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ippocrateios@sopi.it
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- **G.Ponti
- ***F. Moscati - ***E.M. Nicodemi - ***A. Tinti - */**P.
Serafini
- Universita' Degli Studi Di
Chieti*Cattedra Di Semeiotica Chirurgica, Dr. Prof. A.L.
Gaspari
- Ospedale S. Camillo Usl Rm 10
**, Divisione Di Chirurgia Maxillo-Facciale, Prim. Dott. P.
Bormioli
- Ospedale S. Camillo Usl Rm 10
***, Divisione Di Chirurgia Plastica, Prim. Dott. A.
Felici
-
-
- L'anatomia
chirurgica e l' importanza del cuscinetto adiposo della
bocca
-
-
- Di norma i pazienti che
richiedono una ritidectomia cervicofacciale vengono informati del
fatto che l'operazione migliora l'angolo cervicofacciale e
può migliorare la zona della mandibola, mentre dà
scarsi risultati nella regione della plica nasolabiale. In questa
zona si possono ottenere dei miglioramenti riducendo le guance
prominenti, in quanto in questo modo si spianano anche le pliche.
Dato che il cuscinetto adiposo della bocca contribuisce alla
pienezza della guancia, la sua escissione chirurgica dovrebbe
migliorare l'estetica di questa zona. Per poter verificare una
tale ipotesi, sono state dissecate 10 teste, per un totale di 20
cuscinetti adiposi buccali. Sono state misurate e sono qui
riportate le dimensioni, la forma e il peso di tali cuscinetti.
Vengono inoltre descritte le correlazioni anatomiche tra il nervo
facciale, lo SMAS (sistema muscolo-aponeurotico superficiale), il
dotto di Stenone ed il cuscinetto adiposo della bocca. La mutata
anatomia superficiale della guancia è stata osservata e
fotografata prima e dopo la lipectomia del grasso della bocca.
Contrariamente alla nostra ipotesi iniziale, la maggior parte dei
campioni sono apparsi "cadaverici", con un affossamento delle
guance e una disarmonia facciale. Gli autori concludono che le
lipectomie del grasso della bocca non debbono essere eseguite
correntemente ad integrazione della ritidectomia
cervicofacciale.
-
-
- Introduzione
-
- I pareri circa il cuscinetto
adiposo della bocca e il suo ruolo nella chirurgia plastica del
viso sono notevolmente discordi. La questione più
controversa è se l'escissione chirurgica del cuscinetto
adiposo della bocca - una lipectomia del grasso buccale - migliori
o meno l'estetica facciale. La lipectomia buccale può
essere eseguita da sola ovvero, come avviene per lo più, a
integrazione di un intervento di lifting al viso. Vari chirurghi
che hanno operato da soli o insieme ad altri colleghi hanno
riferito risultati variabili sia con una lipectomia buccale
isolata, sia con una lipectomia buccale associata a interventi di
lifting facciale.
- Michael Elam (1), in un
documento consegnato all'Accademia Americana di Plastica Facciale
di Chirurgia Ricostruttiva nella riunione della primavera 1987,
affermava che il cuscinetto adiposo della bocca contribuisce
all'anatomia superficiale della guancia e della zona mandibolare,
e che la sua estrazione chirurgica, se abbinata a un intervento di
ritidectomia, migliora l'estetica facciale in quanto appiattisce
la zona della plica nasolabiale e quella della guancia. Affermava
inoltre che il complesso malare appare più prominente ed
è esteticamente migliorato dalla depressione nei contorno
della guancia. Nelson Powell (2) respinge seccamente la tesi
secondo cui la lipectomia del grasso buccale migliori il complesso
malare, osservando che il cuscinetto adiposo della bocca è
posto troppo in basso e in avanti per incidere sull'estetica
malare e che la variazione dell'anatomia superficiale che si
ottiene con la lipectomia buccale non produce un innalzamento
delle ossa zigomatiche ma solo un infossamento delle guance. In un
documento consegnato subito dopo la presentazione del dott. Elam,
John Conley sottolineava che l'estrazione chirurgica del
cuscinetto adiposo della bocca conferisce alla guancia un aspetto
infossato, quasi cadaverico, che è estremamente disarmonico
e in certi pazienti diventa una malformazione vera e propria. Le
sue osservazioni sono basate sulla sua vasta esperienza nel campo
degli interventi riabilitativi di trasferimento dei muscoli
regionali in pazienti affetti da lungo tempo da paralisi facciale.
