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Da"anni 60" gennaio 1995

"... Ogni volta che devo parlare di lei, mi si stringe il cuore; oltre al legame artistico che c'è stato tra me e Lolita, ci ha legato un rapporto profondo, incancellabile. Le ho voluto bene come ad una figlia; Lolita era per certi versi troppo espansiva, credeva che il mondo fosse popolato soltanto da gente 'vera', trasparente, leale. Purtroppo non era così. Negli ultimi tempi era un po' cambiata, non ascoltava più i miei consigli e voleva fare di testa sua. Quando ho saputo che l'avevano uccisa barbaramente mi sono sentita morire anch'io; non meritava di finire così...".

Questa triste dichiarazione il riassunto di ciò che mi ha detto, sconsolata, la signora Mara Del Rio, ex cantante degli anni '50/'60 che curò gli interessi artistici della cantante, un'artista che, nonostante sia stata assassinata ormai da circa dieci anni, è conservata nel ricordo degli appassionati come fosse ancora viva. Il suo (suoi?) assassino/i gira tutt'oggi impunemente, non essendo mai stato smascherato; la ricordiamo così, come il titolo di una delle sue belle canzoni....

LOLITA.....

'Come le rose'....

di Claudio Scarpa

Grazie anche all'aiuto dell'amico lettore Gianni Pasquali, sono riuscito ad avere un certo numero di notizie su Lolita per essere in grado di ricordarne il personaggio e la sua carriera, sempre sul punto di decollare e volare in alto ma senza mai riuscire a raggiungere la vetta definitiva.

Graziella Franchini, bionda, minuta, due splendidi occhi dall'indefinibile color del mare, un visino tondeggiante con una 'fossetta' che le solcava il mento; il tutto 'condito' da un sorriso onnipresente, spontaneo ed accattivante e non poco velatamente 'sexy', iniziò giovanissima a far sentire la sua voce, una voce forte e squillante, potente ma anche docile e carezzevole, secondo le richieste del brano che le veniva di volta in volta affidato; una intonazione di altissima precisione e difficilmente paragonabile ad una qualunque delle tante sue colleghe del periodo.

Lolita ha solo sedici anni quando nel 1966 in occasione di un piccolo spettacolo organizzato dalla parrocchia di Bollate, viene per caso ascoltata da un impresario che ne coglie al volo le innegabili qualità canore e, seppur giovanissima, una 'presenza scenica' che non lascia adito a dubbi: quella piccola 'bambina prodigio' ha tutte le carte in regola per diventare cantante professionista a tutti gli effetti. Pazzamente innamorata del mondo della canzone, Lolita, come tante altre sue coetanee, conosce a menadito la vita artistica dei cantanti del momento; Rita Pavone, Gianni Morandi, Alain Barriere e tutti gli altri, per lei dal punto di vista artistico non avevano segreti e, cocciutamente e sicura delle proprie possibilità, si lascia trasportare nel dorato mondo della canzone, per essere, una volta diventata 'grande', come uno dei suoi stessi idoli: acclamata, coccolata, vezzeggiata e osannata ma, soprattutto, amata dal grosso pubblico; un'innata e forte 'voglia' di essere amata, di ottenere 'calore' dalla gente, uno dei principali motivi per cui Lolita vuole emergere e forse, disgraziatamente, anche uno dei motivi per cui oggi non più con noi. Nello stesso anno (1966) stravince il Festival di Pesaro, lasciando impietosamente per tutti gli altri concorrenti una sola possibilità, quella di aggiudicarsi il 2° posto, l'unico alla loro portata. Il nome artistico di 'Lolita' viene accuratamente scelto ed ideato proprio per l'insieme del suo corpo e del suo viso, ispirato alla Lolita impudica minorenne del romanzo di Nabokov, che in quel periodo aveva fatto praticamente gridare allo scandalo.

