ippocrateios@sopi.it
- Tecniche
di ricostruzione delle labbra
-
- **G.
Ponti -
** F. Moscati - * C. Rapani - **L. Elia/-* /**
P.Serafini
- *Università degli
studi di Chieti Cattedra di Semeiotica Chirurgica - Dir Prof. A.
L. Gaspari
- **Divisione di Chirurgia
Maxillo-Facciale Ospedale S. Camillo - USL RM 10- Primario Dott.
P. Bormioli
-
- Viene
qui ricostruita la storia della ricostruzione delle labbra in base
alle tre tecniche correnti di ricostruzione: quella cosiddetta
"del lembo a ventaglio" secondo Gillies, quella dello scambio
della labbra secondo Estlander, e quella del "principio
universale" della ricostruzione del labbro inferiore secondo
Grimm.
- Il
metodo del lembo a ventaglio secondo Gillies e le sue varianti
è particolarmente adatto alla riparazione dei difetti
centrali del labbro, mentre la tecnica di Estlander è da
preferirsi nei difetti laterali del labbro e quella di Grimm
dà i migliori risultati nella riparazione dei difetti
totali del labbro inferiore.
-
- La storia della ricostruzione
delle labbra è un tipico esempio della storia di tutta la
chirurgia plastica del viso. I suoi fondamenti risalgono al XIX
secolo. Tutte le tecniche "moderne" si basano sui risultati
ottenuti da vecchi maestri della chirurgia e a volte non sono
altro che piccole varianti o associazioni di vecchi metodi. Per
elencare tutti i vecchi metodi ci vorrebbero pagine e pagine.
Pertanto, il presente articolo intende ricostruire la storia della
ricostruzione delle labbra esponendo tre tecniche ricostruttive
comuni: quella cosiddetta "del lembo a ventaglio" secondo Gillies,
quella dello scambio delle labbra secondo Estlander e il
"principio universale" della ricostruzione del labbro inferiore
secondo Grimm.
-
- LEMBO A VENTAGLIO SECONDO
GILLIES
- Principio
-
- Il principio basilare della
ricostruzione delle labbra secondo Gillies consiste nel riparare
il labbro tramite circoncisione della bocca e rotazione dei lembi
del labbro superiore, in modo da ottenere una buona
funzionalità grazie alla riunione dellanello
muscolare.
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- Fasi
preliminari
-
- Nel 1834 Dieffenbach mise a
punto un metodo di ricostruzione delle labbra che può
essere considerato precursore della tecnica di Gillies. Egli
riparò un difetto del labbro inferiore di un falegname
sessantenne ricostruendo il labbro inferiore con un lembo del
labbro superiore e due incisioni laterali di rilasciamento. Ne
conseguì però una microstomia. Dieffenbach descrisse
il suo metodo nel seguente modo: "Il labbro superiore sano del
paziente era particolarmente grosso, tanto che se ne sarebbero
potute ricavare facilmente due labbra ... Ho staccato la guancia
dorsalmente al di là del muscolo massetere. Caudalmente
lho allontanata da tutto il margine della mandibola...... Ho
ripreso nuovamente il bisturi ed ho praticato unincisione
obliqua lunga 1 pollice nel labbro superiore, da ciascuna delle
commessure della bocca verso il setto, ma senza spingermi troppo
oltre in tale direzione. Con tali incisioni ho formato due lembi
assottigliati allestremità, che erano destinati a
diventare il labbro inferiore ... Ho praticato poi
unincisione di 2 pollici attraverso la guancia da ambo i
lati, esattamente nel mezzo tra i bordi della ferita e il margine
inferiore del massetere. Attraverso ciascuna di queste due
aperture potevo inserire due dita nella cavità orale ... Ho
concluso loperazione tirando verso il basso i lembi obliqui
del labbro superiore, unendone le punte e suturando i bordi della
ferita esterna e il bordo della ferita nella cute buccale che era
diventata il labbro. Osservando il paziente, il suo aspetto
sembrava accettabile; solo le due aperture laterali incutevano
spavento, in quanto si poteva vedere allinterno della
cavità orale e scorgere la lingua. Quando il paziente
apriva le mandibole, si poteva guardare attraverso il viso come se
questo fosse stato attraversato da una piccola palla di cannone;
date le forti tensioni esercitate sui.loro margini, queste ferite
laterali erano diventate quasi rotonde. Nella terza settimana
lapertura della guancia sinistra, e nella quarta quella
della guancia destra, si chiusero, senza dar luogo a una fistola
salivaria o a una normale fistola orale ..."