In una comunicazione alla suddetta Accademia, egli precisava che
"prima di dichiarare guerra aperta a questo piccolo cuscinetto
adiposo (dovremmo studiarlo più a fondo e stabilire quando
sia opportuno procedere alla sua rimozione chirurgica)" (4).
Proprio per esaminare questi aspetti è stato intrapreso uno
studio sulla dissezione chirurgica anatomica e si è cercato
di definire meglio il ruolo del cuscinetto adiposo della bocca
nella chirurgia plastica facciale.
-
-
- Materiali e
metodi
-
- Sono state eseguite venti
dissezioni emifacciali su 10 cadaveri appena preparati, di cui 7
uomini e 3 donne. L'età al momento della morte variava dai
18 ai 78 anni, con una media di 66 anni, e il peso da 51 a 102 kg,
con una media di 76 kg.
- La zona della dissezione
comprendeva tutta la guancia e il complesso nasolabiale. La
dissezione procedeva da uno strato superficiale (cute) ai livelli
profondi (muscolo buccinatore e mucosa orale). I tessuti
più superficiali sono stati retratti ma non rimossi. Sono
state osservate le correlazioni anatomiche tra lo SMAS, il
cuscinetto adiposo della bocca, il ramo buccale del nervo
facciale, l'arteria e la vena facciale anteriore, il condotto
parotideo e la guancia sottocutanea. I cuscinetti adiposi della
bocca sono state rimossi chirurgicamente e misurati in tre
dimensioni al più vicino decimale di centimetro. Sono stati
quindi pesati al più vicino decimale di grammo e sono stati
catalogati i rispettivi risultati. I restanti tessuti più
superficiali sono stati poi riaccostati ed è stata
effettuata una valutazione soggettiva del cambiamento
dell'anatomia superficiale della guancia.
- Successivamente sei teste di
cadaveri appena preparate sono state fotografate. Le foto sono
state scattate nelle normali pose preoperatorie per il lifting
facciale, con primi piani della guancia. E' stata eseguita una
lipectomia del cuscinetto adiposo della bocca per via intraorale.
L'accesso chirurgico è stato ottenuto tramite un'incisione
sita a 2 cm davanti alla branca ascendente della mandibola,
incidendo la mucosa orale e il muscolo buccinatore subito dietro e
sotto il dotto di Stensen. La pressione digitale esercitata sulla
guancia ha facilitato lernia intraorale del cuscinetto
adiposo. E' stata quindi riaccostata la mucosa orale. Non è
stato eseguito nessun intervento sul lato opposto, che è
servito da riscontro. E' stato osservato il cambiamento
dell'anatomia superficiale della guancia. E stata effettuata
una valutazione soggettiva del mutamento dell'estetica
facciale.
-
-
- Risultati
-
- Il cuscinetto adiposo della
bocca era presente in tutte le 20 dissezioni emifacciali. La sua
posizione relativa nella guancia era costante. In ciascuna delle
20 dissezioni il cuscinetto adiposo è stato localizzato
sotto lo SMAS e sopra la fascia sovrastante il muscolo
buccinatore. Era sempre collocato davanti alla ghiandola parotide
e in 16 dei 20 campioni era completamente dietro la vena facciale
anteriore, mentre negli altri quattro campioni quest'ultima
attraversava la parte più anteriore del cuscinetto adiposo.
Il dotto parotideo costituiva un punto di riferimento anatomico
affidabile per il polo superiore del cuscinetto adiposo, in quanto
era sito entro 1 cm dal cuscinetto adiposo in ognuna delle 20
dissezioni. La sottile fascia sovrastante il cuscinetto adiposo
della bocca era sempre affondata nei rami buccali del nervo
facciale. In nessun campione il nervo attraversava effettivamente
il cuscinetto adiposo vero e proprio. Il grasso areolare che
componeva in pratica la plica nasolabiale era completamente a
sé stante rispetto al cuscinetto adiposo della bocca, in
quanto era separato sia dalla sottile membrana dello SMAS sia
dalla membrana che rivestiva il cuscinetto adiposo. Esso era
comunque molto vicino, entro un raggio di 1,5 cm in 14 campioni e
di 2 cm negli altri 4.
