niente, solo per fotografarla nuda… quanno io me la so' stra-inculata a sangue… e a GRATIS! Le potevi chiedere un pompino, almeno, no?!"

Non faccio in tempo a rispondere che' c'e' un inizio di discussione, in fondo all'Obitorio: tre-quattro fasci, piuttosto "fuori zona" qui, hanno preso di petto Pietro Valpreda, circondando il tavolo, schiamazzano e sembrano intenzionati a "dargli una lezione".

Istintivamente, stupidamente, mi guardo intorno, cerco, mi chiedo dove sia, De Gregori: una cosa cretina - ma il Divino Cantautore sembra essersi dipartito senza lasciar traccia, l'apparizione del Santo non dura mai a lungo.

Un paio di pizzaioli arrivano a proteggere l'anarchico, poi altri avventori, tutti rigorosamente "democratici" si fanno sotto pure loro, e ben presto i fascistelli prepotenti battono in ritirata, dileguandosi nell'anonimita' della folla di viale Trastevere.

Siamo andati anche noi, vicino a Valpreda: volevamo fare la nostra parte, ci dispiaceva a tutti e tre, di quello che era successo, volevamo confortarlo. Farlo sentire meno solo. Ma lui, senza una parola, con dignita' (io me lo guardavo come se lo stessi riprendendo attraverso il mirino della mia cinepresina 8mm, come se questa fosse la bella scena di un bel film), si e' modestamente allacciato l'eskimo, ha lasciato i soldi per il conto, sul tavolo, ed e' uscito, a testa semi-china.

Senza chiedere niente a nessuno. Senza dovere niente a nessuno.


Informazioni e prenotazioni: http://www.toniocchiello.com