- Un perfezionamento di questa
tecnica di rotazione fu descritto nel 1859 da von Bruns, che nel
1855 aveva operato un uomo di 60 anni affetto da un carcinoma al
labbro inferiore. Egli aveva praticato una grossa incisione
ricurva da unala nasale allaltra, aggirando gli angoli
della bocca e passando in tutti gli strati della pelle. Von Bruns
scriveva quanto segue:"La caratteristica fondamentale di questa
tecnica consiste nel fatto che, analogamente al metodo di
ricostruzione del labbro inferiore tramite le estremità
laterali staccate del vermilion del labbro superiore, le
estremità laterali dellintero corpo del labbro
superiore vengono spostate verso il basso e ruotate verso il
labbro inferiore ... Il vantaggio di questo metodo è che
lintera fessura orale è profilata dal vermilion
naturale e che il difetto causato da questa operazione può
essere considerato relativamente modesto (rispetto ad altri
metodi).
- Von Bruns adottò questa
tecnica solo in caso di difetti parziali del labbro inferiore,
mentre Maas, nel 1878, applicò questo sistema di rotazione
anche in caso di difetti completi del labbro inferiore. Quattro
settimane dopo loperazione primaria, correggeva le
commessure della bocca allargandone lapertura circolare,
spaccandola e allargandola lateralmente. Secondo Ganzer,
lobiettivo principale della ricostruzione delle labbra era
il ripristino dello sfintere orale. Egli riteneva che fosse
possibile realizzarlo meglio, da un punto di vista tanto
funzionale quanto estetico, con i tessuti locali."In tutti questi
casi ripristino lo sfintere orale con il vecchio metodo, tante
volte descritto, della circoncisione delle labbra ... Con questa
tecnica, i tessuti del labbro inferiore possono essere utilizzati
per quello superiore e viceversa. Sarebbe preferibile che la zona
da circoncidere fosse ubicata nella plica nasolabiale. Nei difetti
totali del labbro inferiore pratico unincisione per
lintero spessore, estendendoIa fino alla guancia, in modo da
ottenere da ambo i lati un lembo triangolare che può essere
agevolmente trasferito verso il labbro inferiore. Non cesso di
meravigliarmi di quanto i tessuti del labbro possano essere
elastici ed estensibili e di come sia possibile chiudere in questo
modo i grossi difetti senza dover ricorrere ad altri
materiali."
- Il metodo di Ganzer differiva
da quelli fin qui ricordati per il fatto che la sua incisione
lniziava ancora più di lato, nella plica nasolabiale, e che
in questa zona venivano incise solo la cute e la fascia
superficiale sottocutanea, mentre lateralmente venivano effettuate
delle plastiche a Z. Tali modifiche miglioravano il risultato
estetico. Si rendeva inoltre necessaria una seconda operazione per
correggere la microstomia.
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- Tecniche di
Gillies
-
- Nel 1957, Gillies mise a punto
la sua tecnica del lembo a ventaglio perfezionando il metodo di
Ganzer e applicando il principio della plastica a Z. Il lembo a
ventaglio veniva inciso su tutti e tre gli strati della guancia e
poteva essere preparato da un lato o da tutti e due. Si iniziava
con il contrassegnare la sede del nuovo angolo della bocca, che
costituiva anche il peduncolo del lembo, il quale peduncolo doveva
essere largo almeno 1,5 cm. Si ruotava quindi il lembo a ventaglio
di 60° nel difetto. Si può adottare questo metodo per
la ricostruzione delle labbra inferiori o superiori; esso è
particolarmente idoneo per la riparazione dei difetti
centrali.