- Il cuscinetto adiposo della
bocca non variava nella forma. Era sempre a forma di sfera
biconvessa, le-cui dimensioni variavano da 6,7 cm2 a 12,3 cm2, con
una media di 10,4 cm2. Le dimensioni esterne andavano da 3,4 x 2,8
x 0,7 cm per uno piccolo a 5,3 x 12,9 x 0,8 cm per uno grande. Il
peso medio del cuscinetto adiposo era di 6,3 g, con una punta
massima di 8,0 g e minima di 4,2 g.
- L'asportazione chirurgica del
cuscinetto adiposo della bocca alterava l'anatomia superficiale
della guancia. Benché si sia fatta attenzione a riaccostare
tutti i tessuti al momento dell'esecuzione della lipectomia
buccale extraorale, è stato difficile valutare
- cambiamenti sopravvenuti
nell'anatomia superficiale di questi cadaveri. Ciò è
dovuto probabilmente all'associazione della vasta dissezione
necessaria per estrarre il cuscinetto adiposo e all'assenza di
elasticità dei tessuti fissati. I mutamenti osservati a
seguito dell'escissione intraorale sono stati più facili da
notare, in quanto i corpi erano ancora freschi. Come previsto,
è sembrato che la lipectomia appiattisse la plica
nasolabiale in quanto faceva apparire meno prominente la guancia.
Tuttavia tale effetto veniva messo in ombra da un'alterazione
più pronunciata del contorno della guancia. Inoltre,
appiattendo la guancia, la lipectomia sembrava rendere più
evidente l'osso malare. Anche se gli zigomi sporgenti e le pliche
nasolabiali non pronunciate sono considerati esteticamente
piacevoli, non tutti i campioni hanno riportato un miglioramento
estetico. Nella maggior parte di essi l'escissione del cuscinetto
adiposo ha conferito alla guancia un aspetto infossato e
cadaverico.
-
-
- Discussione
-
-
- Considerazioni
anatomiche
-
- Il cuscinetto adiposo della
guancia è una massa biconvessa incapsulata, ben formata,
sottocutanea, di tessuto adiposo posta all'interno della sostanza
principale della guancia. E' composto da un corpo principale e da
quattro estensioni. Il corpo principale è sito sul muscolo
buccinatore ed è interamente compreso nello spazio
masticatorio. L'estensione buccale sporge anteriormente dalla
massa principale del cuscinetto adiposo ed ha una forma
decisamente tonda. Poggia sulla fascia del buccinatore e sporge
lateralmente rispetto al bordo anteriore del muscolo massetere. In
alto, il processo temporale del cuscinetto adiposo si estende
verso l'alto attraverso la fascia temporale e all'interno della
fossa infratemporale. Posteriormente il cuscinetto adiposo si
restringe nell'estensione pterigopalatina e proietta un frammento
di tessuto adiposo in profondità tra il muscolo massetere e
quello temporale. L'estensione minima del cuscinetto adiposo
è la sporgenza pterigoidea che corre in basso e in
posizione arretrata rispetto al corpo del cuscinetto adiposo
poggiando sulla superficie esterna del muscolo pterigoideo
laterale.
- Il corpo principale e
l'estensione buccale rappresentano all'incirca il 40% della massa
del cuscinetto adiposo e vengono chiamati "corpus adiposum
buccinae" (5). Posta al di sotto solo della cute, del tessuto
sottocutaneo e di una sottile estensione anteriore dello SMAS,
questa parte del cuscinetto adiposo non è coperta dal.
ventre di un muscolo facciale. E' per questo motivo che il corpus
adiposum buccinae esercita una notevole influenza sull'anatomia
superficiale della guancia anteriore. E' questa parte del
cuscinetto adiposo che può essere escissa per riprofilare
la regione della guancia.
- L'estensione temporale
compromette all'incirca il 50% della massa del cuscinetto adiposo.
L'abbinamento tra il corpus adiposum buccinae e l'estensione
temporale produce la forma biconvessa del cuscinetto adiposo (5).
