Accadde nel 1962

servizio di Maurizio Carpinelli

Tutta l'Italia dondola a tempo del nuovo ballo, il twist, che imperversa, dominatore assoluto, tramite le sue canzoni, nei dancings, nights club, juke box e fra le mura domestiche nei giradischi a fonovaligia. Neanche l'ormai sorpassato rock 'n roll, aveva avuto un impatto così immediato e repentino, ma il dimenarsi a tempo di twist, sembra contagiare tutti, giovani e meno giovani, e tutto questo per merito del suo ideatore, un certo Hank Ballard che compone nel '59 il motivo THE TWIST interprentandolo con il suo gruppo rhytm & blues di Detroit "The Midnighters". Rimane comunque Chubby Checker il portavoce nel mondo del twist, che oltre alla canzone THE TWIST, si impone con la travolgente LET'S TWIST AGAIN, che nel nostro paese, anche nella versione di Peppino Di Capri, rimane in classifica per ben 32 settimane.

Peppino di Capri
Chubby Checker

Edoardo Vianello

Pino Donaggio

Anche gli interpreti italiani si lasciano travolgere da questa nuova tendenza musicale, ed ecco che Mina torna di prepotenza alla ribalta con il suo più grosso hit dell'anno RENATO, Pino Donaggio abbandona la vena malinconica che lo aveva contradditinto, per corteggiare LA RAGAZZA COL MAGLIONE. Lo stesso Peppino Di Capri insiste e trionfa sulle spiagge per l'intera estate con ST. TROPEZ TWIST, mentre Edoardo Vianello invita tutti a farsi ammairare per il suo modo di dondolare con GUARDA COME DONDOLO; per non parlare poi del topolino Gonzales che a forte velocità porta il nostalgico Pat Boone al 1° posto in classifica e la cui canzone SPEEDY GONZALES vanterà numerose versioni nella nostra lingua, da interpreti quali Peppino Di Capri, Johnny Dorelli e John Foster. Nel frattempo la discografia, attraverso un esame realistico della situazione e al fine di evitare il rischio di trovarsi impreparata ad un eventuale prolungarsi della crisi iniziata l'anno precedente, decide di mettersi sulla difensiva e organizzare le proprie strutture in forma più razionale. Ed è cosi che la RI-FI crea una propria rete distributiva, i vari gruppi editoriali completano il ciclo produttivo con la costituzione di etichette complementari, come la BIDERI con la EDIBI e la SOUTHERN con la MRC, e per le nuove esigenze vengono allestite sale di registrazione sempre più attrezzate. Adriano Celentano, a modello di Frank Sinatra, crea una propria etichetta, CLAN, in cui ospita solo i suoi componenti più fidati: I Ribelli, Don Backy e Ricky Gianco, mentre Aurelio Fierro dà vita all'etichetta partenopea KING.

Adriano Celentano

Le case più forti incrementano il proprio catalogo e cosìverso la fine dell'anno la MELODICON si trasforma in PHONOGRAM assorbendo anche tutte le etichette distribuite dalla SIEMENS, inoltre la RICORDI inizia la distribuzione per l'Italia dei dischi CBS, mentre la RI-FI distribuisce il neonato CLAN CELENTANO. Nonostante tutto i dati di vendita rimangono all'incirca uguali a quelli conseguiti nell'anno precedente, anche se verso la fine del '62 si denota già una ripresa di fatturato che lascia ben sperare per un immediato futuro di ripresa.

Adriano Celentano è il dominatore assoluto del mercato discogragfico, soggiornado con 7 dischi in classifica per l'intero anno, di cui per ben 13 volte al 1° posto, imponendosi con canzoni quali STAI LONTANA DA ME, PREGHERO' e NATA PER ME.

Ma la canzone dell'anno è un vecchio pezzo degli anni '40 di Cobianco e Neri ABAT-JOUR riproposta dall'oriundo Henry Wright, chè nonostante non sia mai stata al 1° posto, soggiorna per ben 28 settimane in classifica, tanto da fargli conquistare il primato.

Il filone delle canzoni balneari inaugurato l 'anno precedente con LEGATA AD UN GANELLO DI SABBIA, consolida ulteriormente le sue posizioni ed ecco arrivare dalla vicina Spagna il gruppo dei Los Hermanos Rigual che nell'estate furoreggiano con CUANDO CALIENTA EL SOL, mentre Edoardo Vianello canta con tanto di suoni acquatici un lento cha cha cha PINNE FUCILE ED OCCHIALI.