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- Modifiche
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- Karapandzic ha adottato, nel
1914, un lembo di guancia a isola, analogo al lembo a ventaglio di
Gillies, per la ricostruzione del labbro inferiore, ruotando il
lembo allangolo della bocca. Il difetto secondario era sito
nella plica nasolabiale.
- Nel 1981, anche Weerda, come
Karapandzic, ha adottato un lembo a isola simile a quello a
ventaglio di Gillies per ricostruire un labbro superiore. La
cicatrice era sita nella plica nasolabiale e risultava scarsamente
visibile.
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- TECNICA DELLO SCAMBIO DELLE
LABBRA SECONDO ESTLANDER
- Principio
-
- Esistono due diverse tecniche
di scambio delle labbra: la ricostruzione di un labbro per mezzo
di tessuto prelevato dalla parte centrale dellaltro labbro,
descritta per la prima volta da Abbe nel 1898, e la ricostruzione
per mezzo di un lembo laterale del labbro opposto, ruotato al
nuovo angolo della bocca. Questa seconda tecnica risale a
Estlander, il quale, nel 1872, ne descriveva la fase principale
come segue: "Il momento cruciale delloperazione è
quello in cui si stabilisce la larghezza del ponte che
dovrà collegare il lembo con le parti restanti del labbro.
Quanto più tale ponte è stretto, tanto più
è facile ruotare il lembo nella sua sede diametralmente
opposta e tanto meno risulta alterato laspetto della bocca.
Ma quanto più il bisturi si avvicina al margine del
vermilion, tanto maggiore è il rischio di tagliare
lunico filo da cui dipende la vita del lembo, spesso di
grandi dimensioni. Allo scopo di poter stabilire un limite fino al
quale sia possibile incidere senza alcun rischio, bisognerebbe che
la sede dellarteria coronaria nel labbro fosse sempre la
stessa. Ma non è così, stando alle misurazioni da me
effettuate su cadaveri o nel corso di operazioni su esseri
viventi. Di conseguenza, nel corso dellintervento, il
sistema migliore è quello di fare attenzione alle
pulsazioni, che sono sempre avvertibili."
- Non è vero che Estlander
abbia descritto la sua tecnica solo per la riparazione del labbro
inferiore, come ritengono molti autori, dato che nello stesso
articolo egli proseguiva dicendo: "Questo metodo può essere
adottato in molti casi diversi per ambedue le labbra". In
unaltra occasione egli raccomandò luso di due
lembi bilaterali più piccoli invece che di un unico lembo
grande, unendoli nel centro dellaltro labbro. Nonostante
tali varianti e le modifiche riportate più avanti, la
tecnica di Estlander è quella che meglio si presta alla
ricostruzione dei difetti laterali del labbro
inferiore.
-
- Varianti
-
- Nella prima metà del
nostro secolo furono descritte diverse varianti del lembo di
Estlander. Nel 1924 Twyman adottò questa tecnica per
correggere un labbro inferiore stretto e un labbro superiore
sovrabbondante dovuti alla riparazione di un difetto a V del
labbro inferiore con il semplice avanzamento laterale dei lembi.
Egli allentò la tensione nel labbro inferiore, preparando
lembi bilaterali di Estlander nel labbro superiore. A livello
degli angoli della bocca praticò delle incisioni laterali
nelle guance per 2 cm dal bordo di ambedue i lembi. I lembi del
labbro superiore furono ruotati di 90° in queste incisloni e
suturati. Si ottennero in tal modo proporzioni armoniose del
labbro superiore e inferiore e si impedì alla fessura orale
di diventare troppo piccola.
- Nel 1928 Brown fu il primo a
leggere attentamente la descrizione originale di Estlander e
seguì la sua proposta di applicare la tecnica di scambio
delle labbra per la riparazione dei difetti mediali. Egli
utilizzò lembi ad avanzamento sia unilaterale sia
bilaterale.
- Per i grossi difetti del labbro
inferiore, Martin usò nel 1932 i lembi di Estlander
bilaterali, suturandoli ai margini del difetto, al quale aveva
dato una forma a W. In tal modo gli fu possibile mantenere piccolo
il difetto applicando per due volte il principio V-Y.