Benché l'estensione temporale del cuscinetto adiposo
rappresenti un po' più della metà del cuscinetto
stesso, la sua escissione produrrebbe solo un effetto minimo
sull'anatomia superficiale della guancia. Ciò si spiega con
il fatto che l'estensione temporale è sita
sotto
- muscoli della
masticazione.
- Le restanti sporgenze del
cuscinetto adiposo rappresentano meno del 10% della massa di
tessuto adiposo e sono poste sotto i muscoli facciali. Esse non
esercitano alcun effetto degno di nota sull'anatomia superficiale
della guancia e, ai fini della nostra discussione, possono essere
ignorate.
-
-
- SMAS
-
- Altri autori (6) hanno
esaurientemente descritto l'anatomia dello SMAS e della regione
parotidea, nonché della guancia. Nella zona della parotide,
lo SMAS e una rete condensata di tessuto connettivo distinto dalla
fascia della ghiandola parotide, aderente alla zona pretragica e
che si assottiglia man mano che si estende in avanti verso la
regione della guancia. In quest'ultima, i rami motori del nervo
facciale (rami buccali) giacciono sotto lo SMAS e sopra il
cuscinetto adiposo, nello spazio potenziale tra la superficie
inferiore dello SMAS e la sottile fascia avvolgente del cuscinetto
adiposo (7, 8). I nervi motori facciali raggiungono i muscoli
superficiali dell'espressione facciale attraverso la loro parte
più profonda. Uno strato di grasso areolare è sito
ad 1 o 2 cm davanti al cuscinetto adiposo e al di sopra sia di
questo sia dello SMAS, ma sotto il derma. Tale grasso sottocutaneo
è completamente separato dal cuscinetto adiposo della bocca
dallo SMAS. Questo grasso areolare forma la parte sporgente in
fuori della plica nasolabiale e rappresenta il tessuto adiposo che
viene rimosso mediante liposuzione transnasale o escissione
diretta (9).
-
-
- Nervi, vasi e condotto
parotideo
-
- Come già detto, il ramo
motorio buccale del nervo facciale è posto sulla superficie
del cuscinetto adiposo della bocca e sotto lo SMAS, nello spazio
potenziale tra quest'ultimo e la sottile fascia che avvolge il
cuscinetto adiposo. Davanti, lungo la superficie superiore del
muscolo buccinatore, e al di sotto del cuscinetto adiposo, si
trova il nervo buccale, che è il ramo sensoriale della
terza divisione del nervo trigemino (8). Oltre a inviare rami che
trapassano il muscolo buccinatore per assicurare la sensazione
alla mucosa orale, esso invia un ramo che si anastomizza con il
ramo buccale del nervo facciale. Il nervo buccale passa al di
sotto della vena facciale sita davanti al cuscinetto adiposo della
bocca. La vena facciale anteriore corre superficialmente ed
obliquamente da una posizione appena davanti e sotto la parte
anteriore superficiale del cuscinetto adiposo verso la vena
facciale principale all'incisura mandibolare facciale.
Poichè l'arteria facciale corre anteriormente e più
in profondità rispetto alla vena facciale, essa non tocca
affatto il cuscinetto adiposo della bocca. Nella parte superiore
del cuscinetto adiposo e proprio sulla sua superficie passa il
ginocchio del dotto parotideo. Tutta la parte del cuscinetto
adiposo è posta sotto la vena facciale anteriore e il dotto
parotideo (salvo la parte di quest'ultimo che trapassa il muscolo
buccinatore per formare il condotto di Stenone), dove il
cuscinetto adiposo è sito proprio dietro al
dotto.