Guerra ancora aperta sul versante femminile fra la "Pantera" Milva e la "Tigre" Mina, ma è quest'ultima a spuntarla, reduce dai successi personali che ha incontrato l'anno prima in Studio Uno e dall'affermarsi di canzoni quali la già citata RENATO e la brasiliana MOLIENDO CAFE' che la riporta al 1° posto nella classifica dei più venduti.

Milva
Mina

Si mette in luce anche il cantautore Sergio Endrigo che crea la sua composizione migliore, quella IO CHE AMO SOLO TE che seppur non sia un grosso hit discografico, rimarrà nella storia un evergreen inossidabile.

Su tutti fanno spicco la tromba di Nini Rosso a cui dedica una triste e struggente ballata e Peppino Di Capri che fra un twist e l'altro, tallona Celentano con i suoi 8 dischi in classifica (record per numero di titoli nelle hits).

La TV trascura il Festival di Sanremo, ritornato ad essere organizzato dall'ATA, chiudendogli le porte per la ripresa della manifestazione, che sarà diffusa per le prime due sere via radio e nella finale si collega solo per la ripresa delle prime 6 canzoni meglio classificate.

La colpa di tutto questo ostracismo sembra essre attribuito all'eccessivo numero di canzoni, ben 32, che cantate in doppia esecuzione ammontano a 64 ma, nonostante tutto, il pubblico segue ugualmente la manifestzione e, nella settimana di campagna elettorale del Votofestival, arrivano a Sanremo quasi 5 milioni di cartoline voto, decretando la vittoria di un binomio mai pensato fosse possibile realizzabile quello di Claudio Villa e Domenico Modugno con la struggente ADDIO ADDIO, la quale canzone figurerà nella versione di Villa, come leit-motiv nel primo film di Bertolucci LA COMMARE SECCA.

Ma la vincitrice morale del Festival è QUANDO QUANDO QUANDO, una samba ben studiata e ben interpretata dal suo autore Tony Renis, che conquista per 7 settimane il 1° posto nella classifica dei più venduti, ma fatto ancor più eclatante riesce a imporsi anche all'estero, specie in USA che entra nelle Billboard, tanto che gli americani, come già accaduto per Modugno, lo ribattezzano con l'appellativo di Mr. Quando.

L'ex organizzatore di Sanremo, Ezio Radaelli, nel frattempo, dà vita ad una nuova; competizione canora di grosso rilievo: il CANTAGIRO, la cui formula consiste nel portare in un giro d'Italia, compiuto a tappe, una carovana di macchine per lo più scoperte, dalla quale i cantanti partecipanti sono tenuti obbligatoriamente a mostrarsi alle folle, in trepida attesa da diverse ore ai bordi delle strade, pena la squalifica o il pagamento di salate multe. In ogni sede di tappa, alla sera, si tiene un concerto e tra il pubblico viene selezionata una giuria che assegna un punteggio a ciascun concorrente tramite delle palette bianche e nere. Ogni sera viene proclamato il vincitore di tappa (a modello del Giro ciclisitico d'Italia) ed uno assoluto nell'ultima tappa di Fiuggi. Il primo Cantagiro formato dai gironi A (Big) e B (voci nuove) è appannaggio di Adriano Celentano, reduce dalla fondazione del suo Clan, con la canzone STAI LONTANA DA ME versione italiana di TOWER OF STRENGHT firmata Bacharach e portata al successo nel '61 negli USA da Gene McDaniels, mentre nel girone B si evidenzia Donatella Moretti con un motivo di Antonio Priéto L'ABBRACCIO.

Ezio Radaelli
Donatella Moretti

Abbandonata l'idea di un nuovo Giugno Napoletano, la canzone partenopea è di nuovo interamente nelle mani del tradizionale Festival della Canzone Napoletana, giunto alla sua X° edizione, e nonostante la vittoria di MARECHIARO MARECHIARO della coppia Sergio Bruni - Gloria Christian, anch'esso viene invaso dal twist, tanto che Pulecenella viene cantato da Aurelio Fierro e Gloria Christian, al ritmo dondolante di questo nuovo ballo.

Sotto l'occhio del ciclone è Canzonissima che suscita scandali e polemiche per la sua conduzione, poi fatta interrompere dai dirigenti RAI, della coppia Dario Fo e Franca Rame, e che vede in gara canzoni che, a differenza del malcontento suscitato lo scorso anno nel proporre tutte canzoni nuove, risultano aver avuto un verto successo negli ultimi 5 anni. La manifestazione legata come di consueto alla Lotteria di Capodanno, vede trionfare QUANDO QUANDO QUANDO nell'interpretazione del suo auote Tony Renis, compensando cosi l'immeritata sconfitta subìta a Sanremo.


Sanremo 1962

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