- Dopo Brown (1928), nel 1936
Padgett fu tra primi a riconoscere i tanti possibili usi del lembo
di Estlander e lo utilizzò di frequente nella chirurgia
plastica. Egli trasferì il difetto a forma di cuneo dal
centro della regione laterale del labbro inferiore e lo
coprì con la tecnica dello scambio laterale delle labbra
sia unilateralmente sia bilateralmente, a seconda delle dimensioni
del difetto.
- Per i grossi difetti alle
labbra, nel 1955 Ashley adottò la sua modifica del lembo di
Estlander. Invece di ruotare un grosso lembo di vermilion di
180° nel labbro opposto, ruotò un lembo di cute della
regione nasolabiale di soli 90° nel difetto. Una fascia a
parte di vermilion venne ruotata allangolo della bocca per
ricostruire il vermilion del labbro riparato. In unaltra
operazione fu creato un nuovo angolo, allungando in tal modo il
labbro. Si disse che il vantaggio di tale tecnica consistesse nel
fatto che il lembo non ha bisogno di essere ruotato di 180° e
che il difetto può essere di dimensioni maggiori rispetto
alla tecnica di Estlander, dato che il lembo veniva circonciso
verticalmente e utilizzato come lembo orizzontale.
-
- RICOSTRUZIONE DEL LABBRO
INFERIORE SECONDO GRIMM
- Principio
-
- Con la tecnica di Grimm (1966),
il labbro inferiore viene riparato con il tessuto della guancia. I
lembi ottenuti con lescissione di due triangoli, secondo
Burow, nella regione nasolabiale, vengono fatti avanzare
centralmente e ruotati al mento. La mucosa buccale viene
utilizzata per ricostruire il vermilion del labbro inferiore
tramite unincisione a scala; vale a dire che
lincisione orale si trova 1 cm al di sopra
dellincisione esterna nella cute e la mucosa buccale viene
rivoltata per formare il vermilion. Questa tecnica è
particolarmente indicata nella riparazione dei difetti totali del
labbro inferiore.
-
- Fasi
preliminari
-
- Grimm descrisse i metodi
precursori di questa tecnica nella seguente maniera: "Le tecniche
di Dieffenbach (1834) e di Bernard (1852) sono basate
sostanzialmente sul principio della trasposizione; quelle di
Jasche (1844), di Hagentorn (1929) e di Schuchardt (1954) si
basano sul principio della rotazione, mentre quella di Webster
(1960) si basa sul principio dellestensione, ma per quanto
ci consta non esiste un unico metodo che riunisca tutti questi
criteri (possibilità)."
- Sembra che Dieffenbach sia
stato il primo a mettere a punto un valido metodo di riparazione
dei difetti totali del labbro inferiore. Iniziò con
lavanzamento di un lembo locale per ricostruire una
palpebra, servendosi del tessuto laterale adiacente. Ciò
avvenne nellospedale di Lisfranc a Parigi, nel 1834. Egli
pubblicò questa blefaroplastica nello stesso anno, ma solo
nel 1837 ebbe lidea di adottare questo criterio anche nella
ricostruzione di un labbro inferiore. Ognuno dei due lembi
rettangolari di guancia si estendeva dallangolo della bocca
a subito prima del muscolo massetere, e da qui giù fino
alla mandibola. Dieffenbach usava lembi di guancia a tutto
spessore, trascurando il nervo facciale. I lembi venivano fatti
avanzare verso la linea mediana, creando in tal modo vasti difetti
nella guancia da ambo i lati, che era possibile suturare solo
sotto tensione. In molti casi si sviluppava una fistola buccale
salivaria, che rappresentava un grosso inconveniente di questa
tecnica. Non era quindi strano che molti chirurgi tentassero di
eliminarlo mettendo a punto ogni sorta di modifica. Laudacia
della tecnica di Dieffenbach per la gente dellepoca si
riflette in una dichiarazione pubblicata nel 1842 dal suo
contemporaneo Serre nel libro "Traité sur lart de
restaurer les déformités de la face", nel quale
questi si diceva convinto che naturalmente Dieffenbach non
applicasse il suo metodo a esseri umani viventi.