-
-
- L'accesso chirurgico al
cuscinetto adiposo
-
- E' possibile accedere al
cuscinetto adiposo della bocca tramite una normale incisione da
ritidectomia. Per poter esporre il cuscinetto adiposo, il
sollevamento del lembo deve avere un'ampia base ed estendersi in
avanti verso la plica nasolabiale. Gii autori favorevoli a questo
vasto scalzamento avvertono che nella zona davanti alla ghiandola
parotide bisogna ricorrere a una netta dissezione digitale (10,
11). Tenta et al. (10) rilevano come il cuscinetto adiposo della
bocca sia palpabile davanti al muscolo massetere e possa essere
esposto per mezzo di un'apertura trasversale. Ciò viene
eseguito sotto un controllo visuale diretto, in modo da assicurare
l'integrità delle sottostanti strutture neurovascolari. Il
cuscinetto adiposo può essere ritagliato, fatto ruotare
verso l'alto (per riempire la guancia), oppure escisso. Non tutti
i chirurghi sono favorevoli all'esposizione sottocutanea. Altri
autori, in particolare Bernstein e Nelson (8), ritengono che sla
pressoché impossibile dissecare nettamente il cuscinetto
adiposo senza esporre i rami del nervo motorio facciale. Essi
affermano: "Il fatto di ritagliare il grasso (buccale) con la
possibilità di includere i rami del nervo adiacente sembra
possa provocare una debolezza facciale o addirittura una paralisi
facciale. La generosa anastomosi dei nervi di questa zona
può impedire una paralisi completa, ma una parziale
asimmetria facciale in presenza di emozioni intense costituisce
una complicanza possibile." Tale possibilità insorge in
quanto si deve attraversare il piano del nervo facciale
nell'avvicinarsi al cuscinetto adiposo per la via sottocutanea.
Riteniamo che una paralisi facciale rappresenti una complicanza
inaccettabile per un intervento estetico ed è per tale
motivo che non siamo favorevoli all'approccio sottocutaneo. E'
comunque possibile accedere al cuscinetto adiposo della bocca
tramite un'incisione intraorale. Questo metodo è ben
documentato nella letteratura chirurgica orale (12-14) in quei
casi in cui esso è stato adottato per prelevare innesti di
cuscinetto adiposo. Nella mucosa della guancia si pratica
un'incisione verticale lunga 1,5 cm e posta 1,0 cm davanti alla
branca ascendente della mandibola, in modo da esporre il
cuscinetto adiposo. Una leggera trazione sul grasso erniato
associata a una pressione digitale sulla cute della guancia
facilita il passaggio dell'intero cuscinetto adiposo nella
cavità orale. E' possibile eseguire un'escissione parziale
ritagliando ed eliminando la quantità voluta man mano che
questa si ernia. Quindi si chiude l' incisione con catgut cromico
3-0; essa si cicatrizzerà senza incidenti. Dato che con
questo sistema si affronta solo la mucosa orale e il muscolo
buccinatore, il nervo facciale non corre nessun rischio. Il nervo
buccale può essere danneggiato, ma la leggerissima perdita
di sensazione della cavità orale viene rapidamente
recuperata. La lipectomia intraorale può essere eseguita al
momento del primo intervento estetico, con solo un leggero aumento
della sua durata e della morbilità. Oppure si può
ritardare la lipectomia lasciando cicatrizzare i lembi del lifting
facciale ed eseguendola come intervento di ritocco nel giro di 6
mesi/l anno (10).
-
-
- Conclusione
-
- Il presente studio è
stato svolto allo scopo di esaminare il potenziale del cuscinetto
adiposo della bocca ai fini della chirurgia plastica. Abbiamo
posto due interrogativi fondamentali:
- 1. E' possibile utilizzare l'
escissione chirurgica del cuscinetto adiposo della bocca per
migliorare le pliche nasolabiali profonde e l'estetica facciale
dopo una ritidectomia?
- 2. Qual è il modo
più sicuro per esporre il cuscinetto adiposo della
bocca?
- Dalle nostre dissezioni post
mortem risulta che una lipectomia isolata del cuscinetto adiposo
della bocca non è un'operazione valida per ridurre una
plica nasolabiale profonda. Nonostante l'operazione possa
appiattire la plica nasolabiale ed accentuare la prominenza
malare, si verifica però una perdita rilevante del supporto
della guancia. Nella maggior parte dei campioni ciò ha
provocato un aspetto del viso infossato, non sano,
pressoché cadaverico. Questo aspetto incavato era causato
da un indebolimento del supporto fornito alla guancia dal
cuscinetto adiposo della bocca. Un simile cambiamento nell'aspetto
risulta particolarmente evidente nel contorno della guancia, con
un effetto minore sulla prominenza malare e sulle pliche
nasolabiali. Se si deve eseguire la lipectomia del cuscinetto
adiposo come intervento a sé stante, raccomandiamo di
praticare un'incisione solo parziale, in quanto essa
modificherebbe l'estetica della guancia con un sacrificio minimo
del supporto strutturale (15-18).
