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- Definizione
e classificazione dei lembi
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- Idone
F, Neuendorf A.D., Scaglioni M.,Petrucci E., Marchesini A.,
Valente D., Pangrazi P., Campodonico A., Trono D.
- Clinica
di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva. Università
Politecnica delle Marche. Prof. Aldo Bertani.
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- Tradizionalmente
si definisce lembo un tessuto o un insieme di tessuti che viene
trasferito o trapiantato da una sede donatrice ad una ricevente
mantenendo intatta la propria circolazione. Nel caso in cui il
lembo venga semplicemente trasferito permane una connessione con
la sede del prelievo. Tale connessione viene definita peduncolo ed
ha la funzione di assicurare la nutrizione dei tessuti del lembo
stesso. Grazie alla diffusione delle tecniche microchirurgiche
è stato sempre più possibile interrompere tutte le
connessioni del lembo con la sede di prelievo effettuando
successivamente lanastomosi del peduncolo vascolare ai vasi
del sito ricevente, ottenendo in questo modo un trapianto di
tessuto. Viene di solito richiesto luso di un lembo per
sopperire a deficit cutanei e dei piani profondi, quando ci si
trova di fronte a lesioni complicate e quando la ricostruzione ha
un significato funzionale o estetico.
- Esistono
numerosissime tipologie di lembo, con caratteristiche peculiari a
secondo del modello di vascolarizzazione, della forma, della sede
di origine, del movimento a cui è soggetto nel suo
trasferimento, del peduncolo che lo alimenta, del tessuto di cui
è composto.
- 1)
La vascolarizzazione di un lembo può essere casuale
(random) oppure a peduncolo noto (assiale, fascio-cutanea,
muscolo-cutanea, basata sulle perforanti.)
- I
lembi tipo random sono stati i primi ad essere
utilizzati allinizio del 900, essi venivano ricavati
senza prestare attenzione alla distribuzione dei vasi e per tale
motivo i chirurghi pianificavano tali lembi assegnando rigidi
rapporti tra lunghezza e larghezza del lembo per garantirne la
vitalità. Ampliando, infatti, la larghezza della base del
lembo si includono in essa vasi di portata sufficiente ad una
adeguata perfusione vascolare dellintera lunghezza del
lembo. Nelle sedi anatomiche in cui la vascolarizzazione è
più ricca e con una maggiore pressione di perfusione, il
peduncolo potrà essere proporzionalmente più
stretto, dove lo è meno, dovrà essere più
ampio. Ad esempio sul viso il rapporto tra la lunghezza del lembo
e la larghezza del peduncolo potrà essere di 3:1 - 4:1,
mentre nellarto inferiore non deve essere superiore ai
valori di 1:1 - 1,5:1.
- I
lembi a circolazione nota sono ricavati da regioni anatomiche con
una vascolarizzazione costante, in cui è possibile
identificare i vasi afferenti. La vascolarizzazione del lembo
è determinata da uno specifico asse vascolare in grado di
supportare lintera area allestita. Tali lembi vengono
suddivisi in base al tipo di vascolarizzazione che può
essere di tipo assiale, fascio cutanea, muscolocutanea o basata
sui vasi perforanti. I lembi assiali sono basati sul sistema di
vascolarizzazione cutaneo diretto, ne sono alcuni esempi il lembo
indiano basato sullarteria sovratrocleare, il lembo
deltopettorale basato sul ramo deltoideo dellarteria
toracoacromiale ed il lembo inguinale, costituito dalla cute della
regione inguinale ed ipogastrica e vascolarizzato
dallarteria iliaca circonflessa superficiale.
- Allinizio
degli anni 80 vennero allestiti i primi lembi fasciocutanei:
ci si rese conto, infatti, che il prelevamento della fascia
consentiva lallestimento di lembi di maggiori dimensioni,
rispetto ai tradizionali lembi cutanei. Un lembo fasciocutaneo
è un unità costituita da fascia profonda, grasso
sottocutaneo e cute, basata su uno o più peduncoli
vascolari che decorrono nei setti intermuscolari prima di
raggiungere la fascia profonda tramite vasi perforanti. I lembi
fasciocutanei sono suddivisi secondo Cormack Lamberty in tre tipi
in base alla vascolarizzazione.
- Tipo
A: lembo dipendente da vasi fasciocutanei multipli e indipendenti
che entrano nella fascia profonda alla base del lembo e sono
orientati lungo il suo asse maggiore, paralleli alla direzione
predominante del plesso arterioso a livello della fascia profonda.
Sono un esempio i lembi di Pontèn, che vengono allestiti
nellarto inferiore. Tali lembi hanno lasse maggiore
longitudinale e si basano sul fatto che a livello della fascia
profonda dellarto inferiore i vasi hanno un prevalente
orientamento longitudinale.