Dopo i fasti di Pesaro, esce il suo primo disco, "Matusalemme"/"La prima barba" ma il successo ancora non la raggiunge; ecco quindi la scoppiettante 'mini-cantante' presentarsi col piglio autoritario di chi sicuro delle proprie capacità, al Festival di Zurigo, con altra platea ed altri concorrenti agguerriti e sicuri di se stessi; interpreta una splendida canzone dal titolo, letto oggi col senno di poi, quasi beffardo: "La mia vita non ha domani": il 1967 ed un trionfo incontrastato, inequivocabile. Lolita si crogiola al sole di quella importante vittoria e ce la mette tutta per mantenersi sempre sulla cresta dell'onda; d'altronde le sue interpretazioni sia su disco, sia dal vivo nelle serate e nei concerti, non lasciano adito al benché minimo dubbio: la cantante brava, piace ai giovanissimi di sesso maschile che colgono in lei l'essenza della 'ragazzina' che si vorrebbe avere a fianco per tutte le 24 ore della giornata; di contro il pubblico femminile della stessa età, anzichè 'odiarla' benevolmente per una sorta di gelosia che in effetti prova per altre cantanti, la elegge come modello e le vuole bene, perché Lolita -oltre alle ormai innegabili e consolidate qualità canore- non si è montata la testa, né dà segnali antipatici da 'superstar', il pubblico minorenne femminile le vuol bene, perché in Lolita riconosce la propria amica, o la compagna di banco oppure, più verosimilmente, se stessa. Anche la televisione si accorge di lei e di quel suo visino accattivante ed attraente, così che Lolita, oltre ad apparire in varie trasmissioni televisive prettamente musicali ("Biglietto d'invito", "Quindici minuti con..." ecc.), si cimenta anche in "Carosello", dove al fianco di Renato Rascel, ed anche da sola, reclamizza con spumeggiante spavalderia l'"Amaro Cora".

Ormai avvezza a toccare il 1° posto ad ogni manifestazione, stravince anche il Festival di Lugano con un 'remake' di una vecchia canzone, la toccante "Come le rose" ed ottiene un'altra perla da inanellare nei suoi successi discografici.

 

Il 1969 sembra il suo anno 'fatato', porta in finale ben due motivi al Festival di Napoli: "Tu", che canta accoppiata a Peppino Di Capri e "Song'e nato" con Mario Abbate; partecipa alla fortunatissima edizione di "Settevoci", restando in gara per ben sette settimane consecutive ed allietando il pubblico con la sua voce calda e pungente e con la visione del suo corpo, minuto ma perfettamente dosato da ogni angolo lo si ammiri, a 'condire' ed allietare il tutto, le sue minigonne che tolgono il respiro... e forse anche il sonno!. La spontaneità del personaggio va oltre gli stretti confini del mondo musicale; ad esempio viene eletta "Sceriffo d'Italia" con Giuliano Gemma dalla 'Associazione Nazionale Cinematografica Ialiana per i Film Western, girano quindi splendide fotografie di Lolita in versione 'Calamity Jane', con tanto di 'cappellone' da cow-boy ed immancabile stella di latta sul petto.

Un incredibile e forse inaspettato successo, Lolita lo raggiunge proprio alla fine dei 'sixties' ad una manifestazione strana ma importantissima: si svolge a Capri in un notissimo albergo, una manifestazione dal nome evidente: "Star of Italy"; la conturbante Lolita si presenta al pubblico con un abbigliamento 'sexy' di raffinata bellezza che esalta alla massima potenza la sua naturale e squisita figura, un altro trionfo; il pubblico presente vota le 'reginette' con l'applausometro e quando il turno della 'biondina' dagli occhi di mare, il termometro schizza all'impazzata verso l'alto, decretandone la vittoria. Lolita così acquisisce il pieno diritto di rappresentare a New York l'Italia nella importantissima manifestazione "Star of the world". Gelosie e forti pressioni, convincono le altre candidate ad impugnare la vittoria di Lolita, contestandola grazie ad un articolo della regolamentazione della gara che, secondo loro, non era stato rispettato: la prova 'eleganza', fondamentale 'esame' per tutte le candidate. Venne così ingiustamente annullato il verdetto finale, ma Lolita, con una 'scrollata di spalle' ritornò al suo mondo abituale e più congeniale, quello della canzone, un 'terreno' che per la cantante era docile e percorribile come un viottolo di pianura per una passeggiata.