- Nel 1952 Bernard riparò
un difetto totale del labbro inferiore sempre tramite avanzamento
laterale dei lembi, ma perfezionò la tecnica con
lescissione di triangoli aggiuntivi. Lasportazione di
triangoli di cute fu citato per la prima volta da V. Ammon nel
1848, per la ricostruzione degli angoli della bocca, e da Lisfranc
nel 1835 per la ricostruzione del labbro inferiore tramite due
lembi caudali del mento e del collo. Si trattava però di
escissioni destinate unicamente a prevenire pieghe sgradevoli
delle labbra, mentre Bernard, Burow e Desgranges collocarono le
proprie escissioni in modo tale che la dimensione del labbro
ricostruito corrispondesse a quella del labbro sano.
- Nel caso pubblicato da Bernard
nel 1852, il difetto del labbro inferiore era largo 5 cm ed alto
3,5 cm. Da tutte e due le estremità del labbro superiore
egli asportò un triangolo di cute, della fascia
superficiale sottocutanea e della muscolatura, e incise la mucosa
buccale 1 cm al di sopra della base di tali triangoli. Il tessuto
buccale, compreso il labbro inferiore, fu fatto avanzare
medialmente formando in tal modo il nuovo labbro. Per ripristinare
il vermilion, egli si servì di una faccia di mucosa buccale
larga 1 cm. I bordi della ferita delle escissioni triangolari, che
erano ormai in contatto tra loro, furono quindi suturati. Si dice
che i risultati estetici di questa operazione siano stati molto
buoni. La tecnica operatoria comprendeva già i principali
elementi della tecnica successivamente descritta da Grimm. Jasche
propose nel 1844 di riparare le escissioni a cuneo del labbro
inferiore praticando incisioni laterali convesse nella guancia, in
modo da poter suturare senza tensione e ottenere la completa
chiusura della guancia. Tali incisioni ricurve scendevano fino a
subito prima dellarteria facciale e raggiungevano il livello
dellosso ioideo. Jasche descrisse quindi il primo lembo a
rotazione per la ricostruzione del labbro inferiore. Questa
tecnica di rotazione fu citata da Esser nel 1917 e probabilmente
lo ispirò nel mettere a punto la ben nota tecnica omonima
di rotazione della guancia.
- Nel 1929 Hagentorn pubblica un
metodo per la riparazione del difetto del labbro inferiore che
ricorreva anchesso alla rotazione di un lembo.
Lincisione è però ricurva cranialmente nella
guancia, per cui la rotazione avviene in direzione opposta a
quella riportata da Jasche. La tecnica di estensione adottata da
Webster, cui anche Grimm fece riferimento nella sua pubblicazione
del 1966, è una variante della tecnica di Bernard. Oltre
alle escissioni triangolari nella regione nasolabiale descritte da
Bernard , Webster asportò dei triangoli paramentali con la
tecnica di Burrow, impedendo in tal modo che i tessuti di questa
zona si piegassero quando i lembi buccali venivano trasferiti nel
difetto del labbro inferiore. La tecnica di Webster può
essere considerata anche come una leggera variante di quella
pubblicata da Freeman nel 1958, il quale asportò a sua
volta dei triangoli paramentali, benché piccolissimi.
Tuttavia, la mioplastica di Freeman costituì
linnovazione più importante da lui introdotta. Con
questa tecnica, lescissione del tessuto muscolare, prevista
nel metodo originale secondo Bernard, diventava superflua. Freeman
liberava abbondantemente la parte laterale del muscolo orbicolare
della bocca e parte dei muscoli facciali convergenti dalla
sottostante mucosa e dalla sovrastante fascia superficiale
sottocutanea. Quindi li legava a fascio e fissava
questultimo nelIa sede del nuovo angolo della bocca con una
sutura assorbibile.
-
- Varianti
-
- Nel 1971 Fries presenta vari
casi di carcinoma del labbro inferiore nei quali aveva usato una
tecnica "generale" di ricostruzione del labbro adottando
più o meno il metodo di Bernard. Il suo procedimento era
assai simile a quello descritto da Grimm , con la sola eccezione
che Fries non ricorreva allincisione orizzontale prolungata
ma asportava triangoli di cute e muscoli più
lateralmente.
-
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