- Tipo
B: lembo basato su una singola perforante di moderate dimensioni,
che può essere usato sia come lembo peduncolato che come
lembo libero in cui sia incluso tutto il territorio irrorato da
questa perforante; il drenaggio venoso dipende o da un sistema
venoso sottocutaneo, o da una coppia di vene comitanti. In passato
si riteneva che questi lembi facessero parte di un sistema cutaneo
diretto; è ormai chiaro che questi vasi emergono lungo i
setti intermuscolari e decorrono a livello della fascia profonda.
Un esempio è rappresentato dal lembo anticubitale anteriore
dell avambraccio, basato sullarteria cubitale
inferiore, perforante dellarteria radiale.
- Tipo
C: lembo supportato da piccole perforanti multiple che provengono
da un arteria profonda localizzata nel setto intermuscolare
attraverso il quale tali perforanti passano per raggiungere la
fascia profonda. Il lembo antibrachiale basato sullarteria
radiale, è un esempio tipico. Tale lembo può essere
allestito peduncolato, con peduncolo prossimale o distale
(cosiddetto reverse), oppure libero.
- Alla
fine degli anni 70 furono descritti i primi lembi muscolari,
che venivano utilizzati fondamentalmente per la ricostruzione
delarto inferiore. Un lembo muscolocutaneo è un
unità costituita da muscolo, fascia profonda, grasso
sottocutaneo e cute, basata su uno o più peduncoli
vascolari. Questi lembi possono essere classificati in base al
numero di peduncoli vascolari, in base alla dominanza degli stessi
e, secondo la classificazione di Mathes & Nahai possiamo
riconoscerne 5 tipi differenti.
- Tipo
I : il muscolo ha un singolo peduncolo vascolare che penetra nel
corpo muscolare. Ciò significa che il peduncolo, il muscolo
e la cute sovrastante possono essere allestiti in un'unica
unità e la sopravvivenza della cute è dipendente
dalla presenza di perforanti muscolocutanee. Esempi di muscoli di
tipo I sono rappresentati dal muscolo gastrocnemio o dal tensore
della fascia lata.
- Tipo
II : il muscolo ha un singolo peduncolo vascolare dominante e
diversi peduncoli secondari che però da soli non sono
sufficienti, anche se presi tutti, a garantire la sopravvivenza
del lembo. Il peduncolo dominante solitamente penetra nel muscolo
a livello della sua origine, dove vi è uno spessore
maggiore rispetto alinserzione, al contrario i peduncoli
secondari penetrano vicino al capo terminale. Esempi di muscoli di
tipo II sono rappresentati dal muscolo gracile, soleo, temporale,
sternocleidomastoideo, etc.
- Tipo
III : il muscolo ha due peduncoli vascolari dominanti. Si tratta
di due peduncoli alternativi, ognuno dei quali da solo può
garantire la sopravvivenza del lembo. Esempi di lembo di tipo III
sono rappresentati dal lembo retto delladdome o dal dentato
anteriore.
- Tipo
IV : il muscolo ha peduncoli multipli segmentari di dimensione
simile che penetrano nel muscolo in più punti tra
lorigine e linserzione. Sono questi lembi poco
utilizzati costituiti per lo più di muscoli nastriformi i
cui vasi da soli non garantiscono la sopravvivenza della cute e
pertanto possono essere utilizzati soltanto come lembi muscolari.
Esempi di muscolo di tipo IV sono rappresentati dal sartorio o dal
tibiale anteriore.
- Tipo
V : il muscolo ha un peduncolo dominante e una serie di peduncoli
segmentari che, se presi tutti insieme, sono in grado di garantire
la sopravvivenza del lembo. Si tratta di due sistemi che
presentano allinterno del gruppo muscolare una ricca rete
anastomotica che consente la sopravvivenza della cute sovrastante.
Esempi di muscolo di tipo V sono rappresentati dal gran pettorale
e dal gran dorsale. Nel loro insieme i lembi muscolocutanei
rivestono un ruolo di grande importanza in gran parte delle
tecniche ricostruttive, consentono infatti di dare spessore a
grossi deficit volumetrici ed, essendo il muscolo un tessuto molto
vascolarizzato, apporta notevole quantità di sangue e
quindi anticorpi, cellule infiammatorie, antibiotici, etc.