L'edizione de "Un disco per l'estate" 1969 la vede protagonista con una canzone efficacissima che le si adatta come un guanto di velluto, un brano strutturato in 'tempi' musicali diversi, svelto e scoppiettante nell'inciso, avvolgente e sognante nella sua preparazione: "L'ultimo ballo d'estate", un successo estivo difficilmente dimenticabile.

Da quel momento la manifestazione del 'Disco per l'estate' diventerà per Lolita una specie di 'passaporto', tanto è vero che nel '71 e nel '72, le due canzoni da lei presentate, saranno ancora dei successi: "Circolo chiuso" e "Io sto soffrendo"; ma il sogno nascosto dal lato professionale per Lolita era stato da sempre una partecipazione al Festival di Sanremo, cosa che si avvera nell'edizione 1973, dove si presenta in coppia con Claudio Villa con "Innamorata io", ma la delusione nascosta dietro l'angolo; il brano non convince troppo e così neanche la bizzarra accoppiata di cantanti: Lolita è lontana dal 'reuccio', a livello musicale, circa mille anni luce e l'occasione cade nel dimenticatoio. Professionalmente la sua carriera invece che un'evoluzione, subisce una specie di arresto, ma la bella Lolita continua a cantare come sa, anche negli anni seguenti.

Crescendo, la sua innata spregiudicatezza si fa più evidente; Lolita, negli anni ottanta, ancora alla ricerca dell'uomo della sua vita, di un amore duraturo e perenne; si trasferisce, per motivi di lavoro, a Lamezia Terme, dove una maledetta mattina del 27 aprile 1986, viene trovata barbaramente assassinata nella sua casa, senza che a tutt'oggi i suoi carnefici siano stati smascherati. Il suo dolce sorriso si spegne, i suoi capelli biondi non ondeggiano più nel vento, il 'mare' dei suoi occhi dopo essersi increspato, s' è calmato diventando una ferma istantanea di massa d'acqua incolore, le 'fossette' sul suo viso di eterna bambina non offrono più nemmeno un guizzo... ma non ti preoccupare, piccola Lolita, le tue canzoni allieteranno ancora i cuori degli appassionati di musica e il giorno del tuo 'ultimo ballo d'estate' è ancora un puntino lontano ed indeterminato nella luce fioca di un orizzonte tenuto vivo dal nostro ricordo e dalle tue semplici, dirette e frizzanti interpretazioni.

 

CLAUDIO SCARPA

 

LOLITA
Discografia 45 giri:

TITOLO

Sigla/anno

rarità

-Matusalemme / La prima barba

MAGIC MC 004 (1966)

****

-La mia vita non ha domani/Notte giovane

MAGIC MC 006 (1967)

***

-Come le rose / W l'estate

ESCALATION EN 001 (1968)

***

-L'ultimo ballo d'estate / Pensiero

CAR J.B. CRJ 1048 (1969)

**

-Tu / Songo 'e nato

CAR T.B. CRJ 1051 (1969)

*** *

-Onda verde / Giovedi venerdi

CAR J.B. CRJ 1053 (1969)

***

-Circolo chiuso / Malinconia malinconia

SHOKING 10001 (1970)

**

-Dicitencello vuje / Notte chiara

PHILIPS 6025 016 (1970)

****

-Io sto soffrendo / Il primo amore

SHOKING 10002 (1971)

**

-Innamorata io / Situazione

CAR J.B. CRJ 1087 (1973)

***

-Sei la felicità / Amico mio

LINEA RECORDS LR 76001 (1984)

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