- L'accesso intraorale è
il metodo preferibile per l'esecuzione di una lipectomia del
cuscinetto adiposo della bocca. E' un metodo di facile esecuzione,
e sia l'anatomia sia i riferimenti anatomici (dotto di Stenone e
branca mandibolare ascendente) sono costanti. Esso richiede solo
15 minuti in più. Benché vi sia in teoria un rischio
di infezione, un trattamento preoperatorio con antibiotici e
l'eccellente irrorazione di sangue al viso rendono improbabile
questa complicanza. L'unico inconveniente del metodo intraorale
consiste nel fatto che l'escissione è indiretta e il
chirurgo deve stimare la quantità di grasso che si deve
rimuovere. Riteniamo che-si possa eseguire una stima per difetto e
quindi verificare il cambiamento sopravvenuto nell'estetica del
viso; se necessario, basterà escidere un altro po'...
Questo è un che nel caso dell'accesso extraorale (8, 9).
Non bisogna dimenticare che il 60% del cuscinetto adiposo della
bocca è posto al di sotto dei muscoli della masticazione e
che asportare questa parte non contribuirebbe un granché a
modificare l'anatomia superficiale della guancia.
- Se la lipectomia buccale
intraorale sembra esente da grosse complicanze legate alla tecnica
adottata, i problemi più seri potrebbero insorgere qualora
si applichi il metodo ai pazienti senza indicazioni corrette. Si
deve esercitare una notevole capacità di giudizio nello
scegliere i pazienti, se si vogliono raggiungere i miglioramenti
estetici auspicati. Il miglior esempio fornitoci dalla natura di
un cuscinetto adiposo della bocca allargato è quello del
neonato. Rispetto alle circostanti caratteristiche e strutture
facciali, il cuscinetto adiposo del neonato è grosso, ed
è quello che conferisce all'infante il tipico aspetto
paffuto. Questo intervento può dare i risultati migliori in
quei pazienti adulti con caratteristiche facciali da cherubino, da
pupo. Al contrario, nei pazienti con caratteristiche facciali
lunghe e sottili, il cuscinetto adiposo della bocca non è
prominente in quanto viene messo in ombra dai lineamenti facciali
circostanti. Un'escissione chirurgica del cuscinetto adiposo della
bocca produrrebbe un aspetto sparuto ed emaciato. Ovviamente
questi pazienti non sono buoni candidati per questo intervento. Il
chirurgo dovrà valutare attentamente le esigenze estetiche
dell'intera zona della guancia, in quando una lipectomia buccale
influisce sia sulla prominenza malare sia sulla plica nasolabiale.
Si dovrà prevedere un mutato aspetto di ambedue e
intraprendere l'operazione solo se ambedue hanno bisogno di una
correzione. In moltissimi casi unescissione parziale
produrrà il cambiamento desiderato nel contorno facciale,
mentre un'escissione totale sacrifica troppo il supporto
strutturale del viso e può produrre un risultato estetico
non soddisfacente.
-
-
- Riassunto
-
- Il cuscinetto adiposo della
bocca fornisce un supporto strutturale alla regione della guancia
al di sotto dell'eminenza malare e dietro la plica nasolabiale. Il
contorno della cute sovrastante questa regione è
profondamente influenzato dalle dimensioni e dalla forma del
cuscinetto adiposo della bocca. Mentre l'escissione di un grosso
cuscinetto adiposo può migliorare l'estetica del viso, si
dovrà fare attenzione a non asportare un cuscinetto adiposo
le cui dimensioni siano adeguate, in quanto ciò
provocherebbe una disarmonia facciale. Gli autori avvertono che la
maggior parte dei cuscinetti adiposi della bocca hanno dimensioni
adeguate e che quasi sempre la loro escissione è
sconsigliabile. Come previsto, i campioni facciali robusti e
rotondi presentavano un cuscinetto adiposo più grosso. E'
in questo tipo di pazienti che una lipectomia del grasso buccale
può essere ritenuta proficua.
-
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- IPPOCRATEIOS
- Mensile
di medicina e chirurgia
- Editrice
SOPI - Roma