- Le
nuove acquisizioni sullanatomia vascolare hanno permesso lo
sviluppo nellultima decade di un ultimo tipo di lembi: i
lembi perforanti. Tali lembi sono costituiti da cute e tessuto
sottocutaneo, senza fascia e muscolo, i cui vasi sono perforanti
isolate che, dalla loro arteria di origine, possono passare nel
contesto del muscolo o nei setti intermuscolari. Il loro vantaggio
principale è che la dissezione di questa tipologia di lembi
risparmia il muscolo e la fascia profonda, a differenza dei lembi
muscolocutanei e fasciocutanei che li usano come carrier dei vasi,
con una minor morbidità per il sito donatore ma
praticamente uguale risultato morfo-funzionale.
- 2)
In base alla sede di origine distinguiamo lembi di vicinanza e
lembi di distanza. I primi provengono da zone in continuità
anatomica con quella da riparare; i secondi sono invece prelevati
in zone anatomicamente non adiacenti. Preferenzialmente si fa
ricorso a lembi di vicinanza in quanto permettono di eseguire
lintervento avvalendosi dello stesso campo operatorio,
consentendo spesso lapporto di un tessuto con le stesse
caratteristiche di quello leso. Nellimpossibilità di
reperire tessuto sufficiente ed idoneo in prossimità della
zona da riparare si utilizzano i lembi a distanza.
- Questi
provengono da zone anche notevolmente distanti da quella da
riparare ed il trasferimento può avvenire in un unico tempo
operatorio (lembi a distanza diretti) o in più tempi (lembi
a distanza indiretti).
- 3)
In base alla forma i lembi possono essere distinti in piani e
tubulati. I primi possono essere triangolari, quadrangolari,
curvilinei, bi-trilobati, etc.
- 4)
A secondo del movimento che esegue il lembo nel passaggio dalla
sede di origine alla zona da riparare distinguiamo lembi di
avanzamento, che vengono spostati con un movimento rettilineo
rispetto al loro peduncolo sfruttando lelasticità
della cute; lembi di rotazione, che vengono spostati con movimento
circolare; lembi di trasposizione, che vengono spostai scavalcando
una zona di tessuto indenne interposta tra larea donatrice
ed il sito ricevente, oppure passando al di sotto di essa,
attraverso lo scollamento di un tunnel.
- 5)
In base alle caratteristiche strutturali del peduncolo possiamo
distinguere tre tipi particolari di lembo: a peduncolo dermico; a
peduncolo sottocutaneo e a peduncolo vascolare.
- I
primi sono caratterizzati da un peduncolo, disepidermizzato,
costituito quasi esclusivamente dal derma nel quale la
vascolarizzazione viene assicurata dalla continuità del
plesso dermico; ne è un esempio il lembo utilizzato per
linnalzamento dellareola in alcune tecniche di
mastoplastica. I secondi sono caratterizzati dal fatto che la
continuità cutanea con la sede di origine viene interrotta
mentre permane un peduncolo costituito dai tessuti sottocutanei.
Esempi di questi lembi sono alcuni lembi di vicinanza del viso e
del cuoio capelluto che vengono trasferiti sfruttando
lelasticità e la lunghezza dei tessuti sottocutanei.
I lembi a peduncolo vascolare o lembi ad isola sono dei lembi
assiali in cui il peduncolo è costituito essenzialmente dai
vasi. Infine il lembo libero con microanastomosi vascolari ha
caratteristiche del tutto particolari. Si tratta di un lembo
assiale a distanza le cui connessioni con larea donatrice
vengono completamente interrotte ed il peduncolo vascolare,
isolato e sezionato, viene direttamente anastomizzato, con
tecniche microchirurgiche, ai vasi presenti nellarea
ricevente. Questo lembo consente la ricostruzione in un unico
tempo di difetti che in passato con le tecniche tradizionali
richiedevano lunghi periodi di ospedalizzazione e ripetuti atti
chirurgici.
- 6)
In base alla tipologia di tessuto di cui i lembi sono costituiti
distinguiamo lembi cutanei, formati da cute e da tessuto
sottocutaneo in quantità variabile; lembi dermici ,
contenenti derma e quantità variabile di tessuto adiposo;
lembi muscolari. Inoltre esistono tutta una serie di lembi che
possono essere costituiti dai vari tessuti dellorganismo:
lembi ghiandolari, lembi di periostio, lembi di congiuntiva, di
fascia, di mucosa, etc.
- Negli
ultimi anni, in seguito allapprofondirsi degli studi sulla
vascolarizzazione, è stato possibile realizzare numerosi
lembi composti dallinsieme di più tessuti compresi in
una stessa unità vascolare. Essi consentono, in un unico
intervento e con notevoli marginie di sicurezza circa la loro
vitalità, di eseguire estese riparazioni dei piani
superficiali e profondi. Questi lembi sono i lembi fascio-cutanei;
muscolo-cutanei; osteomuscolari; osteo-mio-cutanei.
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